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Orso assassino graziato la rabbia monta
Il provvedimento del Tar, che accoglie i ricorsi di Lav e Lac è stato salutato con giubilo dagli animalisti. E ha provocato l'indignazione dei tanti che, in Trentino, addebitano agli animalisti e a una giustizia di parte la morte di Andrea. Nel 2020, infatti, Enpa e Oipa (le organizzazioni animaliste si danno il turno) ricorrevano al Tar opponendosi all'ordinanza di cattura e captivazione dell'orsa JJ4 che aveva attaccato due escursionisti locali (padre e figlio) che riportarono serie ferite. Il Tar rigettava il ricorso ma il Consiglio di Stato, presieduto da Franco Frattini, un animalista fanatico (in seguito deceduto), accolse le loro cavillose motivazioni (i cuccioli che erano ormai svezzati, l'inadeguatezza dell'area di detenzione del Casteller - agli orsi, evidentemente, deve essere garantito un hotel a cinque stelle). Vennero così legate le mani alla Provincia di Trento. Così l'animale ha potuto uccidere qualche giorno fa un giovane appassionato di corsa in montagna che si allenava vicino a casa. Vittima non di un incidente ma di un omicidio. leggi tuttoImmolata la vittima sacrificale
(10/3/2023) - Sono passati solo sei giorni dall'uccisione di Andrea Papi e sembra sia passata una vita. Un coacervo, un ingorgo di emozioni, di sentimenti, di riflessioni. Vent'anni di sciagurato progetto di reintroduzione degli orsi in Trentino sono stati rivissuti collettivamente come in flash back condensati, raggrumati. Tutto è stato molto doloroso perché, oltre al senso di nausea per la cattiva fede, alle menzogne, reiterate per anni di chi ha voluto reintrodurre gli orsi e li difende, sono stati rivissuti i dolori delle otto vittime, alle quali sono stati negati anche i risarcimenti. Abbiamo ripercorso le tappe di un percorso che, mentre per alcuni erano di dolore, di paura, di libertà negata per altri erano di cinico compiacimento, di prospettive di business. Abbiamo ripassato in rassegna i Ponzio Pilato, i Don Abbondio della politica, la sfacciata propaganda istituzionale, pagata dal contribuente e avallata dalla Provincia. Ora, non solo vanno abbattuti senza se e senza ma gli orsi pericolosi ma aperta una commissione d'inchiesta su tutta la gestione della reintroduzione dell'orso in Trentino.Italia invasa dai lupi "in via di estinzione" "
(05/03/2023) Chi come ruralpini denuncia da 14 anni la gravità del pericolo lupo ha la magra consolazione di poter dire: "l'avevo detto". Oggi si è finalmente formato un movimento sociale che contesta la politica del mantenimento della protezione del lupo anche a fronte di una presenza ubiquitaria, spavalda, aggressiva. Un mantenimento chiaramente politico-ideologico, sostenuto dal potente partito del lupo. Le cronache del febbraio 2023 sono ricche di notizie che solo pochi anni fa sarebbero stte ritenute impossibili. Ormai l'apparizione del lupo fa notizia se interessa solo città e centri maggiori, se entra nei cortili e nei giardini, se preda animali d'affezione o non usuali vittime. Le stragi di pecore non fanno più notizia. Ci si preoccupa, invece, dei lupi salvati, di cui si tenta il recupero nonostante fratture multiple, rogna, gravi ferite. Un animalismo di stato che spreca risorse per animali che dovrebbero essere "selvatici", esposti alla "legge della natura" e invece sono catturati, ospedalizzati, operti riabilitati, rilasciati. Salvo poi "non farcela" (due casi solo nel febbraio 2023). Per i lupi morti in circostanze men che chiare, ma anche per quelli stirati sulle strade si praticano autopsie e si eseguono indagini. Non sono solo i fanatici animalisti affetti da sindrome lupomane ma le istituzioni. Intanto nessuno si muove per stabilire regole per allontanare i lupi dai centri abitati e dalle città. Per i lupisti sono benvenuti e un fatto da salutare con giubilo. Ma dovrebbero dirlo a chi si è visto sparire cani, gatti, galline, oche.. leggi tuttoDa Lollobrigida una delegazione di pastori e allevatori: "il lupo fa morire le nostre attività"
