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(01.09.14)  L'assessore leghista si schiera con gli animalisti e proclama "paradiso per orsi" in Lombardia

Dopo la svolta animalista di Berlusconi la Lega salviniana mette in soffitta i temi "autonomisti" e cavalca l'animalismo. Zaia e la Terzi hanno fatto a gara nelle ultime settimane nel compiacere gli animalisti e per mettere in difficoltà la provincia di Trento di centro-sinistra. Grandi manovre ma poi da Sondrio e da Vicenza esponenti istituzionali della destra attaccano Trento sugli orsi, ma per motivi opposti. Intanto in Trentino è guerra sotterranea nella maggioranza tra PD e centristi. Sempre sull'orso . leggi tutto

 

(28.08.14) Animalisti decisi a marciare su Pinzolo sabato senza autorizzazione.

(nella foto Pinzolo) C'è di che riflettere per i guru del marketing territoriale Trentino  che hanno voluto il progetto Life Ursus, sintesi di integralismo 'conservazionista' e di affarismo. Ora l'estate turistica trentina rimbalza sui media con l'immagine di manifestazioni, schieramento di polizia antisommossa tensioni, denunce. Non basta la crescente paura e disaffezione dei turisti che temnono l'orso. Ora si aggiunge il timore di manifestazioni violente nel Trentino felix turistico delle famiglie.  leggi tutto

 

(26.08.14)  Il movimento dei genitori prende posizione contro la mancata cattura di Daniza

Alla provincia di Trento si credono furbi. Dicono che cattureranno l'orsa responsabile di un'aggressione ad un uomo a Pinzolo ma non lo fanno per calcoli politici (del PD). A Trento hanno giocato da apprendisti stregoni con gli orsi. Ora sono sotto pressione da parte di soggetti economici, animalisti, politica di opposizione, Roma, valligiani e non sanno che fare mentre i più scaltri politici di scuola DC/PCI cercano di trarne profitto. Quanto mai opportuno il monito del Movimento genitori che denuncia la gravità della mancata cattura dell'orsa leggi tutto

 

(23.08.14)La Provincia di Trento non sa più che pesci pigliare. Gli orsi sono patata bollente politica

Ugo Rossi, presidente del Trentino si copre di ridicolo. Con i suoi autogol dimostra come la premiata fabbrica degli orsi (Life Ursus) sia fuori controllo. Prima dice di voler limitare gli orsi con catture e abbattimenti, poi - inginocchiandosi agli animalisti - supplica le altre regioni, e 'oltralpe' di subirsi un 'contingentamento' di plantigradi da esportazione. I montanari delle regioni limitrofe diranno: "Dividi l'autonomia e poi forse dividiamo gli orsi" e "Prima sistemali nel Trentino orientale dove non ci sono o quasi, poi parliamo di deportazioni in altre regioni". "Contingenti orsi". Come fossero rifiuti speciali leggi tutto

 

(18.04.14) Life Ursus di fronte alla realtà

Robi Ronza commenta l'aggressione subita da un uomo in Trentino che ha 'osato' andare a cercare funghi in un bosco disturbando il sacro territorio dei sacri orsi.  La provincia di Trento non ne uscirà facilmente da un ginepraio dove a metterla in croce ci sono anche (oltre ad animalisti e valligiani furenti) anche il Ministero, la regione Veneto (Zaia pro-orsi, l'assessore al'agricoltura contro) . Intanto a ferragosto in tutta Italia si sa che ad andar a funghi in Trentino si rischia la vita. Ottima promozione per le famiglie. Grazie Life Ursus da parte degli albergatori (che potevano anche loro pensarci prima che la 'promozione' a suon di orsi era un boomerang). 

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(11.08.13) "Autorità italiane inginocchiate all'animalismo"

Il governo del Canton Grigioni comunicava il 6 agosto di aver intrapreso passi ufficiali nei confronti di Berna per sollecitare l'Italia ad abbattere gli orsi trentini problematici ed evitarne l'arrivo in Svizzera. Ora l'Ufficio federale per l'ambiente da ragione a Coira e annuncia un prossimo passo dell'ambasciatore svizzero contro il Ministero dell'ambiente romano

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(27.07.13)Dalle parole ai fatti : Comitato antiorso

Quest' anno le azioni del Comitato antiorso (diventato anche "e Granbdi Predatori") del Trentino si sono fatte più incisive. La campagna di raccolta firme "per liberare il Trentino dagli orsi" prevede banchetti informativi sui mercati dei paesi rivolti anche ai turisti. Sino all'anno scorso vi era il timore di perdere il consenso degli albergatori. Ora si teme anche per il turismo. leggi tutto

 

(03.07.13) Liberalizzare lo spray anti orso.

