Ruralpini      orsi/parla Marco Zadra (aggredito)

Seguimi su Twitter

Choose language

Tweet

 

 

 

 

 

Scorri i principali temi di Ruralpini e accedi agli indici degli articoli

 

SEGUI ANCHE

orsotrentino.blogspot.it/

facebook.com/sprayantiorso?fref=ts

leloupdesvoisins.canalblog.com/

 

 

Sul blog "opinione ruralpina" de l'Agige (quotidiano di Trento)

 (22.06.15) Campanelli anti-orso? Aumentano i pericoli

(03.06.15) Il trentino non deve andare nel bosco di sera: c'è l'orso!

 

Ti potrebbe interessare su Ruralpini anche:

 

(19.06.15) Parte la petizione per lo spray anti-orso

Dopo l'aggressione a Wladimir Molinari massacrato da un orso che lo ha assalito a a freddo nulla è come prima. La gente sta prendendo coraggio di reagire, la maggioranza silenziosa è stanca di subire politici, anilamalisti, tecnocrati. Intanto è partita la petizione per chiedere al Ministero dell'interno di autorizzare la libera vendita dello spray anti-orso (200 ml contro i 30 di quello anti-stupro).   leggi tutto

 

 

(18.06.15) Orsi pericolosi: la provincia di Trento non sa decidersi a cambiare dottrina  

L'ultima aggressione da parte di un'orsa (apparentemente senza cuccioli  e non provocata) avvenuta in comune di Trento ha mandato il 9 giugno in ospedale un uomo di 45 anni con prognosi di 30 giorni e il braccio massacrato. Ma per la Provincia di Trento gli orsi continuano a non essere pericolosi e si insiste a imporre una "convivenza" rifiutata dalla stragrande maggioranza della popolazione leggi tutto

 

(31.05.15) Uomo ferito da orso su un sentiero in Trentino

Mentre i Signori dell'orso gongolano per le sette cucciolate in Trentino gli albergatori gongolano meno sapendo che in Italia si sta diffondendo la notizia che un escursionista locale ha vissuto l'incubo di un'aggresisone da orso su un sentiero. Nonostante il racconto della vittima e la ferita "compatibile con attacco da orso" secondo i sanitari i Forestali per difendere i loro orsi parlano di "falso attacco".  leggi tutto

 

(29.09.14) L'avv. Giuliano avverte la Provincia di Trento e i suoi super esperti di orsi: vi assumete la responsabilità di omicidio volontario

Forte di pareri di esperti internazionali sulla materia l'avv. Mario Guliano mette in guardia politici e tecnici che continuano a scherzare con il fuoco. Negando la pericolosità degli orsi, omettendo la cattura di quelli pericolosi, manipolando l'informazione, inducendo le persone a sottovalutare la pericolosità degli orsi, essi si rendono responsabili di omicidio volontario in caso di attacco mortale. Solo per pura fortuna quest'anno due attacchi non sono stati tragici. Ma fino a quando durerà la fortuna? leggi tutto

 

(13.09.14) Vi spiego perché Life Ursus è un disastro annunciato (Daniza è solo l'inizio...)

Perché Life Ursus è un fallimento lo si capisce bene vedendo cosa succede a Madonna di Campiglio dove il Parco dell'orso benedice la devastazione dell'ambiente. Chi ha spinto sull'orso e la sua reintroduzione lo ha fatto in modi sbagliati perché aveva interessi inconfessabili. Oggi tra chi vuole eliminare gli orsi e chi ne fa un idolo non c'è possibilità di mediazione e le istituzioni che hanno scherzato con il fuoco ora pagano le conseguenze. Intanto i business proseguono leggi tutto

 

(03.09.14)  Lui ha portato da Asiago ai Balcani animali per la Pace, Life Ursus ha portato dai  Balcani animali per la guerra ai malghesi

Oggi è uscita su L'Adige di Laura Zanetti che sabato scorso a Pinzolo ha conversato con Gianbattista Rigoni Stern, esperto di malghe e ideatore del progetto "La Transumanza della Pace" a favore della rinascita rurale a Srebenica in Bosnia. Se da un uomo equilibrato arrivano giudizi senza appello per gli animalisti e la richiesta di cambiare subito e radicalmente Life Ursus significa che la misura è piena e le istituzioni non hanno perso il senso della realtà 

 leggi tutto

 

(02.09.14)  Voci da Pinzolo. Cosa pensa la gente (allevatori e abitanti) degli orsi (senza filtri)

Sabato scorso la val Rendena è stata militarizzata per colpa dell'ignavia della provincia di Trento (cui è sfuggito di mano l'irresponsabile progetto Life Ursus) e della protervia un pugno di animalisti di Roma che pretendono di imporre ai trentini l'abbando delle attività di allevamento e di non mettere piede nei boschi. Sulla situazione la nostra Laura Zanetti ha raccolto i commenti senza filtro di allevatori trentini e veneti e degli abitanti della Rendena. leggi tutto

 

(01.09.14)  L'assessore leghista si schiera con gli animalisti e proclama "paradiso per orsi" in Lombardia

Dopo la svolta animalista di Berlusconi la Lega salviniana mette in soffitta i temi "autonomisti" e cavalca l'animalismo. Zaia e la Terzi hanno fatto a gara nelle ultime settimane nel compiacere gli animalisti e per mettere in difficoltà la provincia di Trento di centro-sinistra. Grandi manovre ma poi da Sondrio e da Vicenza esponenti istituzionali della destra attaccano Trento sugli orsi, ma per motivi opposti. Intanto in Trentino è guerra sotterranea nella maggioranza tra PD e centristi. Sempre sull'orso . leggi tutto

 

(03.07.13)Liberalizzare lo spray anti orso.