(24/12/2022) Siamo finalmente di fronte all'inizio di una reazione organizzata dei pastori e degli allevatori sul tema dell'impatto sempre più grave del lupo. Il 29 Novembre 2022, a Saint-Jean-de-Bournai, in Francia, ha avuto luogo un meeting internazionale con rappresentanze di allevatori provenienti da 11 nazioni europee (inclusa l’Italia) per richiedere all’Unione Europea e ai paesi della Convenzione di Berna il declassamento del livello di protezione della specie lupo. Sappiamo che poi il parlamento europeo ha poi deluso le aspettative con una risoluzione ambigua e inconcludente che evita di impegnare la commissione sul punto cruciale. Il 19 gennaio una delegazione di pastori e allevatori di nove regioni , accompagnata dall'eurodeputato Fiocchi, ha invece incontrato il ministro dell'agricoltura Lollobrigida, al quale - consapevole della gravità del problema - sono stati esposti i diversi aspetti che assume il problema. leggi tuttoIl lupo attacca sempre più vicino all'uomo
(03/13/2022) - Siamo ormai all'ultimo gradino della "scala di Geist". Negli ultimi tempi le notizie di attacchi dei lupi nelle immediate pertinenze delle abitazioni e sin dentro le stalle si sono moltiplicate. In molti casi gli attacchi ai cani avvengono in presenza dell'uomo e si segnala il caso di una donna alla quale un lupo ha "assaggiato" i pantaloni mentre camminava in una frazione del comune di Alessandria. La cadenza di queste notizie ma anche la natura degli attacchi, sempre più prossimi all'uomo, fa pensare che, come previsto da Valerius Geist, si sia di fronte a un'escalation che presto comporterà attacchi letali all'uomo. Un'occasione per ricordare l'eminante studioso scomparso lo scorso anno che ha dedicato gli ultimi anni della sua vita a mettere in guardia contro i pericoli del lupismo, un'utopia - con molte analogie con quelle che insanguinarono il Novecento - che porterà a un mare di sofferenze per animali e esseri umani e - alla fine - all'estesa, inevitabile (già largamante in atto) ibridazione del lupo. Prima o poi il lupo dovrà essere di nuovo espulso, anche a vantaggio di quello che resterà della specie, dagli ambienti antropizzati. . leggi tuttoUna delusione la risoluzione dell'europarlamento sul lupo
(26/11/2022) - Mentre i media di regime fanno credere alla prossima apertura della "caccia" al lupo, la realtà è che nella risoluzione (che - non va dimenticato - alla fine è solo un invito alla Commissione) non è stato inserito il punto decisivo: il passaggio del lupo dall'allegato IV della Direttiva Habitat all'allegato V, quello delle specie "normalmente protette". Vi spieghiamo la risoluzione, venduta come una "svolta" è una delusione, soprattutto per l'Italia. Un compromesso parecchio al ribasso che è difficile vendere come una vittoria. Tra l'altro si auspica il rifinanziamento dei progetti Life (Life Wolf Alps) per la "coesistenza". E l'impronta generale è quella della persistente ricerca della "coesistenza", dei continui monitoraggi, non riconoscendo che l'aumento della presenza e degli impatti sta portando a una situazione insostenibile e che, mentre si mena il can per l'aia come vogliono i lupisti, l'allevamento estensivo sta morendo. Che dire: pochissimi progressi, grande ambiguità. leggi tuttoLo certificano i lupologi: in Europa il lupo scoppia di salute
(12/11/2022) - In vista della riunione della segreteria permanente della Convenzione di Berna (quella che nel lontanissimo 1979 decretò il regime di super protezione a favore del lupo), il gruppo degli esperti europei dei grandi carnivori (LCIE - Large carnivore initiative Europe) ha redatto un report nel quale sono costretti ad ammettere che la crescita del lupo è un fenomeno generale in Europa, che solo in qualche paese balcanico, dove sono comunque molto numerosi, è in diminuzione. Che nella maggior parte dei paesi è in atto una forte crescita che non accenna a diminuire. Il report è disponibile da tempo ma i media e la politica pare non se ne siano accorti. La Convenzione di Berna e la Commissione Europea non possono però ignorare un quadro demografico che fa venir meno i presupposti dello lo status giuridico di super protezione della specie. La spinta della lobby a favore di una protezione "a prescindere" è fortissima e come testimoniano anche le prime timide e impacciate dichiarazioni dei nuovi ministri del governo italiano, ben lungi dal riconoscere che c'è un'emergenza e che non si può perdere tempo nell'attivare piani di contenimento. leggi tuttoLupo: quando la preda è un bambino
