Ruralpini       Commenti/Val Grana - Val Gerola

 

 

 

Scorri i principali temi di Ruralpini e accedi agli indici degli articoli

 

Articoli correlati

(06.02.12) Bitto storico News n. 4 (gen-feb)

In questo numero: la CNN racconta sul suo sito "globale" che il formaggio più caro al mondo si vende in Cina ed è... Bitto storico del 1997. Acquistato dalla Profood di Hong Kong sta per essere distribuito a varie rivendite dell'immenso paese. Il Bitto storico ha sempre più amici: la visita di Paolo Massobrio al Centro del Bitto storico il 4 febbraio . leggi tutto

 

(24.12.11) Bitto storico news n.3 (dicembre 2011)

Il Bitto storico fa sempre parlare di sé con notizie frizzanti. Anche a Natale. Dopotutto non nasce sotto una capanna (il calécc' pronuncia come it. "leccio")? Non porta speranza agli artigiani del cibo buono pulito e giusto? Non è stato oggetto delle macchinazioni dei suoi "Erode" leggi tutto

 

(28.11.11) Bitto storico news n. 2

Assemblea straordinaria Valli del Bitto trading spa ieri al Centro del Bitto storico di Gerola. Nel Santuario alcune forme si preparano a partire per Hong Kong e Parigi (dove una forma del 2004 parteciperà ad un asta allacasa Arcurial sugli Champes Elysees con Alain Ducasse)

leggi tutto

 

(22.10.11) Morbegno (So). Mostra del Bitto al capolinea.

Ormai sparare sulla Mostra del Bitto è come farlo sulla Croce Rossa. Fino a ieri un coro unanime ne decretava (pubblicamente) il successo; da lunedì le critiche fioccano. Ciò che è stupefacente è che a liquidare la Mostra e a voler cambiare pagina è lo stesso Patrizio del Nero che in qualità di direttore del Distretto agroalimentare ha gestito per tre anni l'evento. Intanto si parla di trasferimento della Mostra e Morbegno rischia di pagare caro il tradimento del Bitto storico. Il Polo sul cui altare il Bitto storico è stato sacrificato ha già portato molto male, con la crisi della storica Mostra e con la tangentopoli morbegnese. leggi tutto

 

(17.10.11) Bitto storico a New York nel decennale dell'11 settembre

Il 24 ottobre presso Eataly di New York si svolgerà una singolare cerimonia. Nel giorno del Food day  voluto da Obama per promuovere una alimentazione sostenibile Giovanni Guffanti aprirà una forma di Bitto storico prodotta l'11 settembre 2011. Un evento nell'evento. leggi tutto

 

(12.10.11) Ornica - Passo di Salmurano - Gerola (Orobie)

Giornata memorabile ieri sulle Orobie. Una spedizione di sherpa-ristoratori bergamaschi proveniente da Ornica ha valicato il crinale portando Agrì e Formai de Mut e tornando carica di Bitto storico nelle gerle. Nella foto (di Matteo Zanga) l'arrivo al Passo di Salmurano accolta da Paolo Ciapparelli, il guerriero del Bitto, e da una troupe del TGR  leggi tutto

 

(21.09.11)Bitto news (un bollettino di attualità su Bitto storico)

A Cheese il Bitto storico è stato consacrato il formaggio più prezioso al mondo. Ma invece di assaporare il trionfo annuncia subito nuovi progetti e iniziative. A Branzi (24 settembre) e a Sondrio (30 ottobre) i prossimi importanti  appuntamenti ma ci sono anche altre grosse novità e un ambizioso progetto sui super Cru anticipato a Cheese e in fase di definizione

. leggi tutto

 

(20.09.11)  Apoteosi per il Bitto storico a chiusura di Cheese

Incredibile successo dell'asta dei bitti stravecchi (1990, 1997, 1996). Tre forme incassano  all'asta seimila euro devoluti per la campagna 'mille orti in Africa'. Mai un formaggio è stato battuto a questi prezzi. E c'è stato anche un colpo di scena che ha consentito ad alla formadi quindici anni di 'tornare a casa' in Valtellina. Per diventare maggiorenne. leggi tutto

