Ruralpini     Inforegioni/Daniza 'fuga' a Bolzano

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Siti e blog antiorso

 

www.atsenzagp.org/it-IT/

Sito dell'Associazione per un terrritario senza grandi predatori (Val Poschiavo, Canton Grigioni)

 

orsotrentino.blogspot.it/

Blog su e contro l'orso in Trentino dell'avv. Mario Giuliano

 

comitatoantiorso.webnode.it

Blog del comitato antorso e grandi predatori del Trentino

 

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(26.08.14)  Il movimento dei genitori prende posizione contro la mancata cattura di Daniza

Alla provincia di Trento si credono furbi. Dicono che cattureranno l'orsa responsabile di un'aggressione ad un uomo a Pinzolo ma non lo fanno per calcoli politici (del PD). A Trento hanno giocato da apprendisti stregoni con gli orsi. Ora sono sotto pressione da parte di soggetti economici, animalisti, politica di opposizione, Roma, valligiani e non sanno che fare mentre i più scaltri politici di scuola DC/PCI cercano di trarne profitto. Quanto mai opportuno il monito del Movimento gentitori che denuncia la gravità della mancata cattura dell'orsa leggi tutto

 

(23.08.14)La Provincia di Trento non sa più che pesci pigliare. Gli orsi sono patata bollente politica

Ugo Rossi, presidente del Trentino si copre di ridicolo. Con i suoi autogol dimostra come la premiata fabbrica degli orsi (Life Ursus) sia fuori controllo. Prima dice di voler limitare gli orsi con catture e abbattimenti, poi - inginocchiandosi agli animalisti - supplica le altre regioni, e 'oltralpe' di subirsi un 'contingentamento' di plantigradi da esportazione. I montanari delle regioni limitrofe diranno: "Dividi l'autonomia e poi forse dividiamo gli orsi" e "Prima sistemali nel Trentino orientale dove non ci sono o quasi, poi parliamo di deportazioni in altre regioni". "Contingenti orsi". Come fossero rifiuti speciali  leggi tutto

 

(18.04.14) Life Ursus di fronte alla realtà

Robi Ronza commenta l'aggressione subita da un uomo in Trentino che ha 'osato' andare a cercare funghi in un bosco disturbando il sacro territorio dei sacri orsi.  La provincia di Trento non ne uscirà facilmente da un ginepraio dove a metterla in croce ci sono anche (oltre ad animalisti e valligiani furenti) anche il Ministero, la regione Veneto (Zaia pro-orsi, l'assessore al'agricoltura contro) . Intanto a ferragosto in tutta Italia si sa che ad andar a funghi in Trentino si rischia la vita. Ottima promozione per le famiglie. Grazie Life Ursus da parte degli albergatori (che potevano anche loro pensarci prima che la 'promozione' a suon di orsi era un boomergan). leggi tutto

 

(11.08.13) "Autorità italiane inginocchiate all'animalismo"

Il governo del Canton Grigioni comunicava il 6 agosto di aver intrapreso passi ufficiali nei confronti di Berna per sollecitare l'Italia ad abbattere gli orsi trentini problematici ed evitarne l'arrivo in Svizzera. Ora l'Ufficio federale per l'ambiente da ragione a Coira e annuncia un prossimo passo dell'ambasciatore svizzero contro il Ministero dell'ambiente romano

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(27.07.13)Dalle parole ai fatti : Comitato antiorso

Quest' anno le azioni del Comitato antiorso (diventato anche "e Granbdi Predatori") del Trentino si sono fatte più incisive. La campagna di raccolta firme "per liberare il Trentino dagli orsi" prevede banchetti informativi sui mercati dei paesi rivolti anche ai turisti. Sino all'anno scorso vi era il timore di perdere il consenso degli albergatori. Ora si teme anche per il turismo. leggi tutto

 

(03.07.13) Liberalizzare lo spray anti orso.

L'avvocato Mario Giuliano di Trento, citando la casistica di incidenti mortali pubblicata da Ruralpini, scrive al ministro Alfano per chiedere che lo spray utilizzato in America per difendersi dalle aggressioni degli orsi non sia considerato come un'arma e posto in libera vendita.leggi tutto

 

(22.02.13)Si scatenano le reazioni per l'orso M13.

Al di là dello spreco di demagogia l'occasione porta alla luce come i pretesi amici degli orsi non abbiano affatto agito in modo oculato per favorire una presenza "sostenibile" del plantigrado. Le menzogne raccontate per "far accettare" l'orso e la protezione  dei soggetti pericolosi sono diventati dei boomerang.

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(17.02.13) Cosa aspettano ad abbattere l'orso pericoloso?

Ieri l'orso M13, che si comporta come il padrone della val Poschiavo, ne ha fatte di cotte e di crude: due escursionisti seguiti, una ragazza in stato di shock ospedalizzata a Poschiavo, ancora "visite" alle aziende agricole. Le autorità stanno scherzando con il fuoco. Per paura delle reazioni degli animalisti non tutelano la sicurezza pubblica. E la stagione turistica? leggi tutto

 

(25.11.12) Successo dellaserata a Poschiavo (Grigioni) Venerdì sera all'ex cinema Rio di Poschiavo un folto pubblico ha seguito con attenzione e compostezza le testimonianze relative alla problematica della, convivenza imposta con i grandi predatori. Non vi sono state polemiche e contestazioni. Colto in pieno l'obiettivo del comitato spontaneo che promuove una informazione oggettiva sul problema.

