Pastori solidali
Michele Corti, 28 marzo, 2023
(28/3/2023) - Per la seconda volta, la prima è stata la raccolta fondi per dotare Cristina Fraquelli di cani adatti per difendere le sue capre (
vai a vedere), Ruralpini lancia una colletta di solidarietà per i pastori e i piccoli allevatori ovicaprini estensivi. Messi in ginocchio dai lupi e con la prospettiva di una forte penalizzazione da parte della nuova PAC, molti di loro soffrono anche per la "mafia dei pascoli" e per l'insensibilità delle istituzioni verso di loro. Ci sono poi situazioni limite di difficoltà dove è necessario attivare un "soccorso pastorale" o, meglio, una fraternità pastorale. Una di queste è quella di Massimo Verbitz che ha scoperchiato la pentola della "mafia dei pascoli" in Trentino ma si dibatte attualmente in una situazione difficile non avendo avuto nessun reddito da parecchi mesi mesi. Ha bisogno di liquidità per restituire i prestiti che gli hanno concesso di rinnovare l'assicurazione dell'auto e la patente. Grazie alla mobilità recuperata ha potuto combinare una promettente collaborazione in val di Non per la prossima stagione di malga. Un aiuto in questo momento gli è prezioso. Sull'uso dei fondi (si chiede solo 1000 euro) si renderà conto qui sul sito.
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Pastori solidali
Michele Corti, 26 marzo, 2023

(19/3/2023) - Grazie a soggetti forniti a prezzo politico, alcuni cani pastore di origine calabrese, provenienti dal nucleo di Cristina Fraquelli, stabilito grazie alla raccolta fondi di Ruralpini (vai a vedere) e dal pastore Massimo Verbitz, sono stati trasferiti in alta Valtellina a Roberto Compagnoni di Valdisotto e in provincia di Varese a Gianni Beltrami. Tutti e quattro (fornitori e riceventi) sono allevatori di capre. Sia Compagnoni che Beltrami dispongono ora di una coppia e le prossime cucciolate saranno a disposizione , sempre a condizioni eque, a pastori che ne avessero bisogno sotto l'incalzare della crescente pressione predatoria. A questo punto, però, l'attività di questo "circolo di pastori solidali" è supportata da un'entità creata all'interno dell'Associazione Pastoralismo Alpino che ha preso il nome di Commissione cinofilia (pastorale) ed è composta da veterinari, pastori professionisti e pastori che allevano (non in forma commerciale) cani. Questa commissione si prefigge di interloquire con le istituzioni per sollecitare adeguamenti normativi e sostegni per gli allevatori/pastori che necessitano di proteggere le loro greggi/mandrie.
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Pascoli d'oro
Michele Corti, 19 marzo, 2023

(19/3/2023) - In val Rendena e valli del Chiese, il tema della speculazione sulle malghe è sempre caldo.
L'accaparramento di parecchie malghe da parte di pochi soggetti era arrivato al punto che tre soggetti,
variamente combinati in srl, erano diventati intestatari di 17 malghe (11 delle quali in capo a uno solo)
con gli affitti da parte di comuni e Asuc che sono schizzati in alto. Dopo ripetuti episodi
di animali "usa e getta", morti di stenti sui pascoli e dopo l'infuriare delle polemiche
con l'annullamento della tradizionale "Festa delle giovenche di razza rendena" nel 2021 e il successivo
inconcludente convegno di autoassoluzione di amministratori e politici , i comandanti
della Forestale erano stati sottoposti a un "valzer" di trasferimenti comandi di stazione.
Ora si assiste a una pioggia di rescissioni dei contratti (quasi sempre da parte degli accaparratori).
E' solo il previsto calo dei titoli e la diversa ripartizione del volume di contributi della Pac a giustificare
questa "fuga" o c'è dell'altro?
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Lupo
Michele Corti, 16 marzo, 2023

(16/3/2023) - Sull'emergenza
lupo le istituzioni, non stanno facendo nulla. Non vogliono
muoversi. La lobby del lupo è una piovra che si è infiltrata in tutti
gli apparati dello stato e dei media e riesce a paralizzare qualsiasi
iniziativa. Prefetti e regioni
sono uniti nell'inerzia, nel rimpallarsi le responsabilità, nel far
credere che il lupo sia intoccabile. Ovviamente
non è così ma gli organi dello stato non si preoccupano di mentire
spudoratamente. Di fronte a questa vergognosa situazione solo
l'iniziativa dei cittadini (politica, legale) può smuovere le acque
putride. Il Comitato "Emergenza lupo-Arezzo", costituitosi alla fine di gennaio, ha conseguito un grande successo nella raccolta delle firme per la petizione rivolta all'on. Francesco Lollobrigida, Ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ed all'on. Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, che hanno le competenze relative alla gestione della popolazione della specie Canis lupus nel territorio nazionale. In un solo mese raccolte 3.700 firme, una cifra importante. Il successo dell'iniziativa aretina deve spingere i gruppi e le associazioni che operano in altre provincie e in altre regioni a intraprendere iniziative analoghe.
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Orsi trentini
Michele Corti, 11 marzo, 2023

