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(28.08.14) Animalisti decisi a marciare su Pinzolo sabato senza autorizzazione.

(nella foto Pinzolo) C'è di che riflettere per i guru del marketing territoriale Trentino  che hanno voluto il progetto Life Ursus, sintesi di integralismo 'conservazionista' e di affarismo. Ora l'estate turistica trentina rimbalza sui media con l'immagine di manifestazioni, schieramento di polizia antisommossa tensioni, denunce. Non basta la crescente paura e disaffezione dei turisti che temnono l'orso. Ora si aggiunge il timore di manifestazioni violente nel Trentino felix turistico delle famiglie.  leggi tutto

 

(26.08.14)  Il movimento dei genitori prende posizione contro la mancata cattura di Daniza

Alla provincia di Trento si credono furbi. Dicono che cattureranno l'orsa responsabile di un'aggressione ad un uomo a Pinzolo ma non lo fanno per calcoli politici (del PD). A Trento hanno giocato da apprendisti stregoni con gli orsi. Ora sono sotto pressione da parte di soggetti economici, animalisti, politica di opposizione, Roma, valligiani e non sanno che fare mentre i più scaltri politici di scuola DC/PCI cercano di trarne profitto. Quanto mai opportuno il monito del Movimento gentitori che denuncia la gravità della mancata cattura dell'orsa leggi tutto

 

(23.08.14)La Provincia di Trento non sa più che pesci pigliare. Gli orsi sono patata bollente politica

Ugo Rossi, presidente del Trentino si copre di ridicolo. Con i suoi autogol dimostra come la premiata fabbrica degli orsi (Life Ursus) sia fuori controllo. Prima dice di voler limitare gli orsi con catture e abbattimenti, poi - inginocchiandosi agli animalisti - supplica le altre regioni, e 'oltralpe' di subirsi un 'contingentamento' di plantigradi da esportazione. I montanari delle regioni limitrofe diranno: "Dividi l'autonomia e poi forse dividiamo gli orsi" e "Prima sistemali nel Trentino orientale dove non ci sono o quasi, poi parliamo di deportazioni in altre regioni". "Contingenti orsi". Come fossero rifiuti speciali  leggi tutto

 

(18.04.14) Life Ursus di fronte alla realtà

Robi Ronza commenta l'aggressione subita da un uomo in Trentino che ha 'osato' andare a cercare funghi in un bosco disturbando il sacro territorio dei sacri orsi.  La provincia di Trento non ne uscirà facilmente da un ginepraio dove a metterla in croce ci sono anche (oltre ad animalisti e valligiani furenti) anche il Ministero, la regione Veneto (Zaia pro-orsi, l'assessore al'agricoltura contro) . Intanto a ferragosto in tutta Italia si sa che ad andar a funghi in Trentino si rischia la vita. Ottima promozione per le famiglie. Grazie Life Ursus da parte degli albergatori (che potevano anche loro pensarci prima che la 'promozione' a suon di orsi era un boomerang). leggi tutto

 

(11.08.13) "Autorità italiane inginocchiate all'animalismo"

Il governo del Canton Grigioni comunicava il 6 agosto di aver intrapreso passi ufficiali nei confronti di Berna per sollecitare l'Italia ad abbattere gli orsi trentini problematici ed evitarne l'arrivo in Svizzera. Ora l'Ufficio federale per l'ambiente da ragione a Coira e annuncia un prossimo passo dell'ambasciatore svizzero contro il Ministero dell'ambiente romano

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(27.07.13)Dalle parole ai fatti : Comitato antiorso

Quest' anno le azioni del Comitato antiorso (diventato anche "e Granbdi Predatori") del Trentino si sono fatte più incisive. La campagna di raccolta firme "per liberare il Trentino dagli orsi" prevede banchetti informativi sui mercati dei paesi rivolti anche ai turisti. Sino all'anno scorso vi era il timore di perdere il consenso degli albergatori. Ora si teme anche per il turismo. leggi tutto

 

(03.07.13) Liberalizzare lo spray anti orso.

L'avvocato Mario Giuliano di Trento, citando la casistica di incidenti mortali pubblicata da Ruralpini, scrive al ministro Alfano per chiedere che lo spray utilizzato in America per difendersi dalle aggressioni degli orsi non sia considerato come un'arma e posto in libera vendita.leggi tutto

 

(22.02.13)Si scatenano le reazioni per l'orso M13.

