Ruralpini   Pesticidi/Malles: democrazia ferita

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  RURALPINI CONTRO I

PESTICIDI

 

 

(10.01.15) C'è una Val di non NO pesticidi

Laura Zanetti ha intervistato Sergio De Romedis e Virgilio Rossi del Comitato per il diritto alla salute della Val di Non. Il comitato da anni porta avanti coraggiosamente una battaglia contro i rischi per la salute dei residenti dei trattamenti dei meleti. In un contesto dove la maggior parte delle famiglie della valle dipendono per il loro reddito dalla monocoltura della mela Melinda. Nonostante le denuncie subite e il muro di ostilità o di indifferenza delle istituzioni e della Chiesa il Comitato continua la sua campagna che sta diventando un punto di riferimento in Italia.leggi tutto

 

(04.01.15) Clorpirifos etile = nuovo DDT

Oggi nessuno osa sostenere che il DDT non abbia rappresentato una calamità ecologica eppure dopo la seconda guerra mondiale il DDT era considerato un prodotto sicuro da utilzzare per l'igiene personale e domestica. per l'igiene zootecnica, per l'agricoltura. Ci vollero decenni per capire che il DDT si stava accumulando anche nel grasso degli orsi polari e che le sue caratteristiche di persistenza, bio-accumulo, tossicità rappresentavano una pesante minaccia. Però l'esperienza del DDT non pare essere stata messa a frutto. leggi tutto

 

(19.12.14) I pesticidi sono una chiave di volta del sistema di potere mondiale

Sui pesticidi si gioca una partita che riguarda il potere mondiale,il controllo del cibo. Smontare il modello di agricoltura high input - low price - high pollution significa mettere in discussione i centri del potere globali. Solo la chiarezza delle poste in gioco e la radicalità di un movimento pacifico mondiale possono contrastare il controllo crescente da parte delle multinazionali della terra, del cibo, della vita. Non è facile lottare contro chi ha mezzi enormi per influenzare (leggi comprare) media, partiti, organizzazioni ambientaliste, università, organizzazioni economiche. leggi tutto

 

(27.09.14) Dalla val Venosta un messaggio di speranza (per un'agricoltura libera dai pesticidi)

Il risultato referendario di Malles che con ben il 76% degli aventi diritto al voto ha detto no ai pesticidi chimici in alta Val Venosta è per l’Europa tutta una grande lezione di civiltà arrivata da parte di un popolo che, tra non poche insidie, ha saputo autodeterminarsi a difesa della propria salute Laura Zanetti (Ruralpini) e Adriano Rizzoli (Ecce Terra) hanno intervistato Johannes Fragner-Unterpertinger, farmacista e portavoce del Comitato promotore per un Comune di Malles libero da pesticidi. Uno stimolo per iniziative in altri comuni e in altre regioni leggi tutto

 

(24.04.13) Basta Clorpirifos. Basta veleni

I bollettini emanati dagli enti pubblici consigliano di trattare meli (e non solo) con un insetticida che è classificato distruttore organico, persistente, liposolubile, pericolosissimo per le api. Questo veleno minaccia anche le colture non trattate e c'è rischio di assunzione da parte di residenti e di consumatori leggi tutto

 

(20.12.12) La mela dell'arroganza e dei 36 trattamenti chimici Per difesa di "lesa Melinda" il presidente del Trentino, Lorenzo Dellai, interviene in diretta a Porta a Pora l'11 dicembre leggi tutto

 

(02.04.12) Trentino Coldiretti: Tutto bene con i pesticidi, tranne gli "allarmisti"