 

(19.09.11) Cheese2011 Bitto storico protagonista con i formaggi orobici

Il Bitto storico e l'alleanza dei formaggi orobici (insieme ai non molti presidi lombardi) tengono alta l'immagine della Lombardia casearia. Un paradosso perché il Bitto storico in provincia di Sondrio e in Lombardia deve subire l'ostilità delle istituzioni. Fino a quando tanta miopia e subalternità alle lobby agroindustriali? leggi tutto

 

(29.08.11) Gerola (So). Il ritorno dei celti

I celti protagonisti a Gerola alta presso il Centro del Bitto storico- Presidio Slow Food di una interessante conferenza e di una dimostrazione rievocativa con la 'partecipazione' delle capre Orobiche. Si pensa già a replicare in forma più spettacolare e organizzata l'evento il prossimo anno. leggi tutto

 

(04.08.11) All'Alpe Cavisciöla, tra 'integralisti' del Bitto storico e mucche O.B.

Un alpeggio della val Brembana dove si arriva solo a piedi, dove il latte si lavora in baite 'storiche'. È gestito da una giovane coppia unita dalla passione per l'alpeggio, lei casara 'fliglia d'arte', lui giovane ed orgoglioso caricatore d'alpe che ha fatto la gavetta,  fermo come una roccia sulle sue convinzioni. Propugnatore di una perfezionata arte del pascolamento e del ritorno alla Bruna alpina (O.B.). In alpe ci sono anche dei cascin ("pastorelli") di 14 e 12 anni, l' per imparare. Sembra una storia abilmente costruita per mitizzare una realtà. Ma è vera. Un invito caloroso a  tutti a farsi una bella camminata e ad andare a conoscere Alfio e Sonia che vi accoglieranno come amici anche se non vi conoscono. vai a vedere

 

(04.07.11) Decolla l'azionariato popolare per il Bitto storico

Vi spiego perché e come diventare paladini del Bitto storico sottoscrivendo   azioni della società Valli del Bitto, una spa etica che rappresenta il braccio commerciale dei 'ribelli del Bitto'.  La politica è sorda a certi temi? Dimostriamo che la partecipazione attiva, consapevole, può cambiare le cose e che oggi ci sono altri strumenti (la democrazia del cibo e del coproduttore) per 'fare da noi' senza aspettare (che sia troppo tardi). Il Bitto storico ha superato indenne una serie di dure prove (l'ultima è raccontata nel post precedente).

Ora ha bisogno di consolidarsi e svilupparsi, acquistando più prodotto dai soci per poter selezionare il fior fiore destinato all'invecchiamento. Lo può fare con i capitali di tanti microazionisti. Perché è una causa etica. leggi tutto

 

(03.07.11) Se questo non è un ribaltone (ancora guerra del Bitto)

Il sindaco di Gerola alta  si era molto offeso per le accuse di aver venduto la causa dei 'ribelli del Bitto' per accordi sottobanco in Comunità Montana. Era successo a settembre in occasione della Sagra del Bitto. Però i verbali del consiglio di amministrazione della Valli del Bitto spa (braccio commerciale dei ribelli) testimoniano il tentativo del sindaco Acquistapace di operare un vero e proprio 'colpo di stato'. Nel tentativo di riportare i ribelli all'ovile del Consorzio ufficiale Ctcb e di imporre a liberi cittadini, liberi casari, liberi alpeggiatori il diktat della cupola imprenditorial-istituzionale valtellinese leggi tutto

 

(17.06.11) Venezia. Il Bitto storico a Venezia in Campo San Bartolomeo

Nell'ambito delle manifestazioni per il 25° di Slow Food il Bitto storico sarà presente domani 18 giugno  in Campo San Bartolomeo (vicino a Rialto).  Il Presidio Slow Food del Bitto storico sarà all'interno della stand della Condotta Siver e sarà possibile conoscerlo attraverso le degustazioni. Un'occasione importante per tornare a far conoscere ai veneziani un formaggio ben conosciuto ai tempi della Repubblica  Veneta tramite gli scambi via Bergamo che portavano dalla città orobica lo zafferano (allora utilizzato per la produzione del Bitto ) fino agli alpeggi del Bitto mediante la comoda Via Priùla. Essa - realizzata per collegare Venezia al centro Europa -  saliva ai 2.000 m del Passo di S.Marco e serviva anche per portare a valle il Bitto sino a Bergamo e, di qui, a Venezia. leggi tutto

