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Il biogas è un crimine agroalimentare

 

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(07.09.12) Lezioni dalla Val Poschiavo (Canton Grigioni)

Il 23 si terrà a Poschiavo un grande incontro pubblico di informazione sul problema della reintroduzione dei grandi carnivori sulle Alpi. Ci saranno trentini e piemontesi a testimoniare della "convivenza" con questi animali superprotetti. Che l'iniziativa parta da una piccola valle è emblematico dell'importanza dei non distrutti valori di indipendenza, identità e coesione di una comunità alpina   leggi tutto

 

(15.10.12) I poschiavini si ribellano alle bugie di stato (Canton Grigioni)

Il Consigliere di stato (ministro) Cavigelli è stato accolto a Poschiavo dai contadini con le carcasse degli animali uccisi dall'orso M13. Cavigelli ha sostenuto che i problemi derivano dal "non essere abituati alla presenza dell'orso". Bugie. In Trentino sono "abituati" e i problemi aumentano. È una bestia pericolosa che le pallottole di gomma non allontanano dai centri abitati. Ma l'Ufficio caccia cantonale (come si legge nel comunicato sul sito del comune di Poschiavo) diceva: "M13 è un orso tranquillo, che non ha creato problemi". Bugie di stato alle quali i Poschiavini intendono dire basta.

Per smascherarle meglio si prepara (organizzato da Amamont e Ruralpini) un incontro a Poschiavo con il Comitato anti orso del Trentino

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(20.08.12) Alp Week a Poschiavo (5-9 settembre)

Amamont,esclusa dalla Alp Week, scrive alla consigliera federale Leuthard (ministro dell'ambiente): La CIPRA ha operato una discriminazione politica contro una voce alpina scomoda, contraria alla linea della wilderness  leggi tutto

 

(13.08.12) Per gli allevatori piemontesi i danni e le beffe

A Limone Piemonte i turisti e il comune rinfacciano ad un allevatore di essere vittima dei lupi. Dopo aver perso delle manze gravide (proprio dove transita la corsa "La via dei lupi") a Tiziano Aiassa il comune ha contestato la violazione di un regolamento che impone la presenza di un pastore ogni 30 capi  leggi tutto

 

(11.08.12) A Poschiavo (GR-CH) le voci contro l'orso messe a tacere

Che l'introduzione degli orsi e dei lupi sia operazione contro la libertà dei montanari alpini e contro la democrazia è lampante. Una conferma preoccupante è arrivata giovedì sera da Poschiavo leggi tutto

 

(09.08.12) Valposchiavo (GR-CH)"Gli orsi non li vogliamo"

L'orso M13 che scorazza nelle Alpi retiche ha colpito anche gli allevatori della Val Poschiavo. Dopo la dura presa di posizione dell'assessore di Tirano Ciapponi Landi, che ha definito "una follia" la reintroduzione dell'orso in Valtellina, ne è arrivata un'altra altrettanto autorevole dall'altra parte del confine. L'avv. Plinio Pianta, esponente politico poschiavino e grigionese e presidente dell'associazione transfrontaliera Amici delgli alpeggi e della montagna (AMAMONT) ha scritto, a nome dell'associazione da lui presieduta una lettera aperta al Cantone.  leggi tutto

 

(31.07.12) Tirano (So). L'orso in città è un fatto normale?

Orsi a spasso nelle citta? In Valtellina l'orso ha passeggiato indisturbato in area ubana a Morbegno e a Tirano. L'assessore tiranese Bruno Ciapponi Landi non è convinto che sia un fatto così "normale" e, a fronte delle "rassicurazioni" della responsabile del servizio faunistico provinciale sul monitoraggio dell'animale (M13) dichiara pubblicamente di sentirsi ancora più preoccupato per la sicurezza dei cittadini. leggi tutto

 

