Ruralpini 

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Gandellino (alta val Seriana)
L'asilo nido negato


Le politiche di austerity e di "razionalizzazione" (che trasformano le scuole in aziende), imponendo la ghigliottina dei parametri fissi alunni/insegnanti, contribuiscono (consapevolmente) a spopolare la montagna e le aree interne. Il caso che presentiamo, però, vede tutto questo sullo sfondo. In realtà, a fronte di deroghe regionali, che consentono in assenza dei fatidici parametri, l'apertura di asili nido in montagna, le complicazioni burocratiche (vittime della burocrazia non sono solo i cittadini ma anche le piccole amministrazioni) e il rimpallo di  responsabilità tra le istituzioni locali, hanno sortito un effetto odioso a Gandellino, un paese dell'alta ( proprio alta) val Seriana: bimbi accettati all'asilo nido e poi respinti a quattro mesi dall'inizio della scuola.le complicazioni burocratiche (vittime della burocrazia non sono solo i cittadini ma anche le piccole amministrazioni) e il rimpallo di  responsabilità tra le istituzioni locali, hanno sortito un effetto odioso a Gandellino, un paese dell'alta ( proprio alta) val Seriana: bimbi accettati all'asilo nido e poi respinti a quattro mesi dall'inizio della scuola. L' appello del sindaco Flora Fiorina a tutti i sindaci dell’Alta Valle Seriana.




di Anna Carissoni


(30.06.19) Nello scorso mese di gennaio, l’Istituto Comprensivo (ex-Direzione Didattica) “Sorelle de Marchi” di Gromo ha accettato l’iscrizione presso le scuole dell’infanzia di Gandellino dei bambini nati dopo il 30/04/2017, cioè al di sotto dei 3 anni, sulla base di una delibera regionale del 2016 secondo la quale i paesi di montagna si può derogare alle norme vigenti in materia (a patto di accordi tra scuola e comuni). Cosa dice la delibera della giunta regionale?

Regione Lombardia D.g.r. 20 giugno 2016 - n. X/5313 Indicazioni per il completamento delle attività connesse all’organizzazione della rete scolastica e alla definizione dell’offerta formativa e termini per la presentazione dei piani provinciali A.S. 2017/2018 -

ALLEGATO - Indicazione n. 4


[...] è possibile accogliere nelle sezioni di scuola dell’infanzia con un numero di iscritti inferiori a quello previsto in via ordinaria, situate in comuni montani, in piccole isole e in piccoli comuni, appartenenti a comunità prive di strutture educative per la prima infanzia, piccoli gruppi di bambini di età compresa tra i due anni e i tre anni. L’ammissione è consentita per un massimo di tre unità per sezione, sulla base di progetti attivati a livello territoriale d’intesa tra le istituzioni scolastiche e i comuni interessati e non può dar luogo alla costituzione di nuove sezioni. Nelle Sezioni saranno iscrivibili i bambini che compiano i due anni entro il 31 dicembre dell’anno scolastico di riferimento. I bambini saranno ammessi alla frequenza non prima del giorno del compimento del secondo anno di vita.




Le scuole di Gandellino

Senonché, alla fine di maggio, il Dirigente scolastico ha inviato una comunicazione alle famiglie dicendo che
l’iscrizione non poteva essere più accettata poiché il 7/11/2018 era stata emanata una circolare ministeriale che non consentiva l'applicazione della D.G.R. Regione Lombardia del 20/06/2016 relativa ai comuni montani. Questo perché la deroga prevista per l’accettazione dei bimbi e l'assegnazione del personale necessario alla loro assistenza non aveva trovato attuazione, in altre parole non valeva, per l’Alta Valle Seriana che non aveva provveduto dell'attivazione di un piano concordato tra istituto scolastico e comuni interessati. Eh già ci vuole un piano per assumere una maestra!

Come spiega il sindaco Flora Fiorina: l’accettazione dell’iscrizione dei bimbi nati dopo il 30/4/2017

aveva creato una grossa soddisfazione nei residenti perché la scuola di Gandellino, oltre a essere perfettamente idonea e capiente per ospitare fino a 50 bambini, risulta essere un punto di riferimento importante già da molti anni anche per i comuni limitrofi.Il territorio è privo di un asilo nido che dia la possibilità alle mamme che lavorano di lasciare i bambini in assoluta sicurezza e questa scelta poteva essere una buona soluzione.