(11/3/2023) - Non ci sono fotografie di Alessandro Cicolini, trentottenne di Pracorno di Rabbi (Tn) che,
alle 8 di domenica 5 marzo, attaccato da un orso (poi individuato in MJ5) mentre camminava con il suo pastore
tedesco su un sentiero a 1800, in una zona di malghe molto frequentate dai turisti. L'uomo non è un "escursionista" ,
come hanno riferito i media, ma è fratello del sindaco del paese, residente in una delle frazioni del comune di valle.
Cicolini non è neppure uno sprovveduto che (come sempre dicono gli animal-ambientalisti per accusare l'uomo e assolvere
le loro bestie pericolose), non si è comportato "scorrettamente" e non è colpa del cane se l'orso ha attaccato. Era su
un sentiero, l'orso l'ha visto ed ha caricato. La soluzione logica è togliere gli orsi pericolosi ma i fanatici
esigono che gli orsi siano intoccabili anche se attaccano le persone. La montagna deve diventare off limits per non
disturbarli. Come abbiamo sempre detto orsi e lupi sono il grimaldello per espropriare le popolazioni dei loro territori.
Molte responsabilità della cattiva gestione degli orsi sono, però, anche delle autorità. Nell'articolo documentiamo come
a 5 km in linea d'aria dal luogo della reecente aggressione, un orso fosse stabilmente presente la scorsa estate per
banchettare con i resti di animali che la speculazione sui pascoli abbandona a sé stessi in condizioni inacettabili,
esposti a incidenti e predazioni. Tutti sanno, nessuno interviene
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Lupo
Michele Corti,5 marzo, 2023

(05/03/2023) Chi come ruralpini denuncia da 14 anni
la gravità del pericolo lupo ha la magra consolazione di poter dire:
"l'avevo detto". Oggi si è finalmente formato un movimento sociale che
contesta la politica del mantenimento della protezione del lupo anche a
fronte di una presenza ubiquitaria, spavalda, aggressiva. Un
mantenimento chiaramente politico-ideologico, sostenuto dal potente
partito del lupo. Le cronache del febbraio 2023 sono ricche di notizie
che solo pochi anni fa sarebbero stte ritenute impossibili. Ormai
l'apparizione del lupo fa notizia se interessa solo città e centri
maggiori, se entra nei cortili e nei giardini, se preda animali
d'affezione o non usuali vittime. Le stragi di pecore non fanno più
notizia. Ci si preoccupa, invece, dei lupi salvati, di cui si tenta il
recupero nonostante fratture multiple, rogna, gravi ferite. Un
animalismo di stato che spreca risorse per animali che dovrebbero
essere "selvatici", esposti alla "legge della natura" e invece sono
catturati, ospedalizzati, operti riabilitati, rilasciati. Salvo poi
"non farcela" (due casi solo nel febbraio 2023). Per i lupi morti in
circostanze men che chiare, ma anche per quelli stirati sulle strade si
praticano autopsie e si eseguono indagini. Non sono solo i fanatici
animalisti affetti da sindrome lupomane ma le istituzioni. Intanto
nessuno si muove per stabilire regole per allontanare i lupi dai centri
abitati e dalle città. Per i lupisti sono benvenuti e un fatto da
salutare con giubilo. Ma dovrebbero dirlo a chi si è visto sparire
cani, gatti, galline, oche..
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Lupo
Michele Corti, 30 gennaio, 2023
(24/12/2022) Siamo
finalmente di fronte all'inizio di una reazione organizzata dei pastori
e degli allevatori sul tema dell'impatto sempre più grave del lupo. Il
29 Novembre 2022, a Saint-Jean-de-Bournai, in Francia, ha avuto luogo
un meeting internazionale con rappresentanze di allevatori provenienti
da 11 nazioni europee (inclusa l’Italia) per richiedere all’Unione
Europea e ai paesi della Convenzione di Berna il declassamento del
livello di protezione della specie lupo. Sappiamo che poi il parlamento
europeo ha poi deluso le aspettative con una risoluzione ambigua e
inconcludente che evita di impegnare la commissione sul punto cruciale. Il 19
gennaio una delegazione di pastori e allevatori di nove
regioni , accompagnata dall'eurodeputato Fiocchi, ha invece incontrato
il ministro dell'agricoltura Lollobrigida, al quale -
consapevole della gravità del problema - sono stati esposti i diversi
aspetti che assume il problema.
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