Al di là dello spreco di demagogia l'occasione porta alla luce come i pretesi amici degli orsi non abbiano affatto agito in modo oculato per favorire una presenza "sostenibile" del plantigrado. Le menzogne raccontate per "far accettare" l'orso e la protezione  dei soggetti pericolosi sono diventati dei boomerang.

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(17.02.13) Cosa aspettano ad abbattere l'orso pericoloso?

Ieri l'orso M13, che si comporta come il padrone della val Poschiavo, ne ha fatte di cotte e di crude: due escursionisti seguiti, una ragazza in stato di shock ospedalizzata a Poschiavo, ancora "visite" alle aziende agricole. Le autorità stanno scherzando con il fuoco. Per paura delle reazioni degli animalisti non tutelano la sicurezza pubblica. E la stagione turistica? leggi tutto

 

(25.11.12) Successo dellaserata a Poschiavo (Grigioni) Venerdì sera all'ex cinema Rio di Poschiavo un folto pubblico ha seguito con attenzione e compostezza le testimonianze relative alla problematica della, convivenza imposta con i grandi predatori. Non vi sono state polemiche e contestazioni. Colto in pieno l'obiettivo del comitato spontaneo che promuove una informazione oggettiva sul problema.

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(23.11.12) A Poschiavochi intorbida le acque sono gli animal-ambientalisti In una lettera di ieri al Consigliere di stato Cavigelli Silva Samadeni leader di Pro Natura  intorbida le acque proprio alla viglia dell'incontro di informazione sui grandi predatori. Evoca il fantasma di una iniziativa pilotata dall'Italia dalla Lega Nord. Niente di più falso. Ma intanto la preoccupazione dei Poschiavini per la presenza e i danni dell'orso viene attribuita a sobillazione politica, per lo più da partiti stranieri e di "estrema destra". Una maldestra operazione politica che si ritorcerà contro i suoi autori. leggi tutto

 

(07.09.12) Lezioni dalla Val Poschiavo (Canton Grigioni)

Il 23 si terrà a Poschiavo un grande incontro pubblico di informazione sul problema della reintroduzione dei grandi carnivori sulle Alpi. Ci saranno trentini e piemontesi a testimoniare della "convivenza" con questi animali superprotetti. Che l'iniziativa parta da una piccola valle è emblematico dell'importanza dei non distrutti valori di indipendenza, identità e coesione di una comunità alpina leggi tutto


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(28.08.14) La primaria azienda spumantistica trentina Abate Nero, ricevute minacce di boicottaggio da presunti clienti fa come Don Abbondio e si precipita a genuflettersi all'animalismo dando loro ragione e pubblicando le loro lettere. E gli allevatori allora?

 

(Ir)responsabilità sociale

imprenditoriale

Abate Nero Don Abbondio (non Dom Perignon)

 

 

di Michele Corti

Un'azienda seria si comporta in modo poco serio non rendendosi conto di aver fornito, con la sua genuflessione ai fanatici amimalisti, l'immagine di un mondo agricolo che va in ordine sparso, senza coesione. Un mondo disgregato, preoccupato solo per la propria azienda e pronto a danneggiare le cause comuni per il timore di qualche danno. Al fanatismo animalista che minaccia non solo il Trentino e non solo gli allevatori non si risponde così cari titolari di Abate Nero

Gli effetti dell'irresponsabile politica della Provincia di Trento in materia di orsi stanno moltiplicandosi in modo esponenziale. Ogni ora che passa gli orsi sono più ingombranti, una patata bollente politica che scotta moltissimo. Gli animalisti hanno capito che in Trentino non ci sono dei cuor di leone. Così minacciano boicottaggi sia turistici che agroalimentari.

In realtà il boicottaggio silenzioso di cui si deve preoccupare il Trentino è quello del turismo delle famiglie e delle persone tranquille che vorrebbero rilassarsi venendo a fare passeggiate serene lungo i sentieri dei pascoli e dei boschi.

La presenza di orsi che aggrediscono l'uomo e che, nonostante le ordinanze di cattura, la Provincia non vuole catturare per paura degli animalisti, non attirerà il prssimo anno più turisti. I fanatici animalisti non vengono a fare la settimana di vacanza in albergo con la famiglia.

