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            (15.04.09)    Anche 
                        quei "folletti" dei caprioli contribuiscono 
                        all'assedio di quanto rimane delle presenze rurali periurbane   di 
                        Giancarlo Moioli In 
                        questi giorni ho parlato a lungo con  Aurelio Rossi, titolare 
                        delll'ultima azienda di Alzano 
Lombardo con vigneto storico allevato col sistema a pergola bergamasca, tenuto 
ancora a pali di castagno e sola manodopera (il vigneto è impiantato da oltre un 
secolo per le esigenze famigliari di autoconsumo). Qui, per ben 7 anni, abbiamo 
tenuto le esperienze didattiche dal titolo "La vendemmia didattica". Ogni 
anno, come è normale, vengono sostituite circa il 10 % delle piante, per le morie 
naturali; ormai è impossibile sperare che possano attecchire in quanto i 
caprioli (diventati veramente tanti, troppi) divorano le barbatelle 
appena impiantate e , in molti casi, anche quelle dell'anno precedente. Ogni 
barbatella costa mediamente 3-4 €; se ne devono sostituire ogni anno almeno 
50.
 A qualcuno potrà sembrare ridicolo il danno, ma sommato alla manodopera 
investita per mesi nella cura del vigneto( "una vera e propria architettura 
rurale del paesaggio" come molte ve ne erano nel passato, lungo i nostri colli), 
a chi non scapperebbe la voglia di impegnarsi ed abbandonare tutto? Lo sapete 
che di queste segnalazioni ( per alberi da frutto e simili) a me ne arrivano, da 
anni, in continuazione e, mestamente, non posso che dire agli interessati 
"rivolgetevi alla Provincia di Bergamo per gli eventuali risarcimenti o 
gli eventuali contributi per erigere steccati e recinti". La sempre 
piu' scarsa presenza dell'uomo sul territorio a coltivare ed a osservare cosa 
succede, un corretto contenimento fra specie cacciabili e non cacciabili secondo 
me è la causa di tutto cio' (sapete che quando è il tempo delle ciliegie, in una 
sola notte capita sovente che centinaia di stornelli divorino tutta la 
produzione? Lo sapete che da anni numerose specie orticole vanno ormai 
difese per mesi con reti antiuccelli  - un affare per i 
negozianti che le vendono ma non per l'orticoltore - perché soprattutto i merli, 
ormai addomesticati, le divorano costantemente ?). Evidentemente tutta questa 
fauna nei nostri boschi non ci riesce a stare o ci sta' sempre men. I cedui sono 
                        tali di nome ma non piu' di 
fatto (salvo porzioni limitate, comode e vicine a strade). I boschi sono sempre piu' selve impenetrabili, simili a "case di riposo" 
fatiscenti (i bimbi nascono ove ci sono le coppie giovani o nelle case di 
riposo?). Il "novellame" , le nuove pianticelle, non ha possibilità 
                        di nasceree svilupparsi (nè da seme nè da ceppaia). Le 
                        vecchie piante, ormai  secche, crollano e, per effetto 
                        leva, strappano 
ceppaie e innescano erosioni e smottamenti.  Si riduce sempre più la capacità 
                        di infiltrazione dell'acqua e le forti precipitazioni, causa uno scorrimento 
veloce a valle con le conseguenze note.
 La legge stabilisce 
                        di piantumare ogni anno un albero per ogni nato, ma 
                        a nessuno viene in mente di 
affidare alle scolaresche coinvolte la rimessa in pristino di una porzione di 
bosco invecchiato, ma si vanno a piantumare le poche residue aree planiziali, 
sul fondovalle, comode da raggiungere, magari consumando gli ultimi ex coltivi o 
prati.  La naturalità riposta in una sorta di "pseudo 
Amazzonia" così impostata, trasformando in siffatto modo il nostro territorio 
periurbano, è un emerito flop! |   Valfurva (SO) (27.04.09) 
  La 
vicenda dei cervi alla base di contestazioni contro il Parco dello 
Stelvio vai 
            a vedere   Torino
            (17.04.09)  Tornano 
                        le pecore tosaerba vai 
            a vedere   Valseriana
            (15.04.09)  Anche 
                        i caprioli contribuiscono all'assedio degli scampoli 
                        di ruralità periurbana vai 
            a vedere   Valseriana 
                        (BG)
            (15.04.09)  Tornano, 
                        nonstante I tagli, le pecore anti-incendio ? vai 
            a vedere   Bolzano
            (09.04.09)  Una 
                        svolta nella politica agricola per la montagna? vai 
            a vedere   Coira
            (09.04.09)  Il 
            canton grigioni si candida per sperimentare l'eutanasia delle vallate 
            marginali? vai 
            a vedere   Torino 
            (07.04.09)  Bando 
            per la formazione di 20 tecnici pastoralisti  (di Marzia Verona)  vai 
            a vedere   Torino 
            (07.04.09)  Torna 
            il premio per il pascolo gestito. soddisfazione ma anche qualche 
            perplessita' per i punteggi e per il "fattore lupo" (di 
                        Marzia Verona)  vai 
            a vedere   Milano 
            (04.04.09)  Al tavolo 
            convocato dall'assessore ferrazzi passi avanti per la soluzione 
            dei problemi del bitto vai 
            a vedere   Lomaso-fiave' 
            (Tn)
                        (04.04.09)  Sfuma 
            definitivamente il mega impianto di biogas a Fiave'. i "rompiballe" 
            (Cige, Nimby Trentino e Ruralpini) avevano ragione.vai 
            a vedere   Valle 
            intelvi (Co) (03.04.09)  Basta 
            riunioni e promesse.   contro i danni sempre meno sostenibili di 
            cervi e cinghiali si preparano iniziative politiche nel comasco vai 
            a vedere   Milano 
            (03.04.09) Le 
            spese per l'orso lievitano a centinaia di migliaia di euro vai 
            a vedere |