(08.07.12) Poveri orsi

Esibiti come bestie da baraccone, sfruttati commercialmente, oggetto di voyeurismo, spiati, radiocollarati, attirati da incoscienti fotografi, disturbati da elicotteri, pallottole di gomma e petardi, narcotizzati, catturati in trappole-tubo, uccisi "dai loro amici", "stirati" dalle automobili, castrati e imprigionati. Gli orsi trentini sono le prime vittime della messa in scena della wilderness, sono vittime dell'ipocrisia dominante, che impone la caduta dei confini tra domestico e selvatico, la mitologia ribaltata dell' orso "vegetariano" e della "buona fiera", mescolando escatologia biblica, Disney e... business. Nel mondo ecologista si impone una riflessione. leggi tutto

 

(24.05.12) Strembo (Tn). Esplode la protesta per la strage degli asini. Nasce il Comitato anti-orsi

È stata una donna a dare finalmente il la alla protesta. Si è vista due suoi asini "Beppo" e "Cirillo" sbranati dall'orso e ha reagito. Non solo ha portato personalmente la carcassa di Beppo davanti alla sede del Parco (Adamello-Brenta) responsabile della reintroduzione degli orsi in Trentino, ma ha anche lanciato un Comitato anti-orso che ha subito avuto decine e decine di adesioni anche dalle provincie limitrofe. Per adesioni al Comitato spontaneo anti-orsi telefonare a Wanda Moser al 3483641940 leggi tutto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(23.11.12) Il "caso Poschiavo" con la forte e chiara opposizione popolare alla presenza dell'orso diventa imbarazzante per gli animal-ambientalisti svizzeri e si inventano una "sobillazione di estrema destra"

 

 

In Svizzera gli animal-ambientalisti

 

intorbidano le acque

 

 

di Michele Corti

 

 

Poschiavo Con una lettera al Consigliere di stato Cavigelli, Silva Semadeni (leader di Pro Natura) intorbida le acque alla vigilia dell'incontro di informazione sui grandi predatori di questa sera a Poschiavo. Un incontro in cui trentini, piemontesi e francesi senza alcun colore politico porteranno testimonianze dal vivo sull'impatto di orso e lupo sulle valli alpine. Secondo le classiche tecniche di disinformazione, care a certe parti politiche, la Samadeni evoca il fantasma di una iniziativa pilotata dall'Italia dalla Lega Nord. Niente di più falso.

 

 

Ma intanto la viva preoccupazione per la presenza e i danni dell'orso viene furbescamente "sterilizzata" attribuendola a sobillazione politica, per lo più da partiti stranieri e... di estrema destra. L'orso "vegetariano" non fa male a nessuno (!?) e nessuno deve averne paura, chi ha paura è "influenzato", "sobillato", "strumentalizzato". Una maldestra operazione politica che si ritorcerà contro chi l'ha architettata e dimostra l'imbarazzo degli pseudo ecologisti urbani ideologizzati che, davanti alla gente, appaiono sempre più per quello che in realtà sono: una minoranza arrogante che vuole imporre in modo anti-democratico e anti-popolare le loro visioni alla maggioranza di coloro che vivono in montagna.

 

 

È una vecchia tattica, tipica dei movimenti ideologizzati (portatori di un "sacro verbo" ) quella di attribuire a chi la pensa diversamente i loro stessi "peccati politici". Un gioco che spesso ha successo se si controllano i media e se si dispone di una certa egemonia culturale. I movimenti ambientalisti nati nel novecento sull'onda del '68 restano nell'alveo di quell'ideologismo deleterio e di quella tendenza manichea a separare i "buoni" e i "cattivi" che tende a chiudere la bocca a chi non la pensa nello stesso modo. L'orso deve essere accettato, la gente deve convivere. Perché, chi lo ha stabilito? Perché loro vogliono così. Chi si ribella è stigmatizzato come "culturalmente inferiore" e "politicamente scorretto". deve chiudere la bocca pena la marginalizzazione.