 

 

La Provincia è paralizzata dalla paura degli opposti fronti

 

Se solo la Provincia capisse che la paura immediata degli animalisti non è nulla rispetto alla paura che le incuterà la rabbia degli albergatori quando il prossimo anno le prenotazioni caleranno. Quando la politica viaggia a vista e le decisioni vengono prese in base alla paura delle reazioni di A, B e C non si va lontano.

Ora tra i tantissimi soggetti che se la prendono contro la Provincia ci sono anche dei poco illuminati agricoltori che diventano l'interposta persona con la quale gli animalisti fanno pressione sulla Provincia per revocare l'ordine di cattura per Daniza.

Non so se un imprenditore merita questyo titolo quando accetta di svolgere questo ruolo. Quello è che è certo è che i titolari della Alce Nero qando dicono che stare in azienda è come stare in trincea forse non pensano a chi non ha solo problemi con fornitori, clienti e banche (peraltro serissimi) ma di ordine ancor peggiiore.

Abate Nero chiede alla Provincia di non catturare Daniza perché potrebbe (condizionale) vendere qualche bottiglia di meno. Ma non gli passa per la testa che i pastori e gli allevatori che ogni giorno sono in ansia perché con un po' di nebbia in più orsi e lupi potrebbero attaccare, che devono sfamate cani da difesa voraci, che si devono preoccupare di chiudere gliu animali nei recinti, di sorvegliarli a vista avrebbero 100 mila ragioni più di voi sulla base di danni certi per chiedere alla Provincia di sparare agli orsi?

Gli spumantisti da ricchi borghesi ritengono forse che gli allevatori e i pastori siano produttori agricoli di serie B, C, Z? Se non è così riflettano sulla sproporzione che esiste tra i loro potenziali modesti danni e quelli dei loro colleghi agricoltori.

In ogni caso lo spettacolo di scarsa coesione e solidarietà nel mondo agricolo offerto da Abate Nero è deprimente.

 

 

Cosa dice Abate Nero sulla pagina facebook

RICEVIAMO OGNI GIORNO NUMEROSE MAIL INVIATE IN CONTEMPORANEA A DECINE DI AZIENDE TRENTINE CONTENENTI MINACCE DI BOICOTTARE I NOSTRI PRODOTTI IN CASO DI CATTURA O, PEGGIO, UCCISIONE DELL'ORSA DANIZA... PECCATO CHE CHI HA PRESO QUESTA DECISIONE STIA IN UN PALAZZO IN PIAZZA DANTE A TRENTO E NON QUI DA NOI IN AZIENDA!!!


CIO' PREMESSO, VISTO CHE COMUNQUE RITENIAMO DI POTER E DOVER CONDIVIDERE IL DISAPPUNTO DI COLORO CHE SI PREOCCUPANO PER LA SALUTE DELL'ORSA E DEI SUOI CUCCIOLI, VISTA SOPRATTUTTO LA CORRETTEZZA DI ESPRESSIONE DI TALI MISSIVE, PUBBLICHEREMO OGNI GIORNO SULLA NOSTRA PAGINA UNA DELLE LETTERE CHE CI GIUNGONO SPERANDO CHE, FORSE, ARRIVINO A CHI REALMENTE AVREBBERO DOVUTO ESSERE INVIATE.....

“Considero la cattura di mamma Daniza, colpevole di aver assunto un atteggiamento naturale, abominevole. Reagirò in modo altrettanto abominevole, rifiutandomi di acquistare d'ora in poi mele e prodotti trentini, preferendo regioni italiane più civili ed in sintonia con i progressi morali della società. Saluti. Silvia P.”



“Buonasera,

con la presente spiace dovervi informare che non solo con la mia famiglia non acquisteremo più vini e/o spumanti trentini fino al momento in cui sarà ritirata l'assurda, inaccettabile ed incivile ordinanza di cattura dell'orsa Daniza, emessa dalla Provincia Autonoma di Trento, ma ci adopereremo per un boicottaggio totale.
D'altra parte è l'unica forma pacifica affinchè l'orsa e i suoi cuccioli non siano più braccati, perseguitati con sperpero, peraltro, di denaro pubblico in un momento di grave crisi economica per l'Italia intera.
Naturalmente, caso mai non lo sapeste, #iostocondaniza#boicottiamoiltrentino sono attualmente, in testa negli hashtag su Twitter.
Ovviamente, nel caso che tale allucinante ordinanza contro #daniza, che deve continuare a vivere libera coi suoi cuccioli e non disturbata da insulsi ominidi, fosse ritirata E SUBITO, tale campagna a livello internazionale, che sta facendo danni enormi all'immagine del Trentino nel mondo, cesserebbe immediatamente cfr. ad es. 
http://www.thepetitionsite.com/takeaction/212/812/645/?z00m=21417801&redirectID=1443643325
Mi spiace, ma è l'unica forma pacifica a difesa di Daniza e dei suoi cuccioli, anzi mi meraviglio moltissimo del vostro silenzio sull'argomento e sul fatto che Voi stessi non abbiate fatto e tempestivamente giuste pressioni su chi, così male, Vi amministra.

