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                         Entro due anni il burro sarà fatto in malga e la 
            Grigia sostituirà le bovine non adatte alla realtà delle malghe 
            del Vanoi-Lagorai (26.03.09)  
Botiro di malga del Primiero: una strategia 
                        di piccoli passi (speriamo che funzioni)                         A 
                        seguito di alcuni nostri rilevi critici sul Presidio 
                        del Botiro di Malga del Primiero (vedi in questa 
                        stessa rubrica Butiro 
                        abbiamo ricevuto dal 
                        responsabile locale di Slow Food, Gianfranco 
                        Bettega (Fiduciario per Primiero della Condotta Slow Food 
                        Feltrino e Primiero) e dal referente del Presidio (Antonella 
                        Faoro) una serie di interessanti e importanti precisazioni 
                        che ben volentieri portiamo a conoscenza dei lettori. 
                          
                        Una 
                        logica autonoma 
                         I 
                        referenti di SF e del Presidio del Botìro tengono a sottolineare 
                        come il Presidio in discorso segua una propria linea e che 
                        quindi non possa essere assimilato  ad altri 
                        presidi trentini improntati ad una logica "verticistica". 
                        Il Presidio del Botìro è sostenuto solo da 
                        forze locali, senza intervento di Provincia, Camera 
                        di Commercio, Concast (il Consorzio dei caseifici che 
                        gestisce anche il marchio Trentingrana-padano). Il marchio 
                        del Botiro è stato registrato dal Comprensorio 
                        (ente pubblico territoriale) e l'utilizzo del marchio 
                        è aperto ai produttori che intendano conformarsi al 
                        disciplinare. 
                          
                        Si 
                        parte da una situazione di grave crisi delle malghe 
                         Noi 
                        avevamo osservato come il "burro di malga prodotto 
                        in caseificio" (nel Caseificio Comprensoriale di 
                        Primiero) pareva figlio della stessa logica 
                        dei "formaggi di malga" prodotti nei grossi 
                        caseifici comprensoriali (vedi altri Presidi trentini). 
                        Prendiamo atto che, nel caso del Primiero, questa scelta 
                        - 
                        apparentemente analoga - è in realtà legata all'esigenza 
                        di un recupero graduale di una situazione molto compromessa. 
                        Ci scrivono, infatti, gli amici del Primiero:  
                          
                        "le 
                        nostre malghe non 
                        vengono attualmente quasi più utilizzate per la produzione 
                        di burro e formaggi, perchè la quasi totalità del latte 
                        è conferita al Caseificio Comprensoriale di Primiero. 
                        Quasi tutti gli allevatori di Primiero sono soci del 
                        Caseificio che prevede l’obbligo di conferimento 
                        di tutto il latte prodotto in azienda, compreso quello 
                        d’alpeggio. È una scelta produttiva che purtroppo 
                        sta causando l’abbandono dei prati e delle malghe 
                        più scomode da raggiungere con automezzi e la banale 
                        riconversione in ristoranti in quota di quelle comode. 
                        La produzione locale di burro (sia in malga che in fondovalle) 
                        è stata abbandonata da decenni sulla base di scelte 
                        del Caseificio che ha ritenuto di conferire la 
                        panna per la sua lavorazione centralizzata a Trento. 
                        Per il burro, a Primiero si poteva davvero parlare di 
                        prodotto a rischio d’estinzione: a fronte di una storia 
                        secolare di massiccia produzione ed esportazione di 
                        Botiro di Primiero di grande qualità, sussistevano solo 
                        produzioni minimali destinate all’autoconsumo". 
                        (i 
                        grassetti sono nostri n.d.a.) 
                          
                        Sono 
                        parole che descrivono bene quel disegno fallimentare di 
                        "industrializzazione" del caseificio 
                        trentino che puntava a chiudere i caseifici di malga. 
                        Questi ultimi eran ritenuti dagli "strateghi della cooperazione" un 
                        anacronismo, una palla al piede, nella prospettiva di 
                        una regolamentazione europea sempre più improntata alle 
                        logiche industrialiste e "sterilizzatrici" 
                        del Nord-Europa. Del resto (sono notizie di questi giorni) 
                        la logica della "centralizzazione" va avanti 
                        imperterrita come dimostrano le vicende del "Polo 
                        Bianco". 
                          
                         Entro 
                        due anni una svolta 
                         Dal 
                        momento che il Caseificio Comprensoriale di Primiero 
                        è stato (e resta) un attore di questa strategia risulta un po' 
                        strano il suo ruolo nell'operazione Botìro di malga. 
                        Gli amici di Slow Food del Primiero assicurano, però, 
                        che è stata redatta una tabella di marcia sottoscritta 
                        dalle parti che prevede come, entro sue anni, le malghe 
                        (attualmente la panna è prodotta solo a Malga Fossernica) 
                        saranno dotate di zangole per poter burrificare in loco. 
                        Assicurano anche che già da quest'anno verrà ridotta 
                        la quantità di mangime somministrato alle vacche caricate 
                        a Malga Fossernica e che, successivamente, esse saranno 
                        sostituite da "colleghe" di razza Grigia Alpina 
                        (attualmente il latte è prodotto da soggetti di razza 
                        Brown Swiss, razza molto produttiva e adatta - previo 
                        "aiuto" con mangimi - solo alle malghe più 
                        "comode"). L'operazione Grigia conferirebbe 
                        credibilità all'intera operazione.  
                        Il 
                        burro, più ancora che il formaggio, è fortemente influenzato 
                        dall'alimentazione con mangine. Una sommistrazione di 
                        mangime che va oltre la "soglia di prudenza" 
                        del 15-20% influisce negativamente non solo sul tenore 
                        in grasso del latte (che si abbassa) ma, cosa ancora 
                        più importante per la qualità del burro, sulla composizione 
                        in acidi grassi. Con i mangimi aumenta la quota 
                        di acidi grassi saturi a corta e media catena e diminuisce 
                        quella di acidi grassi poli-insaturi a lunga catena. 
                        Il burro non solo diventa più duro (e forse un po' meno 
                        giallo) ma diventa anche meno idoneo dal punto di vista 
                        salutistico. Sono aspetti cruciali per un Presidio 
                        sul burro di malga che dovrebbe prevedere una integrazione 
                        con mangini nulla o molto limitata. Con la Grigia, 
                        razza da montagna, le cose dovrebbero andare molto meglio. 
                        E allora ... aspettiamo l'arrivo della Grigia nelle malghe 
                        del Primiero come premessa alla loro rinascita. 
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