A seguito di questo il Sindaco veniva sollecitato ad attivarsi per trovare una soluzione.


Soluzione non certo facile perché non di competenza del Comune, anche se le insegnanti si sono
dichiarate disponibili ad accettare i bambini istituendo una sezione apposita.

Di fronte all’immobilità sia della Provincia che della Regione, il sindaco, insieme a quello di
Premolo, Omar Seghezzi, chiede alla Comunità Montana di farsi carico del problema, in modo che il territorio dell’Alta Valle Seriana sia inserito nella deroga, anche se consapevoli che la Comunità
stessa non ha una competenza diretta se non nel sostenere questa proposta; pena, ovviamente, il rimanere escluso da questa possibilità, con un’ulteriore perdita di insegnanti, perdita già grave per via del decremento demografico. Ma la Comunità Montana prende tempo:

Invece di tempo non ce n’è: entro il 30/10/19 deve essere presentata la proposta dell'organico
necessario da parte della Provincia e le possibili modifiche da parte di Regione Lombardia devono avvenire entro fine novembre. E allora ci siamo recati, sempre il sindaco Seghezzi ed io, in Regione
a parlare con l’Assessore Sertori, il quale mi ha assicurato che tutto potrebbe venir sistemato a patto che ci sia un accordo ufficiale con tutti i sindaci del nostro territorio. Per questo voglio sensibilizzare anche tutti i mezzi di informazione del grandissimo disagio che si annuncia qualora non ci si muova compatti: è veramente inaccettabile che l’Istituto Comprensivo, dopo aver accettato le iscrizioni dei piccoli, ora dica alle mamme “arrangiatevi”! Se si vuole che la gente continui o vivere in montagna risulta fondamentale il mantenimento dei servizi, di cui la scuola è uno dei più fondamentali. Inoltre dare l’opportunità alle donne di lavorare vuol dire sostenere concretamente le nascite e la creazione di nuove famiglie, che significa contrastare concretamente l’abbandono della montagna. Credo proprio che un fatto del genere debba farci riflettere conclude Flora Fiorina – ed indurci a dare delle risposte.

Nella lettera che le mamme dei bimbi hanno inviato sia al sindaco che all’Istituto
Comprensivo, esse manifestano il loro disagio a seguito dell'avviso del 23 maggio 2019 che comunicava, con solo quattro mesi di anticipo, che non era possibile accogliere i bimbi che risultavano già iscritti all'asilo nido a gennaio. Le famiglie sottolineano i danni dipendenti da tale situazione che non ha consentito loro di provvedere a organizzarsi in altro modo e non nascondono la delusione per il ridimensionamento della scuola dell'infanzia che, in un paese con pochi servizi, rappresenta per la comunità un motivo di orgoglio.




Montagna sfregiata

Vallotomo di Mori: danni senza sicurezza 
(23.06.19) Il comitato contro il vallo-tomo, colossale opera inutile, costosa e devastante, ha fatto il punto in un incontro pubblico. Impietosa la conclusione dei geologi presenti: "Il pericolo è altrove, hanno operato il paziente senza prima eseguire una diagnosi". Gravi le responsabilità della PAT e della protezione civile
 

Quattro schiaffi alla montagna
(06.05.19) Fa riflettere la concomitanza di quattro iniziative, quattro schiaffi alla montagna, promossi dagli stessi ambientalisti e coinvolgenti anche aree protette. Debole, però, la protesta, proprio perché la mancanza di rispetto, lo sfregio vengono presentati, in più casi, come azioni ambientaliste. L'invito è a reagire all'ipocrisia dominante, al buonismo, alle parole vuote cui seguono fatti di ben altro segno. In tre casi su quattro sono già state attivate delle petizioni online che invitiamo a sottoscrivere 

La finta vendita di Esino Lario: Piccoli comuni usati e dileggiati
(18.04.19) Sono tutte amare le riflessioni su quella che è stata definita
"provocazione" o, con minore benevolenza, la "pagliacciata" di Esino Lario. Purtoppo è qualcosa di peggio e di più grave. Comunità e istituzioni (è stata coinvolta anche la Regione Lombardia) sono state usate per la spregiudicata campagna di marketing di una società privata, avallandone un ruolo di benefattrice dei piccoli comuni, e consentendole di realizzare una grandiosa campagna promozionale a buon mercato 