Distinti saluti
XXXXXXXX YYYYYYY - Genova”


“Buongiorno, Vi scrivo per comunicare che, pur apprezzando molto e acquistando i Vostri prodotti (e già sono consapevole che parlare di "prodotto" per qualcosa di nobile e antico come il vino è termine in qualche modo improprio: il "frutto della vite e del lavoro dell'uomo" è cosa assai più alta di un qualsiasi "prodotto"...), e spesso acquistandone anche per regalo, mi asterrò per il futuro dal farlo. Così come mi asterrò dal venire in Trentino per ragioni di turismo, e dall'acquistare qualsiasi prodotto - alimentare o di altro genere - di provenienza trentina. E inviterò i miei amici e parenti a fare altrettanto. Ciò, naturalmente, sino a quando i locali governanti non rinsaviscano, e comprendano la illegittimità e la inopportunità della vera e propria campagna di (potenzialmente letale) allarmismo lanciata contro l'orsa Daniza, colpevole solo di avere tutelato la propria prole, come ogni madre è per natura portata a fare. E colpevole di averla tutelata con un "buffetto", direi: perché un "orso dannoso" - per usare l'improvvido e fantasioso (nonché profondamente fastidioso) termine coniato dalle locali autorità - non si sarebbe limitato a un paio di zampate al fine di allontanare ciò che percepiva come un pericolo per i propri cuccioli. Non faccio questa scelta a cuor leggero. Perché ho stima e rispetto di chi lavora, e a livelli di eccellenza come Voi sapete lavorare. Così come amo la popolazione trentina, la sua innata gentilezza, e la sua eredità di Amministrazione "asburgica". E' proprio quella Amministrazione, e quel sistema di governo - quello che a suo tempo ha prodotto statisti come De Gasperi, per intenderci - che sono oggi dimenticati e umiliati, nella memoria storica del loro valore, da un insieme di politici per i quali sto bene attenta a non usare alcuna maiuscola. Governanti che diffondono, con il loro agire non legittimo e non opportuno, un'idea sbagliata della Vostra bellissima zona, e della Vostra tradizionalmente onorata Comunità.

Vi pregherei di far presente, a quei politici, per quanto sia nelle Vostre possibilità, che non Vi rendono affatto giustizia, con questo agire maldestro. Restando per Voi, e per le Vostre produzioni, immutata la mia stima, ribadisco che mi asterrò dal "comprare trentino" sino a quando i Vostri attuali amministratori non adottino una linea di condotta che si rifaccia alle Vostre tradizioni, di legittimità, serietà, dignità e buongoverno, smettendola una buona volta di perseguitare un animale innocente. Ringrazio della cortese attenzione, con molti saluti, E. S.”

Cosa ho risposto io

"Siete dei don Abbondio.  Qualche minaccia di boicottaggio di gente che magari non berrà mai Trento doc e ancor più difficilmente il vostro  e vi siete calati le braghe. Ma lo pensate a quei pastori e allevatori che fanno una vita dura e che ogni giorno devono montare recinti dar da mangiare abbondantemente ai loro cani da difesa maremmani restare in ansia se c'è nebbia? Li leggete i giornali? Avete visto cosa fanno gli orsetti Non solo in Trentino ma anche in 
Veneto, in Lombardia, in Svizzera, a Bolzano? Avete dato un pessimo esempio. Di mancanza di scarso senso civico tenendo conto che gli animalisti sono intolleranti e violenti e ancor più di mancanza di coesione e solidarietà nel mondo agroalimentare. Gli animalisti è gente che non ama la vita, il cibo, il vino. Quelli che vi giudicheranno male si. A buon intenditor...

Distinti saluti

 

Potete far sentire anche voi la vostra voce

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