(17.04.13) Il comitato "Noi walser" di Alagna valsesia torna a denunciare gli interventi che vengono realizzati nella nota località turistica ai piedi del Monte Rosa
Ancora sfregi ad Alagna
di Michele Corti
Un autosilo nel pieno centro storico di Alagna l'ultimo oltraggio alla località emblema della cultura walser
Torniamo ad occuparci di Alagna dopo l'episodio dei primi dell'anno quando era stata organizzata una clamorosa "occupazione" della pista da sci per protestare contro il disturbo e la deturpazione arrecate ad una borgata sorica di case walser. Il comitato che aveva organizzato quella manifestazione - e che in precedenza aveva contestato nuovi insediamenti di edilizia turistica in ambiti paesistici pregiati - torna a farsi vivo per denunciare lo scempio si un autosilo su quattro livelli che sta sorgendo a fianco della chiesa e del cimitero. Le foto danno bene l'ìidea del cratere e dell' "inserimento" della realizzazione nel contesto.
Che senso ha realizzare simili opere allìinterno dei centri storici dei paesi di montagna. Non sarebbe più logico tenere le auto all'esterno? Così si incendiva la circolazione (e l'inquinamento) nei centri storici dei paesi caratterizzate da strade di per sé strette e poco adatte al traffico dei mezzi a motore, si disturbano pedoni e ciclisti.
Per fortuna che Alagna si è meritata certificazioni di sostenibilità e "bandiere arancioni".
Comunicato Stampa
No agli autosilo nei centri storici dei piccoli borghi accanto a grandi monumenti storici
Allibiti, meravigliati, sbigottiti, esterrefatti, sconcertati, perplessi. Siamo rimasti tutto questo ed altro ancora quando abbiamo visto il cratere accanto al camposanto e alla Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista ad Alagna. L’enorme cratere, che ha sfigurato il centro del paese ed ha creato anche problemi alla stabilità dei vicini edifici, permetterà la costruzione di 90 box auto privati su tre livelli, il quarto livello verrà destinato a parcheggio pubblico con una quarantina di posti auto. Gli “antichi Walser” sono stati capaci di costruire ben altro: il mirabile monumento della Chiesa parrocchiale del XVI secolo con le sue splendide opere di incommensurabile valore artistico. I “moderni Walser” costruiscono invece un imponente bunker, un grande autosilo per il parcheggio di ben 90 veicoli. I tempi cambiano, dirà qualcuno, ma a noi resta incomprensibile come si possa progettare, autorizzare e costruire un immenso garage nel centro storico, sulla piazza principale di Alagna con lo sfondo delle case walser di legno, a contatto con l’antica Chiesa ed il camposanto (ma non si tratta di area cimiteriale da rispettare??). Siamo nel cuore della civiltà walser, ai piedi del versante sud del Monte Rosa. A nostro parere una tale iniziativa avrebbe dovuto essere realizzata al di fuori del centro storico del paese nel rispetto degli orientamenti e degli indirizzi urbanistici ormai consolidati, ad esempio lungo la circonvallazione o all’ingresso di Alagna al confine con il territorio comunale di Riva Valdobbia. La collocazione dell’immensa autorimessa sulla Piazza principale del paese con il via vai dei numerosissimi autoveicoli che vi accederanno sarà causa di inquinamento acustico, atmosferico e congestionerà il traffico sulla piazza, le cui strette vie di accesso potranno costituire a loro volta serio problema per lo scorrere degli autoveicoli. Ne risentirà poi soprattutto il transito pedonale sulla via principale di fronte al Bar del Centro. L’area interessata alla costruzione dei garage era di proprietà della Società che gestisce gli impianti funiviari di Alagna, Monterosa 2000 S.p.A., società a totale capitale pubblico, che l’ha venduta ad una Società privata che sta realizzando gli interventi. Riteniamo che tutta l’area avrebbe dovuto conservare la sua connotazione pubblica destinandola ad area verde comunale, nel rispetto così della sua vicinanza al camposanto e contribuendo in modo rilevante a diminuire la pressione del traffico veicolare nel centro storico.
Il vicino Comune di Riva Valdobbia non ha voluto essere da meno progettando la costruzione di un parcheggio pubblico interrato a due piani con 40 posti auto nel centro storico del paese sul retro della Parrocchiale di San Michele, monumento nazionale, le cui origini risalgono al XIV secolo. Sulla facciata si può ammirare il grandioso affresco del Giudizio Universale del pittore di Alagna Melchiorre d’Enrico, fratello minore del ben più noto Tanzio da Varallo. La spesa prevista è di circa € 772.000,00= a cui si farà fronte utilizzando i fondi per la valorizzazione e la promozione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le Regioni a statuto speciale, disposti per legge dello Stato. Anche in questo caso non possono che valere le considerazioni già espresse per Alagna. Il piccolo Comune di Riva Valdobbia presenta nel centro storico antiche e strette strade già oggi percorribili dagli autoveicoli con grande difficoltà. Incrementarne l’utilizzo offrendo ampi parcheggi non può che creare ulteriori problemi particolarmente nel transito su Piazza IV Novembre a ridosso della Chiesa sulla cui facciata è dipinto il grande affresco del XVI secolo. Gli autoveicoli poi, per poter accedere al parcheggio in progetto, dovranno effettuare una disagevole manovra districandosi tra i tavolini del dehor del Bar Mario. Sarà poi tutto da verificare l’effettivo utilizzo del parcheggio progettato nel centro storico del paese da parte di residenti e turisti, questi ultimi numerosi solamente in periodi limitati dell’anno (ferie estive e festività natalizie). I problemi di parcheggio auto potrebbero essere risolti in altro modo, razionalizzando i parcheggi esistenti all’esterno del centro storico. Intendiamoci, non siamo contro i parcheggi, ma non possiamo che esprimere la nostra contrarietà alla realizzazione di autorimesse in prossimità delle piazze centrali di piccoli borghi, accanto a monumenti storici, che comportano per di più un incremento del traffico veicolare su strade non certo predisposte per sopportarlo. I centri storici devono restare tali senza l’intrusione di siti di parcheggio.
Il Comitato “Noi walser, per un turismo sostenibile e responsabile”
Aprile 2013