L'avvocato Mario Giuliano di Trento, citando la casistica di incidenti mortali pubblicata da Ruralpini, scrive al ministro Alfano per chiedere che lo spray utilizzato in America per difendersi dalle aggressioni degli orsi non sia considerato come un'arma e posto in libera vendita.leggi tutto

 

(22.02.13)Si scatenano le reazioni per l'orso M13.

Al di là dello spreco di demagogia l'occasione porta alla luce come i pretesi amici degli orsi non abbiano affatto agito in modo oculato per favorire una presenza "sostenibile" del plantigrado. Le menzogne raccontate per "far accettare" l'orso e la protezione  dei soggetti pericolosi sono diventati dei boomerang. leggi tutto

 

(17.02.13) Cosa aspettano ad abbattere l'orso pericoloso?

Ieri l'orso M13, che si comporta come il padrone della val Poschiavo, ne ha fatte di cotte e di crude: due escursionisti seguiti, una ragazza in stato di shock ospedalizzata a Poschiavo, ancora "visite" alle aziende agricole. Le autorità stanno scherzando con il fuoco. Per paura delle reazioni degli animalisti non tutelano la sicurezza pubblica. E la stagione turistica? leggi tutto

 

(25.11.12) Successo dellaserata a Poschiavo (Grigioni) Venerdì sera all'ex cinema Rio di Poschiavo un folto pubblico ha seguito con attenzione e compostezza le testimonianze relative alla problematica della, convivenza imposta con i grandi predatori. Non vi sono state polemiche e contestazioni. Colto in pieno l'obiettivo del comitato spontaneo che promuove una informazione oggettiva sul problema.

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(23.11.12) A Poschiavochi intorbida le acque sono gli animal-ambientalisti In una lettera di ieri al Consigliere di stato Cavigelli Silva Samadeni leader di Pro Natura  intorbida le acque proprio alla viglia dell'incontro di informazione sui grandi predatori. Evoca il fantasma di una iniziativa pilotata dall'Italia dalla Lega Nord. Niente di più falso. Ma intanto la preoccupazione dei Poschiavini per la presenza e i danni dell'orso viene attribuita a sobillazione politica, per lo più da partiti stranieri e di "estrema destra". Una maldestra operazione politica che si ritorcerà contro i suoi autori. leggi tutto

 

(07.09.12) Lezioni dalla Val Poschiavo (Canton Grigioni)

Il 23 si terrà a Poschiavo un grande incontro pubblico di informazione sul problema della reintroduzione dei grandi carnivori sulle Alpi. Ci saranno trentini e piemontesi a testimoniare della "convivenza" con questi animali superprotetti. Che l'iniziativa parta da una piccola valle è emblematico dell'importanza dei non distrutti valori di indipendenza, identità e coesione di una comunità alpina leggi tutto

 

(28.01.14) Anche sugli alpeggi lombardi non è possibile convivere con i Grandi Predatori

Riportiamo la testimonianza di un titolare di un alpeggio che, nell'ambito del dibattito sul tema GP interno all'Associazione amici degli alpeggi e della montagna in tema di GP, ricorda ai soci (e a tutti) che da tre anni il suo alpeggio subisce gravi danni (per lo più non rimborsabili) a seguito degli attacchi dlel'orso  leggi tutto

 

(24.01.14) Altro che "reintroduzione spontanea". Alla frontiera polacco-tedesca i lupi entrano... in camion

Come pensano da tempo allevatori, pastori, cacciatori, c'è l'"aiuto" delle organizzazioni ambientaliste dietro l'espansione travolgente del lupo in tutta Europa. Nel numero in edicola di una importante rivista venatoria e cinofila germanica si riferisce di un colloquio con funzionari di polizia che parlano di un camion fermato con lupi e linci leggi tutto

 