 

(08.06.11) Bitto: formaggio orobico

La sottolineatura dell'origine e identità orobica del Bitto non sono una provocazione. Il Bitto storico rilancia i legami con la Val Brembana e con la bergamasca  non solo e non tanto in polemica con una Valtellina che ha voluto inventare un 'nuovo Bitto', ma per fedeltà alla sua storia. In vista della prossima edizione di Cheese (Bra, 16-19 settembre), che celebrerà l'unione dei formaggi 'principi delle Orobie', pubblichiamo alcuni materiali che testimoniano la realtà secolare di un Bitto che ha per molto tempo gravitato sul versante bergamasco prima dell'affermazione del ruolo di Morbegno come 'capitale del Bitto'. Un ruolo che, tra una Dop che ha snaturato il Bitto, e un Mostra del Bitto fallimentare, non ha saputo conservare.  leggi tutto

 

(04.06.11) Il punto sul Bitto (aspettando Cheese)

Negli ultimi mesi la vicenda del Bitto è stata caratterizzata da ulteriori tentativi di affossare l'esperienza eroica dei 'ribelli del Bitto'. In vista di Cheese 2011 - che vedrà il Bitto storico orobico protagonista - riassumiamo i termini della resistenza dei produttori storici del Bitto. Può una Dop mettere fuorilegge la storia e la geografia? Può annullare i diritti collettivi nei confronti del patrimonio di una comunità?

leggi tutto

 

(30.05.11) Parte l'azionariato popolare a sostegno del Bitto storico

L'aumento di capitale verrà formalizzato a settembre ma già sin d'ora è possibile versare un anticipo per opzionare azioni della Società valli del Bitto, il braccio commerciale del Consorzio del Bitto storico. É possibile sottoscrivere anche una sola zione del valore di 150 €. Vi spiego perché farlo. Perché vale la pena fare un investimento etico in una causa cristallina in un prodotto che rappresenta un'economia morale, ecologica storico-identitaria. leggi tutto

 

(08.05.11) Il Bitto storico guarda avanti

L'assemblea della Valli del Bitto spa, braccio commerciale dei 'ribelli del Bitto' è stata contrassegnata dall'approvazione all'unanimità di un bilancio che segna il raggiungimento del pareggio, l'aumento del fatturato e che consente di pensare a nuovi 'sogni' per l'immediato futuro.

leggi tutto

 

(23.11.10) Bitto storico: un'accademia del gusto ma anche di politica contadina

Il  santuario del Bitto storico a Gerola Alta (SO) esprime in modo esemplare il 'principio contadino' e la 'resistenza' teorizzati da Jan Douwe Van der Ploeg. Il ruralista olandese vede nei contadini del III millennio la forza in grado di contrastare la globalizzazione dell'Impero (agroalimentare). Egli contrappone la visibilità di produttori- persone all'anonimato dei non-luoghi e dei produttori 'invisibili', la grande qualità contro la mediocrità. Rivaluta le  'umili' pratiche apparentemente 'arcaiche' ('retro-innovazioni') che mettono in crisi il sistema 'globale'. Nella storia della resistenza del Bitto storico c'è tutto questo. È un punto di riferimento europeo della 'resistenza contadina' al quale non bisogna far mancate lil sostegno. leggi tutto

 

(05.10.10) I gendarmi del Bitto non fermano l'Unione delleOrobie casearie

Il 25 settembre a Branzi in alta Val Brembana (BG) è stata sancita la nascita di un'inedita forma di valorizzazione delle produzioni casearie: l'Unione dei formaggi Orobici. Ora emerge un retroscena: ll Consorzio Casera e Bitto DOP due giorni prima inviava una lettera in cui si diffidava di commettere violazioni di lesa DOP e si annunciava che sarebbero stati inviati degli 'ispettori' a sorvegliare la Fiera. Cose fuori dal mondo. leggi tutto