Il Trentino - insieme a Bolzano - detiene il record del maggior uso di pesticidi per ettaro coltivato. In barba ad una immagine costruita a colpi di campagne milionarie. Ora, però, una parte dei residenti della Val di Non (dove si produce Melinda) e alcuni comuni, hanno intrapreso azioni per tutelare la salute. Azioni che, intensificandosi, rischiano di far arrivare fuori dal Trentino l'eco della questione e di compromettere l'immagine dorata di Trentino felix (e il business della monoMelindacoltura). Intanto Melinda corre ai ripari e annuncia che la quota bio salirà nei prossimi sei anni al... 1,5%. Scegliete se ridere o piangere

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(21.01.12) Storica sentenza del TAR di Trento sui pesticidi

Rigettato in gran parte il ricorso di alcuni grossi produttori di Melinda contro il regolamento comunale di Malosco. Esso poneva 'paletti' alla melicoltura intensiva e chimica sia sul piano della tutela della salute (distanze, divieto di prodotti pericolosi)che del paesaggio. Il Tribunale riconosce legittimo l'appello al principio di precauzione con riferimento al rischio cancerogenesi legato all'uso, anche a dosi bassissime, di alcuni pesticidi leggi tutto

 

(22.04.11) Val di Non (Tn). Scontro sempre più duro sui pesticidi

Ai consumatori di tutta Italia vengono propinati sempre più accattivanti spot in cui i bambini giocano nei meleti e tutti felici e contenti addentano Melinde senza lavarle. Dietro questa messa in scena però vi è ben altro. Il conflitto sui pesticidi e il diritto alla salute, all'esercizio di altre attività che non siano la monomelindacoltura, al paesaggio si sta facendo sempre più duro e arriva nei tribunali e negli organi politici (Comuntà di valle). Quello che è preoccupante è che contro i comuni che vogliono salvaguardarsi con appositi regolamenti e ordinanze si ricorre al TAR e si prepara un Regolamento di valle peggiorativo. Come al solito fuori dal Trentino felix non filtra nulla di nulla.

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(03.07.10) Pesticidi: I medici per l'ambiente intervengono sulChlorpyrifos etile (Trento) 

Con una lettera al Direttore della Fondazione Mach (ex Ist. agr. S.Michele) i medici per l'ambiente intervengono sull'indicazione - fornita dai tecnici dalla stessa fondazione - di usare il Chlorphrifos etile per il trattamento obbligatorio della psilla del melo. Tale pesticida - ad elevata tossicità acuta - è stato di recente inserito dall'Istituto Superiore di Sanità tra gli interferenti endocrini. Un fatto preoccupante se siconsidera che i trattamenti avvengono a 30 m dalle abitazioni e che in Val di Non (dove c'è la monocoltura della Melinda) le analisi fatte eseguire dal locale Comitato per la salute hanno evidenziato la presenza del pesticida nelle urine dei bambini. leggi tutto

 

 

(08.03.10)Le mele? Una monocoltura intensiva e ben poco sostenibile in Val d'Adige

Da Luigi Mariotti (WWF Bolzano) riceviamo e pubblichiamo un rapporto sull'impatto ambientale della coltivazione intensiva delle mele in provincia di Bolzano. Recentemente è stato creato un superconsorzio trentino-sudtirolese per 'sfondare' sul mercato globale (in Russia e oltreoceano). I marchi accattivanti di Marlene e Melinda sono promossi sfruttando l'immagine ben costruita di un territorio alpestre  'pulito' e 'naturale' (c'è anche l'Orso, cosa volete di più?). Ma dietro c'è l'uso di pesticidi per ettaro più alto d'Italia. E nelle mele si trovano quantità di residui più frequentemente che negli altri ortofrutticoli (Legambiente 'Pesticidi nel piatto') leggi tutto

 

(14.01.10) Val di Non (Tn). Rischio pesticidi sottovalutato dalle indagini dell'Azienda sanitaria provinciale