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(23.11.12) A Poschiavochi intorbida le acque sono gli animal-ambientalisti In una lettera di ieri al Consigliere di stato Cavigelli Silva Samadeni leader di Pro Natura  intorbida le acque proprio alla viglia dell'incontro di informazione sui grandi predatori. Evoca il fantasma di una iniziativa pilotata dall'Italia dalla Lega Nord. Niente di più falso. Ma intanto la preoccupazione dei Poschiavini per la presenza e i danni dell'orso viene attribuita a sobillazione politica, per lo più da partiti stranieri e di "estrema destra". Una maldestra operazione politica che si ritorcerà contro i suoi autori. leggi tutto

 

(07.09.12) Lezioni dalla Val Poschiavo (Canton Grigioni)

Il 23 si terrà a Poschiavo un grande incontro pubblico di informazione sul problema della reintroduzione dei grandi carnivori sulle Alpi. Ci saranno trentini e piemontesi a testimoniare della "convivenza" con questi animali superprotetti. Che l'iniziativa parta da una piccola valle è emblematico dell'importanza dei non distrutti valori di indipendenza, identità e coesione di una comunità alpina leggi tutto


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(26.08.14) Sono passati 12 giorni dall'aggressione potenzialmente mortale dell'orsa a un malcapitato abitante della val Rendena. Ma i super attrezzati, super esperti, ben pagati forestali trentini sono riusciti a 'mandarla a Bolzano'

 

Fuga politica agevolata

dell'orsa Daniza a Bolzano

 

L'orsa Daniza per la gioia degli animalisti è stata lasciata 'fuggire' in provincia di Bolzano dalla Pat che per calcoli politici non l'ha catturata ma ha furbescamente e irresponsabilmente lasciato fuggire - o magari anche spinto - l'orsa oltre il confine provinciale (un orso che aggredisce un uomo una volta può rifarlo perché ha vinto ogni residua paura dell'uomo). Così ora se la vedranno i bolzanini con l'orsa

 

di Michele Corti

 

Hanno fatto di Daniza un peluche. Poi volete che l'idiotismo urbano animalista non si scateni a favore della 'mammina' dell' eroina, del peluche, del simbolo della Natura vindice e chi più ne ha ne metta?. Parco dell'Adamelo Brenta, Servizio Foreste, Pat (vi ricordate il manifesto in cui si diceva che 'i nostri avi hanno diviso le caverne con gli orsi, i nostri figli le culle con gli orsacchiotti). Verrebbe da dire "vergogna". Ma sarebbe fiuato sprecato.

In ogni caso non è un giorno glorioso per il Trentino e l'opinione che si fanno della politica trentina (ma anche dei cittadini che la sostengono con i loro voti) oltre la stretta di Salorno non potrà che peggiorare ulteriormente.

 

 

Romano Masé, Comandante del Corpo forestale trentino nonché dirigente generale del  Dipartimento Territorio, ambiente e foreste

 

 

Una storia tutta all'italiana di un Trentino politico che di asburgico non ha più nulla, del peggior macchiavellismo e cerchiobottismo, tutto di marca italodemocristiana . Così l’orsa Daniza ‘scappa’ dal Trentino e sconfina in Alto Adige sa tanto di quelle fughe agevolate dai carcerieri per motivi inconfessabili. I furbastri di Trento hanno scaricato la patata bollente dell'orsa Daniza ai cugini - con i quali non c'è mai stata molto feeling - di Bolzano.

 

Ecobuffoneria in salsa latina

 

Nella provincia di lingua tedesca - come in tutti i paesi di impronta germanica l'ecologismo non è un gioco da salotto e nella gestione della fauna non si segue l'emotività al limite dell'isteria di stampo latino. Si è anche meno macchiavellici e si tiene più conto della sicurezza delle persone, dell'agricoltura rispetto all'Italia dei sottili e cinici calcoli politici dove un po' di grancassa animalista (e la speranza di rubasi un po' di voti dell'idiotismo urbano ecotelevisivo) inducono a dimenticarsi del bene comune duraturo, degli interessi del territorio, dei valori fondanti la convivenza civile.

La scorsa notte il plantigrado che ormai da dodici giorni sta facendo parlare di sè, ha colpito nella zona di Cortaccia in Bassa Atesina a sud di Bolzano. L’orso ha distrutto tra i boschi di Favogna a circa mille metri di altitudine un alveare composto da circa quaranta arnie. Ha scavalcato la recinzione di cavi di energia elettrica a bassa tensione (quelle che secondo i verdi da salotto e i tecnoburocrati sarebbero a 'prova di orso'). A seguito della denuncia del proprietario, i funzionari dell’ufficio provinciale altoatesino Caccia e Pesca hanno confermato che a ‘visitare’ l’alveare era stato un orso. In quella zona gia’ in passato erano stati avvistai due orsi.

 

Il presidente della Provinvcia, Ugo Rossi

 

L'ordinanza 'urgente' si emana ma non si esegue

 

L’ordinanza di cattura ‘contingibile e urgente’ (l'urgenza all'italiana) firmata dal vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Alessandro Olivi non è stata applicata molto verosimilmente per ordini non scritti (che portano l'impronta più che della maggioranza divisa del PD) impartiti al Servizio foreste. Nei giorni scorsi Daniza, che e’ dotata di radio collare, e’ sfuggita a diversi tentativi di cattura. Nel corso dei giorni scorsi i forestali per bocca di Groff continuavano a ripetere che sapevano perfettamente dov'era l'orsa e che la situazione era sotto controllo. Per fortuna, se non fosse stata sotto controllo cosa sarebbe successo? Andava a spasso a Trento?

 

 

Claudio Groff, referente del Servizio foreste fauna della Provincia

autonoma di Trento per la gestione dei grandi carnivori (foto d'archivio)

 

 

 

 

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