La notizia, divulgata dalle agenzie di stampa russe è stata ripresa anche dal settimanale americano Newsweek (Washington Post). Il fatto è avvenuto il 28 luglio in uno dei distretti più montagnosi del Daghestan (una repubblica autonoma della Russia europea), sul versante nord del Caucaso, al confine con la Georgia. Tre bambini sono stati attaccati da un lupo uscito dal bosco presso il villaggio di Kidero. Quello di 8 anni è rimasto ucciso (e trascinato a una certa distanza dal lupo) per difendere il fratellino di 6 anni. Quest' ultimo è stato comunque graveremente ferito al collo e agli arti, il terzo bambino è fuggito incolume. Gli abitanti segnalano l'aumento del numero dei lupi nell'area a seguito del minore impegno delle autorità nel controllo della specie. La notizia non è stata riportata da nessun organo di informazione italiano e in Francia e Germania solo da siti di caccia . La mafia del lupo è efficiente. Per poter negare che i lupi rappresentino un pericolo per l'uomo censurano le notizie. E le istituzioni e i media si allineano ai poteri occulti (altro che democrazia e libertà di informazione).leggi tuttoIl lupo colpisce in alta Valseriana
(22/07/2022) Bergamo - All'alpe Fontanamora, in alta Valseriana si registra una predazione di 12 ovini. Il fatto è avvenuto la notte del 15 luglio. Gli animali presentano inequivocabili lesioni alla gola. La gravità della notizia consiste nel fatto che tutto intorno all'alpe vi è lo storico comprensorio d'alpeggio del pastoralismo bergamasco con 10 mila ovini caricati. Perchè si tiene nascosto l'accaduto? Perchè non si allertano i pastori? L'alpe Fontanamora fa parte del pompatissimo progetto Pasturs attuato dalla coop Eliante (WWF), con il sostegno del Parco delle Orobie Bergamasche e della Coldiretti, purtroppo. Per anni il progetto Pasturs è stato venduto come dimostrazione della "convivenza" con il lupo. Una propaganda che approfittava del fatto che il lupo ... non c'era. Ora, nonostante la presenza di "personale appositamente formato" il lupo arriva e colpisce. L'altra considerazione riguarda il comportamento opaco degli organi competenti: polizia provinciale e corpo forestale che si guardano bene dall'avvisare i pastori dell'arrivo del predatore (per "proteggere" il lupo). Nessuna considerazione e nessun rispetto per i pastori da parte di organi istituzionali che hanno sposato in modo fazioso e ideologico la causa del lupo e del rewilding leggi tutto
Dallapiccola: un camaleonte in Trentino
(12/07/2022) Laura Zanetti, storico esponente dell'associaizione malghesi e pastori del Lagorai interviene stigmatizzando il trasformismo di Dallapiccola, un politico capace di passare dall'orsolupismo a ua strumntale difesa degli allevatori (ma solo perché ora è all'opposizione e deve attaccare la giunta che lo ha scalzato da assessore). leggi tutto
In Svezia il lupo è animale
da gestire,
in Italia solo ideologia
In concomitanza con gli esiti del "censimento" italico del lupo, che si
è fermato a contare 3300 esemplari (hanno mandato in giro tutti orbi?),
comunque non pochissimi anche se non se ne parla neppure di attivare le
famose "deroghe" e iniziare un contenimento, il governo svedese fa
sapere che intende ridurre i "suoi" lupi da 480 a 170, applicando le
indicazioni del parlamento. Il confronto tra quello che avviene in
Svezia e in Italia in tema di lupo ci consente di analizzare gli
aspetti sociali e politici del problema. Dietro il "sacro lupo" c'è
evidentemente tanta ideologia e la realtà di un mondo rurale non
rappresentato, non tutelato, preso a calci in faccia (in barba alle
belle parole dell'uguaglianza dei cittadini, della difesa dei diritti
fondamentali ecc.)leggi
tutto