Home

Mi presento

Attualità

Alpeggi

Ruralismo

Osterie

Foto

Link

 

Ruralpini 

  sono una soluzione?

Inforegioni/Progetto pro pastorizia

 

  

 

 

 

Attualità

Eventi

Commenti

Forum

Index inforegioni

Archivio inforegioni

 

 

Claudio Sacchetto

 

Luca Battaglini

 

Articoli correlati

 

(02.08.10)  La storia kafkiana dell'az. Capuzzola 'chiusa per lupi'. Solo in un paese incivile possono accadere queste cose leggi tutto

 

(20.06.10) Il comune di Monterosso Grana (CN) prende posizione sul lupo leggi tutto

 

(28.05.10) Dalle Marittime alle Orobie  il ritorno dei predatori mette a rischio i migliori formaggi ovicaprini d'alpeggio leggi tutto

 

(14.04.10) Sulle Orobie gli esperti ora parlano di 5-6 e lupi leggi tutto

 

(23.02.10) Il lupo e la pecora entrano nella campagna elettoraleleggi tutto

 

(19.02.10) Regione Piemonte:  un 'piano lupo' elettorale leggi tutto

 

(22.01.10) Imola. Ennesimo lupo avvelenato leggi tutto

 

(21.01.10) Chiarezza sul lupo. L'intoccabilità è solo italiana e l'hanno decisa gli 'esperti' e gli ambientalisti leggi tutto

 

(16.01.10) Cuneo. Taricco (ass. regionale) frena sugli abbattimenti selettivi del lupo leggi tutto

 

(20.12.09) Lupo? Si può convivere? Un convegno ieri a Brossasco (Cn) (link a Pascolo Vagante di Marzia Verona)

 

(18.09.09) Cuneo.  Tra la nebbia e il lupo leggi tutto

 

Torino (07.04.09) Torna il premio per il pascolo gestito. soddisfazione ma anche qualche perplessita' per i punteggi e per il "fattore lupo"  vai a vedere

 

 

Bergamo (29.03.09) I pastori offesi dall'esperto "orso-lupologo" del Parco Orobie: ci appelliamo alla Regione Lombardia vai a vedere

 

Organismi sovranazionali, lobby, Ong e 'scienziati'  decidono le politiche della natura (sopra la testa delle popolazioni rurali), è la verdocrazia (10.06.09)

vai a vedere

 

(12.01.09) Anche in Val d'Aosta il lupo diventa un incubo per i pastori

vai a vedere

 

Canton Ticino (16.08.08)  No al lupo  vai a vedere

 

 

(11.08.10) A Monterosso Grana (CN)  la Regione Piemonte e l'Università raccolgono il 'grido di dolore' della pastorizia e presentano un progetto di sostegno

 

In Piemonte si pensa anche al pastore

 e non solo al lupo (era ora!)

 

una iniziativa della Regione marca una nuova e forte attenzione dell'istituzione per un'attività che produce grandi 'esternalità positive' a favore della montagna ma anche della comunità regionale nel suo complesso

 

 di Michele Corti  

 

La conferenza stampa di presentazione del progetto 'Sostenibilità dell'allevamento pastorale in Piemonte: individuazione e attuazione di linee di intervento e supporto' si è svolta martedì 10 agosto a Monterosso Grana, una località dove i ripetuti e gravi attacchi del lupo al gregge hanno indotto l'amministrazione comunale a ferme prese di posizione e ad appellarsi alla Regione per assumere inizitive a difesa dei pastori

Il progetto, che rappresenta una risposta a questo e ad altri 'gridi di dolore' levatisi nelle valli di cuneensi e torinesi  è stato presentato dall'assessore all'agricoltura della Regione Piemonte, Claudio Sacchetto. I contenuti sono stai esposti dal Prof. Luca Battaglini del Dip. di scienze zootecniche dell'Università di Torino (soggetto che ha proposto il progetto e che sarà responsabile della sua attuazione), dal sottoscritto e dalla Dott.ssa Marzia Verona che, in collaborazione con il Prof. Battaglini hanno contribuito alla elaborazione del progetto stesso.

Va dato atto all'assessore di essersi subito adoperato, ancorché fresco di nomina, per affrontare il problema del grave impatto della predazione da parte del lupo sulla pastorizia delle valli.

I criteri di indennizzo per le perdite subite sono stati modificati comprendendo 'voci' prima non contemplate ma è stata anche annunciata la volontà di affrontare in modo organico il problema. Da qui  è nato il progetto in discorso.

 

Un importante riconoscimento per la pastorizia

 

Nell'approvare il progetto elaborato dall'Università la Giunta Regionale ha deliberato di:

"riconoscere all’attività pastorale un ruolo agricolo sociale, ecologico e culturale fondamentale per la conservazione dei territori collinari e montani, ai sensi degli artt. 6, 7 ed 8 dello Statuto";

Questo riconoscimento rappresenta un fatto politico importante che può precludere anche a Protocolli con altre regioni alpine per assegnare al settore pastorale un suo statuto che va al di là di quello di mera attività agricola per riconoscergli funzioni di estrema importanza e farne oggetto di una tutela  in grado di controbilanciare, come avviene nella vicina Confederazione Elvetica, la protezione assoluta per i grandi carnivori.