L'avvocato Mario Giuliano di Trento, citando la casistica di incidenti mortali pubblicata da Ruralpini, scrive al ministro Alfano per chiedere che lo spray utilizzato in America per difendersi dalle aggressioni degli orsi non sia considerato come un'arma e posto in libera vendita. leggitutto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(23.06.15)  Parla Marco Zadra aggredito da un orso a pochi km da Trento il 29 maggio scorso ... e noi riportiamo integralmente le sue dichiarazioni rese a Laura Zanetti

 

... temevo che mi prendesse di

schiena, squarciandomela in due

 

 

Intervista di Laura Zanetti a Marco Zadra aggredito dall’orso in Val Manara, in comune di Zambana il 29 maggio 2015.  Raccolta a Lavis il 19 giugno

 

Zambana è un piccolo comune di 1700 abitanti sulla sponda destra della valle dell'Adige sito immediatamente a Nord di Trento. L'aggressione si è verificata a solo 700 m in linea d'aria dall'abitato di Zambana vecchia dove Zadra aveva lasciato la propria auto per effettuare l'escursione al termine della giornata di lavoro. Cosa che secondo la Provincia è ormai "imprudente" ammettendo implicitamente che Life Ursus ha rappresentato una limitazione della libertà della popolazione decisa da un pugno di "esperti" internazionali autoreferenziali. Viviamo in una democrazia o piuttosto in una postdemocrazia dove comandano i gruppi di potere e scienziati che al fuori del loro ristretto campo specialistico sono di abissale ignoranza (ma pretendono di decidere al posto delle comunità)? 

 

Il quadrato rosso rappresenta l'area ingrandita nell'immagine di dettaglio che segue



LZ: signor Zadra Lei è la prima persona, di quest’anno, a subire l’aggressione da parte di uno dei sempre più numerosi orsi presenti sul territorio trentino, dopo l’avvio del decennale progetto Life Ursus. Ci vuol raccontare nei dettagli cosa successe la sera del 29 maggio scorso ?

 

MZ: tendenzialmente sono uno sportivo. Finito il mio lavoro spesso vado a correre nei boschi che attorniano Trento. Quest’anno era la prima volta che andavo in val Manara, sopra Zambana. Parto quindi con la macchina attorno alle 19.30, lascio l’utilitaria a Zambana Vecchia e inizio a camminare per un sentiero piuttosto ripido. Nel ridiscendere, superato il Cason, una struttura usata dai Zambanoti per uso ricreativo, a solo un km dall’abitato e a circa 500 mt di alt, me lo sono trovato di fronte. Erano circa le 20 e 15: io scendevo di corsa, lui ansimando stava salendo. Un attimo e ci siamo trovati uno di fronte all’altro. La prima cosa è stato lo stupore, poi razionalizzando sono riuscito a diventare freddo come un ghiacciolo. Era una situazione di stallo. L’orso era piuttosto agitato, ma non è scappato; io ho iniziato ad indietreggiare piano piano, mentre l’animale, prendendo coraggio, è partito alla carica. Consideri che ha una testa grande quanto un televisore e due zampe enormi. Ho iniziato a correre, scivolando e cadendo sulla ghiaia, con lui dietro. In quel momento mi sono visto morto, preso alle giugulari e sbranato.

 

Il cerchio rosso rappresenta l'area dove è probabimente avvenuta l'aggressione

 

Nonostante il terrore, che ricordo come un sentimento lucidissimo, mi rialzo rivolto verso l’orso, ormai accanto a me: cerco di spaventarlo urlando, riparandomi il viso con le braccia. A questo punto, dopo avere ricevuto una zampata sull’ avambraccio destro, mi sono letteralmente buttato a capofitto nella scarpata procurandomi una semilussazione alla spalla sinistra, ematomi ed escoriazioni ovunque. Credo di essermi salvato perché mi sono sempre divertito a percorrere i “giaroni” [ghiaioni] a balzi. Nel frattempo l’orso mi ha inseguito per altri duecento metri grugnendo e ansimando giù per la scarpata. Sentivo proprio il suo fiato sul collo. Per frenare la discesa mi afferravo a tutto ciò che poteva salvarmi, esattamente come Tarzan. Il terrore non era finito perché temevo che mi prendesse di schiena, squarciandomela in due. Finito al limitare di una forra ho preso tutto il coraggio che avevo in corpo e ho dato contro all' orso, urlandogli tutta la mia contrarietà ad essere inseguito... ed ho pensato: "mia figlia non può perdere suo padre in questo modo assurdo,no,no di sicuro”. 