 

Politicamente schierati

 

Se poi andiamo a vedere chi è politicamente schierato non c'è dubbio che non  sono i comitati e le associazioni che difendono la montagna alpina dal ripopolamento dei grandi predatori ad esserlo, ma proprio loro, i maître à penser dell'ecologismo istituzionale, la Cipra, la stessa Semadeni, esponente politico di sinistra prima di tutto. Ma forse questa sparata contro le proteste anti orso "sobillate dalla Lega Nord" è solo una ritorsione per le proteste di Amamont (l'associazione transfrontaliera degli amici della montagna) per l'esclusione - a suo giudizio politica e discriminatoria - dall'evento Alp week, tenutosi a Poschiavo a settembre (vedi link agli articoli a fianco). In quella occasione noi avevamo ipotizzato un ruolo della Semadeni in questa esclusione motivata dal fastidio con il quale certi ambienti politici svizzeri e italiani vedono associazioni come Amamont che "osano" dire di no ai grandi predatori. In quella occasione avevamo messo in evidenza come i personaggi che dirigono la Cipra italiana siano tutti di sinistra o di estrema sinistra. Loro si politicamente etichettati.

 

?

La Lega Nord non c'entra nulla, anzi...

 

Tirare in ballo la Lega Nord o, tanto per sollevare un polverone ancora peggiore, "l'estrema destra" (citata in un notiziario radiofonico) è stato un espediente grossolano della Samadeni. Vediamo perché:

 

1) Il Comitato anti orso del trentino che verrà in delegazione a Poschiavo è totalmente apartitico tanto che ha respinto le sollecitazioni della Lega Nord a partecipare a manifestazioni;

 

2) La Lega Nord in Trentino si batte contro la presenza dell'orso ma é più né meno di altri movimenti politici rappresentati nel consiglio provinciale quali "Amministrare il Trentino" mentre lo stesso PAT (Partito autonomista trentino tirolese), pur sedendo nella maggioranza, si dichiara più che sensibile alle istanze del Comitato anti orso tanto da aver sollecitato a più riprese un incontro con esso;

 

3) In Lombardia la Lega Nord attraverso due suoi esponenti autorevoli: Davide Bellotti (ex assessore regionale al territorio) e Yvan Caccia, (presidente del Parco regionale delle Orobie bergamasche) hanno a più riprese dichiarato che l'orso è una grande opportunità per le montagne. Yvar Caccia ha persino proposto di sostituire l'attuale simbolo del parco con l'orso;

 

4) Chi scrive è stato militante della Lega Nord sino al 1995, poi - dopo un breve riavvicinamento nel 2009-2010 come semplice "simpatizzante" ha rotto definitivamente con quel partito non mancando di criticarlo.

 

 

Quale ecologismo?

 

Per di più - come dimostra questo  sito - chi scrive sta conducendo molte battaglie ecologiste concrete: contro gli Ogm, i pesticidi, la proliferazione delle biomasse a scopi energetici, la trasformazione della montagna in un luna park dello sci, dei mezzi motorizzati ecc. Si tratta di battaglie che vedono spesso gli ambientalisti legati agli schemi della "conservazione" assenti o persino dall'altra parte della barricata come dimostra l'impegno degli ambientalisti italiani più istituzionalizzati (Legambiente) a favore di impianti fotovoltaici a terra, di inceneritori, del biogas/biometano. Come ha detto Vandana Shiva "i veri ecologisti sono i contadini". Chi scaccia pastori e contadini dalle montagne per ripopolarle con i grandi predatori inseguendo una wilderness immaginaria che ecologista è? Con la cessazione e la "militarizzazione" in campi trincerati delle resideue attività tradizionali si perdono enormi valori di diversità bioculturale, di paesaggio, di saperi ecologici. È questo ecologismo? No di certo. Tanto più che una montagna con i montanari "fuori dai piedi" fa comodo agli interessi speculativi tesi a sfruttare le risorse naturali delle Alpi. Con orsi e lupi a fare la foglia di fico.

 


 

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