Il Comitato per la salute della Val di Non ha promosso un'indagine sulla presenza di pesticidi e loro metaboliti nell'urina di un campione di abitanti. Le analisi sono state eseguite in uno dei migliori laboratori (grazie all'autotassazione degli abitanti) e hanno evidenziato negli adulti livelli di clorpirifos-etil 4 volte più elevati (6 nei bambini)rispetto alle analisi 'ufficiali' dell'ASP. Oltre al principio attivo monitorato dall'ASP (l'unico!), l'indagine indipendente ne ha purtroppo rintracciati diversi altri nei campioni biologici. leggi tutto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(15.01.15) Cosa succede a Malles dove il consiglio comunale con un ribaltone messo in atto con astensioni e assenze strategiche ha bloccato (anche se solo temporaneamente) l'attuazione del referendum popolare che ha bandito i pesticidi dal comune dell'alta Val Venosta?

 

Tradita la democrazia

(per i pesticidi)

Succede a Malles

 

Intervista di Laura Zanetti

 

Intervista  a Johannes Fragner-Unterpertinger Portavoce del Movimento contro i Pesticidi sul territorio di Malles –Alta Val Venosta dopo il clamoroso pronunciamento del consiglio comunale di Malles che ha - per il momento - vanificato l'esito di un referendum NO PESTICIDI appoggiato dal 72% dei votanti e dallo stesso sindaco. Come dice Johannes, le lobby dell'agricoltura chimica hanno fatto male i calcoli e la clamorosa vicenda rischia di richiamare ancora più l'attenzione dell'opinione pubblica in Italia e in Europa sul nesso tra pesticidi e potere, sul rischio per la democrazia del potere globale delle sei sorelle della chimica e del peso delle lobby agrochimiche e agroindustriali a livello nazionale e locale. È palese che i consiglieri comunali di Malles, nel mettersi contro il popolo e tradire un referendum così sentito, hanno messo in conto il disprezzo che la popolazione gli riserverà e ben difficilmente alle prossime elezioni di maggio saranno rieletti. E allora perché lo hanno fatto? Evidentemente perché la lobby pro pesticidi ha offerto qualcosa di allettante in cambio del loro comportamento scandaloso.

Lotte per la salute e per la democrazia vanno di pari passo. Lo sapevamo. Ora ne siamo ancora più convinti.

LZ: le ultime notizie di stampa parlano del voto contrario da parte del Consiglio Comunale di Malles circa la validità dell’esito referendario contro i pesticidi espresso dalla popolazione nel settembre dello scorso anno. Un colpo di scena inaspettato a livello mediatico...

JFU: praticamente è successo questo: per rendere valida o meno una normativa serve la presenza alla prima lettura di 2/3 del Consiglio Comunale (14 voti). Alla seconda e terza votazione bastano 11 voti positivi. Quindi i 20 consiglieri che lo compongono si sono espressi  così: nove hanno votato si ( a nostro favore quindi), uno ha dato voto contrario, sei si sono astenuti, quattro non si sono presentati. È semplicemente scandaloso. Ho chiamato poi amici politici di vari partiti che in settimana presenteranno varie interrogazioni sulla vicenda in diversi ambiti politici locali, nazionali ed internazionali.

 LZ: oltrettutto nella commissione per stilare lo Statuto referendario c’è la firma di un noto giurista trentino:

JFU: si è il prof. Marino Marinelli,  giurista e docente all’Università di Trento,  che ha maturato una notevole esperienza nel campo del contenzioso anche transnazionale. Nel nostro caso aveva stilato una norma chiara e ineccepibile, prendendo spunti da diverse sentenze nazionali e internazionali, oltre che da quella di Malosco che si rifanno al principio secondo il quale sopra qualsiasi tipo di interesse economico sta il diritto alla salute.