(05.01.14) Il leader no global con i pastori sui lupi

José Bové, conferma in una "scandalosa" intervista al quotidiano vallesano "le Nouvelliste" del 31 dicembre la sua ricetta sui lupi "ridurre fortemente il numero con il fucile". Le sue parole cadono in un momento di grande tensione in Svizzera e in Italia. Ormai il discrimine tra ambientalismo di comodo che sfrutta una fasulla "natura selvaggia" e l'ecologismo sociale e contadino è chiaro. Va chiarito invece che la politica italiana "pro lupi" è ipocrita e cinica e nuoce al lupo come specie e come individui  leggi tutto

 

(31.12.13) le fabbriche dei lupi

Il Corpo Forestale dello Stato ha eseguito una vasta operazione contro le "fabbriche dei lupi" (allevatori del cane "quasi lupo" CLC che volevano ibridi ancora più lupeschi). Ma siamo sicuri che tra Centri lupo del CFS, Centri recupero, Zoo, Centri faunistici vari non ci sia in essere una "fabbrica del lupo" finalizzata a favorire l'espansione della specie? E chi ha messo in circolazione i lupi canadesi. Vediamo di penetrare un po' nell'ambigua vicenda leggi tutto

 

(09.09.13) Lasciateci almeno delle riserve indiane

Piuttosto che essere del tutto scacciati dalla wilderness lasciateci delle ZPS umane.  A lanciare la provocazione è l'associazione Alte Terre. Un'associazione di resistenza sociale montanara delle valli di Cuneo.  "Siamo noi montanari in via di estinzione , creiamo delle riserve indiane senza orsi e lupi per difendere la biodiversità culturale umana che rischia di sparire".  leggi tutto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(02.09.14) Laura Zanetti, rappresentate trentina e 'inviata speciale' di Ruralpini, sabato scorso ha raccolto dal vivo - durante la manifestazione delle "giovenche di razza Rendena" - una serie di mini-interviste

 

Voci senza filtro da Pinzolo

Le opinioni di allevatori trentini e veneti

in merito ai grandi predatori

 

di Laura Zanetti

 

La sfilata delle giovenche di Razza Rendena il 30 agosto scorso è stata l'occasione per conoscere le opinioni di alcuni allevatori locali e veneti in merito alle complesse vicende causate dall'introduzione dei grandi predatori, come nel caso dell'orso in Trentino attraverso il progetto Life Ursus o del lupo nelle montagne della Lessinia veneta da dove ci è stato segnalato che in questi ultimi 15 giorni sono state sbranate 15 tra manze , manzette e vitelli nelle malghe di Bosacochiesanuova, Erbezzo e Ala di Trento.

Sono delle brevi interviste che rispecchiano un malessere sempre più diffuso tra i piccoli e medi allevatori di montagna, ma anche tra i comuni cittadini che si vedono espropriati dei loro boschi, limitata la loro libertà, per la paura di improvvise aggressioni da parte dei plantigradi che dopo dieci anni dall'avvio del progetto si sono quintuplicati.

Iniziamo con il racconto di Cricini Maurizio di Gazzo Padovano a cui seguiranno in ordine quelli dei vari intervistati a Pinzolo tra allevatori e comuni residenti:

“Ho le vacche a Buso Fondo una malga di Gallio. Per me l'orso è un soggetto da eliminare. Sia chiaro, la colpa non è dell'orso, ma di chi l'ha introdotto. Le faccio un esempio se vuole un po' banale: quando uno prende il vizio di rubare una gallina, difficilmente smette. E così è per l'orso per motivi di alimentazione. Il gusto del sangue ce l'ha in bocca e nessuno glielo toglie.

Prego solo il Signore che prima o poi non sbrani un uomo!”.

Scorazzini Modesto(anni 81) di Vigo Rendena:

“sull'orso siamo tutti contrari. Sono diventati troppi e sono pericolosi per chi va a funghi, per la donna che va sul suo maso. La soluzione è riportarli nei luoghi da dove sono venuti, altrimenti sarà la zootecnia a morire. La domanda che mi pongo è questa: dobbiamo essere noi a andar via dai nostri masi , sempre tenuti bene, o l'orso?”

Allevatore anonimo di Gazzo Padovano:

“Ho portato le mie vacche a malga Laste basse nel vicentino. Fortunatamente le mie sono salve, ma quest'anno ne ho viste ben 17 sbranate (esattamente 45 giorni fa) nella zona del Mandriolo quando ero andato a recuperare una mia vitella, fulminata da una saetta. Il malghese è un certo Spiler di Villa Verla ( Vi) che ha smalgato prima del tempo. Abbiamo tutti una gran paura.”