Jovanotti, montagna e mercificazione neoliberale
(09.04.19) Messner interviene contro il mega concerto estivo  diJovanotti/ WWF sulle Dolomiti (Plan de Corones)  e gliambientalisti si offendono. Se lo fanno un cantante buonista ecomondialista e il WWF allora anche un concerto pop a 2275 m diventa sostenibile e guai a chi contesta 

(03.04.14) Firma contro il vandalismo motorizzato sulle montagne lombarde (superate 20 mila firme oggi)
Il Cai Lombardia ha lanciato una petizione online che viaggia verso 30 mila firme. Si tratta di far capire al Consiglio Regionale che le deroghe che allargano i paletti della normativa, peraltro già poco rispettata, possono avere un effetto deleterio. I costi del transito motorizzato illegale su pascoli, mulattiere e sentieri sono ingenti. Esso compromette la fruizione e l'immagine di una montagna che può e deve rilanciarsi in una prospettiva di ecoturismo rurale 
 
(17.01.14) A Gromo (BG) va in rovina un complesso architettonico di proprietà comunale
La Lombardia fa di tutto per cancellare la sua storia e la sua identità.  Nel 1984 la prima Comunità Montana della Valseriana Superiore aveva censito un enorme e prezioso patrimonio rurale vernacolare. Ma poi per il suo recupero e la valorizzazione i soldi non ci sono mai (per la speculazione immobiliare cammuffata da industria sciistica e le biomasse invece si)
 
(14.01.14) La Lombardia merita una rete sentieristica
Intollerabile il ritardo di una regione "avanzata" in materia di valorizzazione di una infrastruttura così importante come la rete sentieristica. Per di più da parte di una regione largamente confinante con la Svizzera, paese che dal 1985 ha varato la rete federale e cantonale dei sentieri . Una politica miope che continua a trascura la mobilità lenta per puntare ancora su sci e autostrade

 
(30.10.2013) Il marcio dietro il Luna Park bianco
Lo scandalo della società comunale Sviluppo Turistico Lizzola minaccia la stagione sciistica in alta Valseriana. Un torbido vortice di soldi, di firme false, di bilanci aggiustati. Un sindaco-bancariolicenziato dalla banca e accusato di appropriazione indebita aggravata. Compensi al di là della legge per gli amministratori. Il fallimento annunciato. E una centrale a biomasse che doveva salvare i bilanci e lo affondadefinitivamente


(06.10.13) TAV violenza contro le valli

Mentre in val di Susa anche la vendemmia è militarizzata, in val Scrivia (Liguria) è in atto la resistenza agli espropri del "Terzo Valico" una linea ancor più inutile della Lione-Torino che serve ad accontentare banche e imprese escluse dalle tratte principali. Intanto si assimila il movimento al terrorismo 
 
(04.01.13) Alagna (Vc). Blocco della pista da sci contro i gatti delle nevi e i cannoni
Devono intervenire i carabinieri per interrompere la protesta contro i cannoni, i battipista che disturbano una borgata di case walser del XVII secolo. Ed emerge tutta l'ipocrisia delle "bandiere" e delle certificazioni di comodo
 
(15.01.13) Il retro triste del Luna Park (Orobie)
 Un rifugio che già da diversi anni era dato per "temporaneamente chiuso", una specie di discarica, un cadavere insepolto, vandalizzato. In mezzo alle piste 

 
(28.01.13) E lo chiamano ecotunnel (Madesimo/Piuro) (SO)

Ancora progetti hard di "sviluppo sciistico" nella montagna lombarda. Si progetta un tunnel di 3,5 km per raggiungere una valle dove oggi si arriva a piedi o in funivia e con gli sci. E si prende anche la scusa di favorire gli alpeggi. In una Valle Spluga con alpeggi sottocaricati e abbandonati anche quando serviti da strade