LZ: come ha reagito la popolazione:

JFU: la gente qui è arrabbiatissima. Considera questa vicenda inquietante, un ”calcio alla democrazia”. Ma abbiamo avuto la solidarietà di molti media, della stampa, delle televisioni che sono tutti con noi. Poi se penso a quei ragazzi che la notte successiva al voto si sono dati appuntamento davanti alla piazza del Municipio e con grande fantasia politica hanno scritto sul selciato, uno ad uno, i numeri dei residenti del comune di Malles - Alta val Venosta che avevano detto no ai pesticidi: si inginocchiati a terra hanno scritto per ore ed ore, dall’1 al numero 2377, pur sapendo di rischiare una denuncia per imbrattamento di suolo pubblico. Infatti si è già messo in moto il procedimento (guarda il video)

Comunque una cosa è certa: tutto si riverberà contro di loro che non rispettano le regole democratiche. E’ che intanto c’è il rischio che ci facciano perdere un altro anno prezioso nel mettere in pratica ciò che è stato voluto dal popolo.

LZ: tra quattro mesi ci saranno nuove elezioni . Com’è lo scenario politico .

JFU: chiaramente la vicenda ha creato molto scontento tra gran parte della popolazione e so che tante persone vorrebbero creare una Lista Civica. Temo però che sarebbe una scelta contro-producente . Io insisterò invece perché vada sostenuto questo sindaco coraggioso, perché lo stesso si ripresenti con almeno 11 possibili eletti che siano dalla nostra parte.

LZ: certa stampa nazionale comunque confonde le idee quando parla  che l’invalidità del risultato referendario è da correlarsi con il fatto che la materia è solo di competenza europea.

JFU: Infatti ormai anno che passa escono delle sentenze giuridiche sia nazionali che internazionali, che antepongono il diritto alla salute alla libertà totale di fare un’agricoltura devastante sia per la salute che per l’ambiente. Comunque c’era in partenza di tutto il giudizio di una commissione giuridica indipendente che aveva ammesso il quesito referendario 

LZ: quali saranno le vostre prossime mosse?

JFU: ci troveremo come Comitato il 20  di gennaio alla presenza dei nostri avvocati. Poi vedremo che tipo di azioni , anche legali, intraprendere.

LZ: il 29 di gennaio Lei deve affrontare un processo che parte da una querela che sembra si basi sul nulla. E’ così?

JFU : Ma proprio così: In effetti i miei legali protestano vivamente perché non sanno nemmeno come difendermi perché mancano tutti i presupposti di una denuncia contro di me. Come libero cittadino e come portavoce di un comitato promotore ( con tante firme deposte in comune), avevo il diritto di chiedere alla commissione comunale di poter raccogliere le firme necessarie ad indire il referendum popolare. Questa commissione giuridica indipendente ha ammesso poi il quesito. Punto. La citazione in tribunale, fatta ancora PRIMA che fosse effettuato il referendum popolare, PRIMA che il Comune di Malles avesse fatto alcunché, è una chiara minaccia politica e un altrettanto chiaro tentativo di intimidazione. Però il motto della mia famiglia è:  Honora Deum- Neminem time!- Onora Dio e non temere nessuno! Per cui lotterò in pace fino al buon esito per la SALUTE di tutti e per una nuova forma di AGRICOLTURA che rispetti la salute dell’uomo e dell’ambiente.

Come hanno votato i consiglieri comunali?

Bisogna sempre fare NOMI e COGNOMI

Johann Ziernheld – ASTENSIONE

Sibille Tschenett - ASTENSIONE

Josef Stecher - ASTENSIONE

Joachim Theiner- SI

Gerold Frank - NO

Werner Weiskopf – NON PRESENTE

Josef Thurner - SI

Egon Alber - ASTENSIONE

Marion Januth - SI

Thomas Hellrigl - NON PRESENTE

Andreas Heinisch - SI

Siegfried Telser - SI

Getrud Telser Schwabl – SI

Christine Taraboi Blaas - SI

Marcel Weihrather - NON PRESENTE

Erich Stocker - NON PRESENTE

Bruno Pileggi - SI

Josef Sachsalber - ASTENSIONE

Ulrich Veith - SI

Gunnar Moriggl – ASTENSIONE

 

 

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