 

(21.09.10) Gerola (SO). Il Bitto storico prepara la secessione dalla Valtellina

Ormai è sicuro, la 97a Mostra del Bitto (storico) si terrà a Branzi, in alta Valle Brembana (tèra de Berghem). Una decisione che era già nell'aria ma che è ora definitiva, dopo quanto avvenuto domenica  a Gerola alta in occasione della Sagra del Bitto. Alla vigilia della Sagra la stampa locale ha annunciato con grande enfasi la notizia di un 'accordo sul Bitto' promosso dai comuni di Gerola e di Albaredo (che fino a pochi mesi fa si lanciavano reciprocamente velenose accuse). I produttori non erano stati neppure interpellati e la loro reazione a queste manovre è stata netta: si sono rifiutati di ritirare i tradizionali premi per i casari. Sul palco c'erano politici e anmministatori e 2 casari 'traditori' di Albaredo. Una situazione imbarazzante perSertori, il presidente della provincia. 'Ci scusiamo con il presidente Sertori, non ce l'avevamo certamente con lui'. Questa la diichiarazione che ci ha rilasciato oggi Paolo Ciapparelli , presidente del Consorzio Bitto storico, che conferma che sabato a Branzi darà ufficcialmente l'annuncio del trasloco della Mostra del Bitto (storico) a Branzi.

leggi l'intervista a Paolo Ciapparelli

 

(16.03.10) Opportunismo in Valtellina

Ieri Roberto (Formigoni) era  in Valtellina dove, tra l'altro, ha incontrato i produttori agricoli e i rappresentanti dei Consorzi di tutela. Teleunica ha mandato più volte in onda un servizio sull'evento 'sovrapponendo' al tema delle  DOP locali le immagini dellacasera di Gerola alta, quella del Bitto storico 'ribelle', uscito per protesta dalla DOP. Ma come? Se il Bitto ribelle 'usurpa' la DOP, e lo bastonate con le sanzioni da decine di migliaia di euro, poi con che faccia tosta lo usate per promuovere il Bitto ufficiale? Abbiamo quindi scritto alla emittente per dire che ....  leggi tutto

 

(14.03.10) Il Bitto storico a 'Fa la cosa giusta' (Fiera Milano City-Porta Scarampo)

Il Bitto storico è a Milano a 'Fa la cosa giusta', la fiera del consumo solidale e sostenibile. Vi aspettiamo oggi e domani (domattina dibattito sul consumo etico del latte - vedi a fianco). Intanto ieri si è tenuto il confronto tra il Consorzio Dop e l'Associazione dei produttori storici moderato con competenza e equilibrio da Alberto Lupini direttore di Italia a Tavola e c'è stato un annuncio importante leggi tutto

 

(26.02.10) Dalla Val Grana alle Valli del Bitto: reti per la libertà alpina

Il numero di dicembre 2009 del periodico 'Coumboscuro' (della minoranza provenzale alpina in Italia) ha riportato diversi nostri interventi sulBitto storico sotto il titolo quanto mai significativo: 'Bitto, un formaggio di libertà per le Alpi'. Lingue ('minoritarie' o 'non riconosciute'), culture ed economie identitarie del cibo sono entrambe espressioni di una libertà da affermare e difendere. Segni della crescita di un movimento per la libertà alpina che intreccia le reti culturalpine con la rete ruralpina. leggi tutto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(28.07.12) Quello che succede a Gerola alta è emblematico. C'è il Centro del Bitto storico, il formaggio più prezioso al mondo. Ma l'amministrazione si guarda bene dal mettere un solo cartello che informi il turista

 

Quando la montagna

 

non valorizza sè stessa

 

di Michele Corti

 

Confrontare la Val Grana con la Val Gerola (Valle del Bitto di Gerola) è deprimente. In Val Grana il turista è bombardato da informazioni e sollecitazioni sul formaggio Castelmagno. A Gerola Alta il Bitto storico è "invisibile" (se non fosse che il Centro del Bitto storico è in centro al paese). Un esempio illuminante di come la montagna sappia farsi male da sola