 

Il problema non è solo il lupo

 

Il progetto, che prevede il coinvolgimento degli enti locali (sono già stati avviati incontri informali), intende intervenire sui vari aspetti che costituiscono altrettanti 'elementi di debolezza' dei sistemi pastorali e alpicolturali. Sulla base della consapevolezza che il problema del lupo si inserisce in un più generale quadro di difficoltà contrassegnato da:

 

  • lievitazione dei canoni di affitto dei pascoli e distorsioni di 'mercato' di per sé non trasparente a svantaggio dei pastori e degli allevatori di montagna;
  • gravi carenze strutturali e infrastrutturali degli alpeggi che condizionano negativamente la qualità di vita dei pastori e impediscono una piena valorizzazione economica (specie attraverso la trasformazione del latte in prodotti di elevata qualità);
  • applicazione delle norme  igienico-sanitarie che non sempre tiene in adeguata considerazione le specificità delle condizioni dell'alpeggio;
  • difficoltà frapposte da vari enti allo spostamento delle greggi/mandrie per la transumanza;
  • onerosa gestione del  controllo della diffusione di patologie (profilassi, anagrafe del bestiame, smaltimento delle carcasse);
  • difficoltà di reperimento di manodopera affidabile e qualificata;
  • inadeguata conoscenza da parte dei cittadini delle modalità operative della gestione pastorale (con conseguenti interazioni negative tra fruizione pastorale e turistica);
  • inadeguata conoscenza da parte dei cittadini (ma anche degli operatori professionali delle filiere alimentari) delle caratteristiche qualitative specifiche e delle tipologie delle produzioni dell'allevamento pastorale e conseguente ostacolo ad una più adeguata valorizzazione economica delle produzioni stesse.

 

L'individuazione di soluzioni atte a rimuovere, o quantomeno a ridimensionare, questi elementi di difficoltà e la loro messa in essere, sia nell'ambito dello stesso progetto che di una complessiva azione di sostegno della Regione, ha la finalità si rafforzare  la sostenibilità del sistema pastorale ma anche di metterlo in condizione di poter meglio fronteggiare il problema della predazione.

 

Una valutazione approfondita dell'impatto del lupo

 

Ciò non toglie che vada meglio valutata la natura dell'impatto della predazione stessa, sia a breve che a lungo termine, e l'efficacia delle soluzioni (modalità di indennizzo, mezzi di difesa passivi) messe sin qui in atto per mitigarlo.

Da questo punto di vista l'inchiesta e il censimento promossi nell'ambito del progetto (con il coinvolgimento dei diretti interessati ma anche di altri soggetti locali) mira a valutare tutti gli aspetti del danno determinato dal predatore in termini di cessazione di attività aziendali, abbandono di aree di pascolo, modifica dell'utilizzo dei pascoli stessi (e quindi di compromissione della  loro qualità e biodiversità), minor resa produttiva e maggiori oneri economici ed extra-economici in relazione alle  esigenze di difesa dal predatore.

Un aspetto qualificante del progetto è rappresentato dall'obiettivo di una valutazione puntuale, valle per valle, degli impatti della predazione, sulla base di caratteristiche ambientali e socio-economiche. La stessa valutazione deve riguardare l'efficacia delle misure di protezione che troppo spesso la parte conservazionista, fautrice della conservazione e diffusione della popolazione lupina, tende a proporre (o imporre) quali soluzioni universalmente valide.

Questa indagine è finalizzata ad una difesa passiva più efficace ma anche a fornire elementi oggettivi a sostegno delle richieste di attuazione delle misure di controllo in deroga (con abbattimenti mirati) già inoltrate al Ministero dell'ambiente dal precedente governo regionale (e respinte sulla base di motivazioni generiche).

 

Un centro di formazione e di referenza per la pastorizia

 

Il progetto, come visto, prevede un'attività di inchiesta e censimento finalizzata ad elaborare linee di intervento e di supporto da parte della Regione ma  anche una serie di azioni dirette nel campo della formazione, della divulgazione, della valorizzazione delle produzioni. Azioni che si proiettano al di là del limite temporale (triennale) del progetto stesso grazie alla predisposizione di strumenti e di soggetti specificamente predisposti per garantire un supporto permanente alla pastorizia.

Viene esplictamente prevista la creazione di una Scuola per la formazione di pastori, aiuto-pastori, figure di supporto all'attività pastorale. Le attività della Scuola così come quelle di divulgazione indirizzate al pubblico e a soggetti specifici (attraverso campagne di comunicazione sui media, opuscoli e cartellonistica, eventi sugli alpeggi e in città, convegni) saranno coordinate da un Centro di referenza per la pastorizia. A questo Centro faranno riferimento anche le iniziative per la valutazione dell'efficacia delle azioni di difesa dalla predazione e dei danni subiti ponendosi come soggetto di riferimento 'dalla parte dei pastori' in grado di riequilibrare una gestione del conflitto lupo-pastore sin qui gestita in modo esclusivo ed autoreferenziale dal Centro conservazione e gestione grandi carnivori-Parco delle Alpi Marittime cui il precedente governo regionale aveva demandato tutta la materia e persino l'attribuzione dei 'punteggi' per l'assegnazione del premio regionale per il pascolo gestito, suscitando un forte malcontento da parte dei pastori.

 

 

 

 

 

 

 

pagine visitate dal 21.11.08

counter customizable

View My Stats
commenti, informazioni? segnalazioni scrivi

Registra il tuo sito nei motori di ricerca

 Creazione/Webmaster Michele Corti