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[L'assedio dei cervi]

Cervo ferisce due persone e irrompe in due negozi nel centro di Bolzano. E i contadini? (fatto del 14.07.08)

 

Una notizia.Già ,come "uomo morde cane". Invece dell'assedio di cinghiali e cervi ai villaggi rurali di montagna chi parla? Intanto l'orso è arrivato nella Bergamasca e il lupo anche.

Per molti "naturalisti" da salotto tutto ciò è motivo di piaceri orgasmici. Non si rendono conto - a diffrenza della gente normale che gli occhi li sta aprendo - che questa "selvatichezza" è promossa dagli stessi interessi sociali che spingono per un'agricoltura industriale (e OGM), per un turismo industriale, per la cementificazione, le TAV e tutto il resto. Questi "selvatici" hanno il ruolo di rappresentazione sociale, di comparse. Che pena l'orsa narcotizzata e annegata perchè "the show must go on".

Quando non servono al marketing del turismo insostenibile sono un diversivo o una pseudo compensazione per gli ecosistemi compromessi, per la biodiversità che diminuisce (a volte proprio in forza di una "rinaturalizzazione" violenta e rapida). Della pulizia etnica dei contadini non ci si preoccupa; peccato che poi rimanga solo l'agricoltura industriale inquinante. Non si dice che Parchi, Zps, Rete natura 2000, Sic e chi più ne ha ne metta, cervi, cinghiali, orsi e lupi mettano ancora più in difficoltà i pastori e i contadini superstiti. Domenica scorsa alla Festa del Fieno a Piatta (alta Valtellina) il tecnico del Parco Nazionale ha detto che hanno riscontrato come i  cervi asportino più della metà della produzione foraggera. Di fatto sono "allevati" a spese dei contadini. Se però, (come ha sostenuto il Sindaco di Bormio, il sottoscritto e altri) si dice che i cervi dovrebbero essere utilizzati come risorsa economica per, produrre carne e prodotti tipici a favore dei contadini, allora apriti cielo, lesa maestà (il cervo che è di proprietà dello Stato-Principe feudale). Delle due l'uno o si riconosce che il cervo è allevato (viste le densità stratosferiche e il fatto che viene foraggiato dagli agricoltori) o li si sfoltisce. Questa è politica seria, quella che ci interessa, di colore verde, ma verde vero, verde contadino.

 I nostri pseudoambientalisti lo sanno che non è "naturale" tenere tutti quei cervi ma ne vogliono farne "carne" da Gipeto, da Orso, da Lupo. Sì perchè in modo diretto o indiretto gli ultimi moicani contadini dovrebbero lavorare per sfamare questi teneri cucciolini (con le loro pecore, i cervi  allevati con il loro fieno mancato). Intanto il territorio è sempre più frammentato e gli stessi albergatori e società di impianti che bramano  la presenza dell'Orso Yoghi vorrebbero più autostrade, più mega piste da sci.

Ma quando non ci saranno più contadini-servi della gleba (da non confondere con i ricchi allevatori e agricoltori strasovvenzionati), chi farà il servo?

 


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A proposito di equità sociale e colonialismo (riflessioni  ecosociali)

E' giusto che i contadini si vedano mangiare il loro fieno dai cervi? Che nei nuclei rurali gli orti debbano essere blindati per non essere saccheggiati? Si vogliono più cervi non per farne una attività economica a favore del territorio rurale montano ma per fornire carne agli orsi e ai lupi. Il fine è sempre quello della pulizia etnica della montagna, che sia Wilderness, Luna Park, Playground, riserva idrica, deposito di scorie radioattive, lo scopo è sempre che nessuno viva in montagna e della montagna libero, indipendente, producendo, ma che ci siano solo "operatori" al servizio dei bisogni ricreativi, simbolici, ideologici dei ceti medi urbani e delle operazioni di rapina delle risorse naturali della montagna. Che brutto il colonialismo! Da decenni lo proclamano sino alla noia gli intellettuali urbani! Già e questo cos'è?


 

 


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