 

Chi arriva a Gerola alta può pensare di aver sbagliato paese. Di essersi confuso, di aver sbagliato strada. Non è questo il "cuore" della terra del Bitto storico? Possibile che amministrazione e cittadini non vogliano comunicare, esibire questa loro gloria? Solo gli iniziati possono cogliere un riferimento al Bitto storico nel cartello di benvenuto. Sotto lo stemma del comune c'è il logo dell'Ecomuseo: un calecc stilizzato sullo sfondo delle montagne che chiudono la valle (il calecc è la capanna casearia in muretto a secco sormontato da una tenda dove tutt'oggi in diversi alpeggi del Bitto storico si lavora il latte). Ma il riferimento all'Ecomuseo mette ancor di più in evidenza l'ingratitudine di Gerola o quantomeno dell'amministrazione per il Bitto storico. Senza questa grande risorsa, senza la casera di stagionatura del Bitto storico ("il Santuario del Bitto") forse l'Ecomuseo non sarebbe stato riconosciuto considerata la "concorrenza" del comune limitrofo (Albaredo) forte di notevoli entrature politiche.  E cosa dire della "Sagra del Bitto" che potrebbe caratterizzarsi meglio e rilanciarsi con nuovi contenuti chiamandosi "Sagra del Bitto storico". Che senso ha parlare di Bitto generico a Gerola alta, cuore della civiltà del Bitto storico? È autolesionismo (a meno che sotto non ci siano considerazioni di opportunità politica che spingono all' "autotradimento").

A segnalare della produzione del Bitto "generico" (quello che si fa in tutta la provincia, anche senza latte di capra, con i mangimi e i fermenti selezionati) sono degli squallidi cartelloni stradali collocati nel fondovalle della bassa Valtellina e della Valchiavenna in mezzo ai campi di mais ceroso e alle stalle di Frisone. Anche il Bitto "generico" si fa comunque solo in alpeggio, in estate, e la collocazione di questi cartelli - che confondono le idee al turista-consumatore - la dice lunga della sensibilità dei "caporioni" dei grossi caseifici della provincia. Per loro il Bitto è solo un prodotto da giocare come richiamo strumentale per smerciare le altre produzioni di massa. La loro logica è aziendalista. Di valorizzare il territorio, il turismo sostenibile, non frega nulla. Del resto la politica locale (strettamente legata agli interessi economici forti) ha sposato l'idea di un agroalimentare industrializzato (carne di zebù congelata per la bresaola, grano duro canadese per i pizzoccheri, latte "di fuori" per i formaggi). La "tipicità valtellinese" usa l'immagine della montagna e i richiami folkloristici alla "tradizione" solo come specchietto per le allodole. Così va bene alla politica e ai circoli imprenditoriali. E così va bene alla Regione che - disinteressandosi della montagna -  burocraticamente certifica le scelte della nomenklatura locale.

Le contraddizioni e i conflitti ci sono anche in Val Grana ma....

Gli stessi conflitti li troviamo anche in Val Grana ma qui il Castelmagno ha comunque creato una filiera, un valore aggiunto territoriale. Anche in Val Grana la Dop sta stretta e si parla di Castelmagno "nostrale" (foto sotto) e dei "produttori storici" (viene così reclamizzato quello della stagionatura "La Poiana" di Pradleves.

Però non è solo la Coop ad aver avviato una produzione su larga scala. Vi sono anche altre aziende della filiera che sono venute da fuori (persino da Roma e da Milano) per investire nell' (ex) re dei formaggi che aveva raggiunto quotazioni notevoli (si pagava 60 mila lirette al kg) ed era diventato oggetto di falsificazioni. Così si è puntato alla quantità sino a cadere in grossi infortuni (sequesti di partite avariate) che hanno molto compromesso l'immagine. Chi insiste in questa politica è convinto che ci vorrà del tempo prima che all'estero si accorgano che al nome glorioso non corrisponde più una qualità all'altezza della reputazione.