(19.09.12) Val Seriana Superiore (Bg). Non è solo Luna Park, c'è di peggio

L'immagine delle valli bergamasche che oggi La Stampa fornisce ai propri lettori è desolante. Ruralpini e diversi amici della Val Seriana che amano la montagna hanno lanciato un allarme sul "Luna Park Orobie", sull'uso sempre più massivo di mezzi motorizzati su sentieri, mulattiere e pascoli. Amministratori (non tutti), operatori turistici, politici hanno risposto sdegnati: "si ingigantiscono fatti marginali", "si getta discredito gratuitamente", "polemiche inutili e pretestuose". Ma di fronte ad una lettera (privata) dello scrittore Davide Sapienza - che denunciava una domenica di ordinario Luna Park (e peggio) per di più 'giustificato' strumentalizzando i disabili - un redattore del quotidiano torinese ha chiesto di pubblicarla. Una promozione all'incontrario su cui gli operatori locali farebbero bene a riflettere e una denuncia che dovrebbe spingere il Cai ad una posizione un po' più coraggiosa

(02.09.12) Orobie: Orso, Neviland, e... mattone
Yvan Caccia, il neo presidente leghista del Parco delle Orobie bergamasche definisce "provocazioni" i rilievi sulla trasformazione della montagna orobica in un Luna Park. "Prima di tutto c'è l'uomo". In realtà dietro la demagogia c'è una malissimo celata difesa del mattone e del progetto Comprensorio sciistico Colere-Lizzola/Neviland. Intanto lancia il nuovo simbolo ruffiano del Parco: l'orso  leggi tutto
 
(21.08.12) Montagna Luna-Park in Val Seriana (Bg)
Questa estate Son e Lumière alle cascate del Serio. Le cascate sono uno spettacolo di per sé con i loro 315 m, reso evento "tradizionale" dallo sfruttamento idroelettrico che concedeva un tempo solo due volte all'anno il deflusso naturale. Ora l'Enel, per esigenze di immagine, apre 5 volte, anche in notturna. E già che ci siamo: fuochi d'artificio e musica. Ma è inseguendo emozionalità pura e spettacolarizzazione che si valorizza la montagna? Intanto in Val Seriana si va avanti per questa strada: si promuove l'uso dell'elicottero come fosse una giostra e si progetta di portare masse escursionistiche sulla vetta della Presolana. leggi tutto
 
(19.08.12) Aggressione legalizzata (o tollerata) alla montagna (Bg)
In questi giorni su certi sentieri dell'alta vel Brembana ho incrociato più moto che escursionisti. Una pratica vietata ma tollerata. Se poi pensiamo che mei prossimi giorni si organizzeranno anche delle gare di enduro e motocross... Tutte cose non solo tollerate ma anche incoraggiate dalle amministrazioni (che poi si riempiono la bocca di ambiente e sostenibilità). E gli ambientalisti dove sono? 
 
(03.02.12) Valtellina: Patrizio del Nero, il politico della "montagna da bere" al capolinea
L'articolo di ieri su La Provincia ha avuto l'effetto di un rintocco di campane a morto per Patrizio Del Nero. Sfiduciato quale presidente del consiglio provinciale (anche a seguito della vicenda del Parco eolico) ora è sfiduciato anche come "manager" dal Cda del Distretto agroalimentare per via del fallimento della Mostra del Bitto. E come se non bastasse c'è la vicenda di Fly emotion il Luna Park della montagna con la ditta trentina che non è mai stata pagata per il lavoro eseguito
 
(29.02.12) NO TAV: quando la montagna è espropriata anche della protesta

Il movimento No TAV è diventato un pretesto per gli estremisti in servizio permanente effettivo. Chi imbratta i muri di Milano (foto mia a fianco) o organizza i blocchi a Lecce parla in nome di una valle che non sa nemmeno dove si trovi. Le Terre alte le loro battaglie le vogliono combattere con la partecipazione e la non violenza
 
(12.01.12) Circo bianco a  tutti i costi. Proteste in alta val Seriana (BG) ma anche a Milano
Una stagione con poca neve e temperature elevate riapre la discussione sulla sostenibilità dell'industria dell"oro bianco". Una monocoltura che ha imposto un modello di sviluppo distorto e dipendente alla montagna. La protesta degli abitanti di Cassiglio e Valbondione che si vedono "rubare" le neve per portarla assurdamente in una Milano dalle temperature di inizio primavera diventa il simbolo di una reazione (che va ben al di là di 5mile mc di neve artificiale).

 



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