Terzi Nicola (anni 18) di Spiazzo Rendena:

“Sono salumiere. Sì, da quando c'è l'orso tutto qui è cambiato. Non ci sentiamo più liberi di andare in un bosco. L'ho visto e mi ha fatto paura”.

Sandri Dario di Bresimo:

“La situazione è quello che ho denunciato in passato. Anzi sta peggiorando perché i forestali hanno convinto gli allevatori a non denunciare alla stampa gli episodi di predazione. Questa stagione a Malga Larese nel comune di Bresimo abbiamo dovuto recuperare tutti i cavalli e riportarli in basso: erano spaventati dall'orso. In val di Rabbi hanno prodotto un video che documenta che ci sono state 15 pecore sbranate e 20 disperse. In val d'Ultimo a metà agosto si è dovuto smonticare tutte le pecore perchè attaccate dai lupi”.

Ferrari Giovanni (anni 74) malghese a Malga Valcrestia- Val Rendena:

“Ho paura solo alla sera quando son in giro con le bestie per radunarle per la mungitura”.

Allevatore anonimo di Pinzolo:

“L'orso è sempre qui che gira anche di notte. Fino a 10 anni fa pecore e capre erano animali liberi, ora è impossibile. Poi è arrivato anche il lupo che ha sbranato 5 capre a malga Zeledria, vicino a campo Carlo Magno. La categoria dei contadini, vorrei precisarlo da sempre ama gli animali. Tutti gli animali. E considerano l'orso un'altra vittima di questo assurdo progetto”.

Albergatore anonimo di Campiglio:

“ Sono sempre più convinto che servono dei recinti di almeno 100 ettari dove i plantigradi possano essere sfamati con gli avanzi dei macelli e qualche quintale di mele di seconda.”

Letizia ( anni 10) di Strembo:

“Io ho paura perchè sono una scout e se incontriamo un orso quassù siamo quaranta bambini con soli quattro adulti che ci sorvegliano”.

Comandante della Forestale ( non ha fornito le sue generalità):

“Ci stanno! Sono belli!”

Nella Pio (anni 71) di Carisolo:

“Peter Krock, si diceva fosse una spia russa, portò qui due cuccioli a Carisolo. Lo ricordo.

Ora sono davvero troppi. Daniza ora è a Bocenago con i suoi piccoli. L'ho saputo da un forestale. Ha sbranato in questi giorni altre due bestie. Finché non ci scappa il morto!

Quando un animale diventa pericoloso bisogna fare selezione come si fa con tutti gli animali selvatici”.

Luigino Collini anziano di Sant'Antonio di Mavignola:

“Abbiamo tante storie sull'orso qui nei tempo passati. Si dovrebbero raccoglierle così la gente capirebbe perché ad un certo punto sono stati eliminati. Magari quest'inverno mi metto a scriverle e poi gliele mando”.

Gloria Paoli ( anni 55) di Pinzolo:

“Sono tra le fondatrici del Comitato antiorso. Ad un certo punto ho dovuto togliermi ufficialmente perché quando mio figlio Enrico Leonardi ha iniziato le pratiche per chiedere i finanziamenti per mettere su una stalla con 130 capi di capre mi è arrivato questo SMS anonimo che ancora conservo e le faccio leggere: Ma non ti vergogni, dopo le firme contro l'orso! Mandi tuo figlio per i contributi in provincia dall'Assessore alle Foreste che è anche l'Assessore all'Agricoltura?”

Elena Fastini ( anni 54) di Pinzolo:

“Sono anch'io una fondatrice del Comitato antiorso. Sia chiaro: non non ce l'abbiamo con l'orso ma con il progetto Life Ursus. Che non ha più senso. Non ne possiamo più.

E pure l'orso è penalizzato. Noi abbiamo rispetto di tutti gli animali. La soluzione è una sola: riportarli nei luoghi da dove sono venuti e dimezzarli da subito.

E' una situazione davvero schizofrenica: i politici ci chiudono gli utilissimi ospedali di provincia e sperperano montagne di soldi per una progetto che era fallimentare sin dall'inizio.”

Cassiera del Tendone ( anonima):

“ cosa penso dell'orso? Che i boschi sono nostri!”


 

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