L’orso mi ha osservato, quasi fossi un matto, poi ha deviato continuando a non perdermi di vista. Mi sono comunque buttato nella forra, rischiando di ammazzarmi. Anche qui mi è andata di lusso. Intanto il sangue colava dalla ferita. Ho attraversato il torrentello superando la forra muschiosa e friabile, interponendo una valle fra me e l' orso, dirigendomi verso Zambana Vecchia. Avevo i polmoni in gola e l’adrenalina a litri. Arrivo alla confluenza della val Manara sopra la chiesa di Zambana Vecchia, con ancora la paura di rincontrarlo. Ho raccolto così due sassoni, facendo questo ultimo pezzo di bosco labirintico, guardingo ed utilizzando le ultime energie. Come sono arrivato sul prato della chiesa, ho realizzato che potevo considerarmi salvo e soprattutto miracolato.

 

LZ: è stato medicato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Trento? Che Lei sappia è stata effettuata la sieroprofilassi antitetano?

 

MZ : sì, è stata fatta iniezione antitetanica e la ferita è stata suturata con cinque punti interni e otto graffette metalliche esterne. Nei giorni successivi sono dovuto tornare al Pronto Soccorso perché la ferita si era infettata e suppurava. È stata così aperta e drenata, con un dolore che non le dico, e prescritto un ulteriore antibiotico.

 

 

LZ: i giornali parlavano di una visita dell’assessore all’Agricoltura nei giorni seguenti all’aggressione:

 

MZ: sì l’assessore Dalla Piccola è venuto a casa mia insieme al sig. Antolini ed a Groff. Sembrava realmente turbato, dispiaciuto, quasi affranto, nascondendosi il volto tra le mani nel sentire il mio racconto così emotivo, a dieci ore o poco più dall' aggressione. Io ho richiesto, se possibile, l'anonimato per non subire l'inevitabile e schizofrenico attacco mediatico, memore del caso Maturi (che dopo aver combattuto corpo a corpo con un' orsa si è dovuto pure difendere da accuse infamanti da parte degli uomini…robe da pazzi). L' assessore si è pure complimentato con me e la mia famiglia per la cortesia e la disponibilità a confrontarsi serenamente, “ non come nell' altro caso, nel quale due ore dopo l' attacco si era già predisposta una conferenza stampa con la Lega.” Dovrei andare a rivedermi la cronologia dei fatti, ma dubito che il Maturi due ore dopo l' aggressione pensasse a tessere rapporti elettorali. Sicuramente, dopo aver ringraziato tutto e tutti di essere ancora vivo, avrà avuto una gran rabbia per aver rischiato di perdere la vita per colpa di un progetto del tutto assurdo e anacronistico, lontano da ogni logica degna di tale nome, imposto da chissà chi e avallato da chissà chi altri! E si è affidato a chi cavalca le emozioni della gente come cavallo di battaglia. La cosa triste e al tempo stesso banale, è che tutto, anche la questione orso e l' incolumità e libertà della gente, sembra ridursi ad una questione meramente politica.

 

L'assessore Dallapiccola mostra i cartelli con i teneri orsacchiotti e regole di comportamento nel caso di incontro con l0orso che valgono solo per i "falsi attacchi". Il tutto pur di non ammettere di avere mentito per anni sulla pericolosità reale degli orsi e per non danneggiare il turismo e rinfocolare il risentimento dei trentini contro Life Ursus si espongono gli escursionisti a maggiori rischi rispetto ad una franca ammissione di pericolo e all'adozione di misure più efficaci (come la dotazione dello spray al peperoncino anti orso)

 

 

LZ: la provincia aveva emesso un comunicato stampa che ha scatenato un’aggressione verbale mediatica nei suoi confronti:

 

MZ: io avevo semplicemente richiesto l'anonimato e sul comunicato della provincia effettivamente non compare il mio nome. Per quanto riguarda poi le mie generalità non so dirle chi le abbia inoltrate alla stampa. Non che temessi particolarmente l'imbecillità della gente e i loro commenti, che sia chiaro, ma un po' di privacy, tanto declamata e mai rispettata in questo paese, me l’aspettavo in un momento così drammatico, per me e per la mia famiglia. Penso ci sia stata pure qualche minaccia di morte sul web, oltre agli insulti ai genitori. Si, è stato colpa anche di quel comunicato stampa della provincia (nr. 1290 del 30/05) non veritiero, pieno di omissioni, allusioni velate e imprecisioni volute, a scatenare la solita aggressività mediatica. E qui ci vorrebbe un trattato di antroposociologia per capire questi fenomeni di aggressione da parte dei social ad una preda prescelta. E se qualcuno mi potesse spiegare come sia possibile che ciò accada impunemente, gliene sarei grato.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

  •  

               commenti, informazioni? segnalazioni? scrivi

    pagine visitate dal 21.11.08

    counter customizable
    View My Stats

     Creazione/Webmaster Michele Corti