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2008

 

(20.06.09)

 

Il pastoralismo alpino vuole far valere i propri diritti. Il 2009 è l'anno delle fibre naturali e i pastori desiderano attirare l'attenzione sul problema della lana (che ha un "prezzo negativo")

 

di Michele Corti

 

A Breno, capoluogo storico della Valle Camonica, si è svolta il 17 giugno scorso una riunione per fare il punto sulle prospettive di valorizzazione della lana delle pecore alpine.

 

Oltre ai rappresentanti della provincia di Brescia (l'ncontro è stato promosso dal Dr. Emilio Visconti delle sede di Breno) e della Comunità Montana di Vallecamonica vi erano rappresentanti della Valle d'Aosta (Associazione regionale allevatori), del Friuli (Ersa), del Trentino (Settore agricoltura della Provincia Autonoma), dell'Università e del Politecnico di Milano, del comune di Rovato (che organizza due volte l'anno la Fiera della pastorizia) nonché dei pastori/tosatori e della "filiera lana" con alcune sue componenti sia sul lato artigianale che della piccola industria.

 

Sono stati richiamati i vari progetti locali che, un po' in tutte le regioni coinvolte, hanno visto interessanti sperimentazioni dell'uso per l'abbigliamento delle lane "nostrane". Le esperienze pilota sin qui realizzate, però, si scontrano con alcuni "colli di bottiglia" che riguardano la raccolta della lana (con i relativi problemi logistici e di costo) e la lavatura. E' stato richiamato come il problema della bassa remunerazione della lana (che non copre il costo della tosa) è anche legato alla dispersione dell'offerta e alla bassa qualità della mataria prima (lana sucida). I pastori - dati i prezzi infimi loro riconosciuti - non si preoccupano di curare la qualità (pulizia) della lana e la sua prima selezione in sede di tosa.  

Operare un coordinamento con centri di raccolta regionali e con la realizzazione di accordi collettivi con le industrie del lavaggio potrebbe risolvere parte dei problemi. La valorizzazione "a valle", infatti, presenta meno difficoltà perché operando su piccole filiere artigianali è possibile trovare gli utilizzi adatti per i diversi tipi di lana.  Oltre alle filiere artigianali (lana cotta, feltro, produzione di abbigliamento "tipico" con panno) va espolorato anche il nuovo campo della bioedilizia (lana per isolamento).

 

Al di là del problema lana (che è comunque uno tra i più cruciali), i pastori e gli enti che si dimostrano sensibili alle loro istanze hanno indidivuato altri terreni sui quali un coordinamento pastorale alpino potrebbe conseguire dei risultati concreti. I punti individuati sono i seguenti:

 

1) Formazione dei tosatori (e secondariamente degli stessi pastori). Ci sono giovani attratti dal mondo della pastorizia - specie in una fase di crisi non solo economica - ma non trovano i canali formativi e informativi adeguati. Da questo punto di vista è stato stabilito di elaborare delle proposte di "scuola tosatori" da tenersi in provincia di Brescia;

 

2) Codice della pastorizia. I pastori devono confrontarsi con la difficoltà di reperire dei pascoli, una difficoltà che stride con il gran numero di superfici abbandonate. Purtroppo valgono ancora dei pregiudizi contro i pastori e le pecore che fanno si che si preferisca sottocaricare i pascoli piuttosto che affittarli ai pastori. Un aspetto del "codice" e dei diritti dei pastori riguarda anche il diritto di passaggio con le greggi lungo i percorsi storici della transumanza, in modo che sia garantito - almeno lungo gli itinerari principali tra la pianura e le valli più interessate alla transumanza - un passaggio al sicuro da urbanizzazione e divieti di transito.

 

3) Centri di raccolta lana e soluzioni per il lavaggio. Vanno formulate delle proposte che consentano di realizzare queste iniziative a costi autosostenibili.

 

In aggiunta a questi temi si è lanciata la proposta di un giornalino della pastorizia con l'auspicio di svolgere opera di informazione nell'ambito di un mondo molto frammentato e disperso sul territorio di diverse regioni. Sempre ai fini del collegamento verrà valutata dal rappresentante della Provincia di Trento la possibilità di utilizzare la piattaforma internet realizzata nell'ambito dell'ormai concluso Programma Alpinet Gheep (www.alpinetgheep.org)

 

per contatti fare pure riferimento a questo sito

 

 

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