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(30.08.12)Con lobos no hay paraíso

Un bellissimo documento del gruppo pastoralista anti-lupo asturiano "Con lobos no hay paraíso (Nessun paradiso con i lupi) che abbiamo tradotto per dimostrare come in Europa la politica di proliferazione del lupo abbia già distrutto interi sistemi pastorali. Con il risultato che un formaggio ovicaprino è diventato vaccino e non più d'alpeggio. E Slow Food cosa dice? leggi tutto

 

(28.08.12) Il Corrierone si accorge che i lupi sono un problema

Alleluia! Ieri un articolo sul Corrierone dava la notizia che il Roquefort, il prestigio formaggio ovino francese, è a rischio. I branchi di lupi "provenienti dall'Italia" (!?) hanno iniziato a infestare la Lozére (antico Gévaudan, sì quello de La Bête) fanno strage delle pecore addette alla produzione di latte da Roquefort e José Bové dice di sparargli leggi tutto

 

(09.02.13) Francia: il senato vota una legge per le aree pastorali libere dai lupi

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(02.04.13) Il lupo come diversivo della biodistruzione

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(14.01.13) J’ACCUSE : I lupi parte di un patto contro la montagna

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(04.03.13) Tra le fauci del lupo e quelle del mercato

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consumate tutto l'anno leggi tutto 

 

(27.11.12)Il Parco nazionale delle Cévennes dice no al lupo La scorsa settimana il consiglio di amministrazione del Parco dlele Cévennes nel Massiccio centrale (proclamato nel 2011 sito Unesco per il paesaggio agropastorale), ha preso posizione sul lupo.  Il Parco chiede la revisione del Piano lupo e il tiro di difesa anche nel cuore del Parco e proclama che nel suo territorio il lupo non ci deve stare. Una presa di posizione che segue quelle di José Bové e rafforza il fronte ecologico che ritiene pastoralismo e diversità bioculturale più importti del totem del lupo leggi tutto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(25.06.13) Gli attacchi dei lupi sono in aumento anche in Spagna, dove la rabbia sale come in Francia e in Italia. I lupi mietono vittime non solo tra le pecore, ma anche tra le mandrie di bovini e cavalli e colpiscono arre precedentemente non a rischio

 

Spagna: manifestazione

contro i lupi dei pastori

 

di Louis Lollo*

*Articolo pubblicato su Kairn.com  il 16 Giugno 2013. Traduzione Michele Corti

Protesta contro i  lupi nelle zone pastorali di montagna nelle Asturie nella cordigliera cantabriga (Spagna settentrionale)

 

Da vent’anni le associazioni ambientaliste e le istituzioni dicono che tutto va bene in Spagna, soprattutto nei Cantabrigi, ma la realtà è molto diversa. I conflitti suscitati dalla presenza dell’orso e del lupo esistono da tempo. Già dal mese di agosto 2002, il manifesto dei pastori dei Picos de Europa testimonia l'opposizione dei pastori per la presenza di questo predatore. I commenti su Facebook sono fondamentalmente uguali a quelli sul versante francese. Le stesse relazioni della Direzione Generale per l'Ambiente della Commissione europea mettono in evidenza una vera e propria opposizione alla presenza e si riconosce che la convivenza è impossibile.

Ma i difensori dei grandi predatori carnivori accecati dalla loro ideologia della natura selvaggia continuano a negare questa realtà e restano ancorati alle loro reiterate menzogne.

Le posizioni si sono radicalizzate

Sabato 15 giugno, nelle Asturie, il conflitto ha fatto un salto di qualità e le posizioni si sono radicalizzate. Dal mese di maggio ci sono stati "incessanti attacchi dei lupi a tutto il bestiame: pecore, capre, bovini, cavalli, anche in aree precedentemente immuni", racconta Bruno Besche Commenge. Due dei suoi amici asturiani  hanno voluto inviare per suo tramite "un messaggio con allegate le immagini." L'oggetto del messaggio recita: "I pastori ancora in lotta." E nel testo si precisa: "Da oggi fino allo stremo delle nostre forze scendiamo in strada per lottare contro le politiche".

Secondo Bruno Besche Commenge: "La gestione del Parco Nazionale e l’Assessore Agricoltura e allevamento sono i bersagli della lotta."

 

 


 

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