Sono state costruite grosse stalle come quella della foto sotto condotta da un imprenditore zootecnico della pianura che ha sdoppiato l'attività. La stalla che vediamo è in comune di Monterosso Grana al limite del "confine" della Dop. Nonostante qui ci siano un po' di prati i foraggi non bastano di certo. la grande produzione di Castelmagno è possibile perché il disciplinare per "assicurare un legame con il territorio" (sic) impone di raggiungere il 10% (dieci per cento) di autosufficienza foraggera. La gente poi dice che ogni tanto si vedono cisterne di latte sospette ma queste sono le "voci" che si riscontrano anche in altre zonde di produzione di formaggi Dop.

Nonostante le evidenti ombre (che riguardano alimentazione e qualità del prodotto) la filiera "tira" e si autosostiene. In ogni trattoria e pizzeria ti offrono gli gnocchi al Castelmagno (le osterie più qualificate anche diversi altri piatti a base del formaggio-simbolo). Così non è possibile visitare la Val Grana senza aver mangiato gli gnocchi al Castelmagno. Persino i piccoli alberghi e le locande (foto sotto) sono "marchiate" Castelmagno. Ci vuole poco a capire che tutto ciò garantisce un ritorno reciproco, rafforza l'immagine del prodotto e dell'offerta turistica

A Gerola niente di tutto questo. Per trovare una "osteria del Bitto storico" bisogna recarsi all'Osteria del Crotto di Morbegno (la città a valle dove il torrente Bitto sfocia nell'Adda). Trattasi di una Osteria del circuito Slow Food e capofila del circuito Slow Cooking. Lavorare nella prospettiva della filiera implica un minimo d impegno, di collaborazione. Quando si è bloccati dalle piccole rivalità e gelosia che subentrano nelle piccole comunità in crisi demografica anche piccoli passi in direzione reciproca sono difficili. Tutti i locali, i rifugi, le trattorie della valle del Bitto dovrebbero offrire almeno un piatto con il Bitto storico e poterlo proporre in degustazione (con un minimo di stagionature in crescendo). In Val Grana lo fanno anche le pizzerie. Alla fine c'è un ritorno per tutti. C'è un plus di credibilità, di prestigio che circola tra tutti. Il prodotto offerto a ogni angolo è più credibile ma anche l'offerta turistica. la Val Gerola può diventare la meta di un pellegrinaggio mondiale del gusto. Bisogna fare tutti qualcosa, però.

Intanto pare opportuno segnalare quanto si fa in Val Grana. Forse può sembrare eccessivo ma bisogna mettersi dalla parte del turista. Abituato al bombardamento quotidiano di informazioni (comprese quelle commerciali) rischia di non notare per nulla anche cose importanti se non viene a contatto in modo ripetuto, coerente con un messaggio.

Al Bitto storico non ci vuole molto a dimostrare che il vero re è lui (basta guardare i prezzi) ma non è in gioco un titolo olimpico. Si chiamino pure "re" anche altri formaggi di eccellenza. Alla fine i prodotti storici sono molto diversi e una classifica non ha senso. A nessuno si nega l'orgoglio per le proprie tradizioni, anzi.

Mentre il Bitto "generico" (gestito da soggetti che non hanno interesse specifico e tantomeno passione) non ha neppure una "strada del Bitto" Il Bitto storico è andato oltre e ha creato i "percorsi dei principi delle Orobie", itinerari a piedi attraverso le Orobie (in provovincia di Lecco, Bergamo e Sondrio) che ricalcano le antiche direttrici commerciali del Bitto (verso Branzi ma anche Cusio, Ornica, Mezzoldo in Val Brembana, verso la Val Varrone e Varenna nel lecchese).

In Val Grana fanno molto per il Castelmagno. In Val Gerola dovrebbero prendere esempio. E non si tratta solo di iniziative costose. Spesso conta il fatto di "tenerci" e di far vedere che si tiene ad un prodotto locale.

 


 

Commenti

 

 

***

 

 

           commenti, informazioni? segnalazioni? scrivi

pagine visitate dal 21.11.08

Contatore sito counter customizable
View My Stats

 Creazione/Webmaster Michele Corti