Ruralpini              Commenti/Orsi pericolosi

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(25.11.12) Successo dellaserata a Poschiavo (Grigioni)

Venerdì sera all'ex cinema Rio di Poschiavo un folto pubblico ha seguito con attenzione e compostezza le testimonianze relative alla problematica della, convivenza imposta con i grandi predatori. Non vi sono state polemiche e contestazioni. Colto in pieno l'obiettivo del comitato spontaneo che promuove una informazione oggettiva sul problema. leggi tutto

 

(23.11.12) A Poschiavochi intorbida le acque sono gli animal-ambientalisti

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(15.10.12) I poschiavini si ribellano alle bugie di stato (Canton Grigioni)

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(09.08.12) Valposchiavo (GR-CH)"Gli orsi non li vogliamo"

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(29.05.12) La Provincia Autonoma di Trento sostiene che gli orsi non manifestano MAI un comportamento predatorio nei confronti dell'uomo. Si sostiene anche che gli attacchi sono "finti o "per autodifesa". Parrebbe di no - aggiornamenti: 26.11.2012; 04.07.2013; 30.07.2013

 

 

La pericolosità degli orsi

 

Alcune considerazioni

 

di Michele Corti

 

 

Le aggressioni mortali all'uomo da parte degli orsi sono in aumento. E si registrano anche in Europa. Uno studio recente americano, che prende in considerazione le aggressioni da parte di Ursus americanus (più piccolo e meno aggressivo del Grizzly), mostra che nella maggior parte dei casi l'aggressione all'uomo è finalizzata alla predazione

 

A seguito degli episodi dei giorni scorsi in Val Rendena, e della crescita dell'allarme sociale determinato dalla crescente frequenza di interazioni tra persone e orsi, molti si chiedono se “prima o poi non ci scapperà il morto”. La Provincia autonoma di Trento ha sinora mantenuto una linea finalizzata a ridimensionare il rischio di incidenti (“rarissimi”) al fine di non compromnettere la già declinante accettazione sociale dei plantigradi. Ma è una politica saggia? Sulla pericolosità dell'orso nel sito ufficiale della PAT (http://www.orso.provincia.tn.it/vetrina/Dangerousness/) - che omette di ricordare alcuni casi mortali verificatisi di recente in Europa - si sostiene che: “gli attacchi (rarissimi) non sono comunque mai il risultato di un comportamento predatorio, ma piuttosto di autodifesa “.

 

Jogger ucciso da un orsa con i cuccioli in Finlandia nel 1998 - fonte: De Giorgio F, Rainio J, Pascali V, Lalu K. (2007) Bear attack. A unique fatality in Finland. Forensic Sci Int. 173(1):64-7.

 

Questa affermazione categorica – che comunque non esclude la pericolosità della specie -  ha la chiara finalità di indurre un atteggiamento meno negativo nei confronti dell'orso. O gli attacchi sono finti o, se Yoghi attacca sul serio, lo fa per difendersi, in quanto fondamentalmente mite ed elusivo di carattere (tranne – al più – qualche birichino).

Individuare nella molla dell'autodifesa o della difesa della prole (di fronte a minacce reali o percepite tali dall'orso) l' unica motivazione degli incidenti che coinvolgono gli umani tende a presentare l'aggressione dell'orso quale conseguenza di un comportamento inadeguato da parte delle persone. Così si scaricano su di esse le responsabilità di aver “disturbato” o “provocato” l'orso e si contiene l'inquietudine. Dice la PAT: il rischio, se non proprio eliminabile è comunque riducibile ad un livello “sostenibile”, sempre che se si osservano le debite precauzioni. Sempre che vi comportiate bene-

Ma le cose stanno realmente così? E se non lo fossero? Se fosse acclarato che per gli orsi l'umano può diventare una preda quanti sarebbero disposti a tollerarne la presenza in un'area a forte antropizzazione come il Trentino?

In allegato a questa nota riporto un elenco (non completo) di attacchi mortali da parte di orsi bruni dall'inizio del secolo. Sono riportati alcuni casi che contraddicono in modo palese la categorica esclusione del comportamento predatorio da parte di Arctos arctos nei confronti di Homo sapiens.

Il trasporto e la difesa del cadavere, il consumo della carne umana (in generale apprezzata dall'orso tanto che - se affamato – è in grado di dissotterrare i cadaveri dai cimiteri e di cibarsene, come successo in Russia nell'ottobre 2010 nella repubblica settentrionale di Komi) , definiscono secondo Herrero e Higgins (2003) un inequivocabile comportamento predatorio. E questi comportamenti si ritrovano in diversi tra i casi elencati.

 

Lesioni subite da una donna di 85 anni in Grecia nel 2005 - fonte: T. Vougiouklakis (2006), Fatal Brown Bear (Ursus arctos) Attack Case Report and Literature Review Am J  Forensic Med Pathol, 27: 266–267.

 

 

 

Uno studio su Ursus americanus mostra che nella maggior parte dei casi gli attacchi mortali hanno il carattere della predazione nei confronbti dell'uomo

 

In uno studio su Ursus americanus (specie più piccola e meno aggressiva delle varietà Nord-americane di Ursus arctos), Herrero et al. (2011) hanno trovato che in ben 88% dei casi l'attacco che aveva portato alla morte di una persona era di tipo predatorio. Gli autori hanno analizzato 59 incidenti con 63 vittima umane tra il 1900 e il 2009 concludendo che, nel caso dell'orso nero del Nord-america deve essere rigettata la convinzione che il pericolo maggiore per l'uomo sia costituito dall'incontro con la femmina con prole. Sono i maschi che attaccano nella maggior parte dei casi. In Europa, per fortuna, non disponiamo di una casistica tale da consentire studi di questo tipo ma sarebbe oltremodo superficiale non considerare l'insieme di questi dati.

Le differenze di comportamento nel confronto dell'uomo dipendono principalmente dal timore che gli animali nutrono per esso. Laddove la persecuzione è stata più capillare e duratura, come in Europa, il comportamento tende ad essere più schivo. O almeno tendeva. L'orso animale intelligentissimo si rende conto perfettamente che le interazioni con gli umani sono convenienti e non pericolose e di generazione in generazione si fanno più sfrontati.

Le cose possono cambiare nel giro di poche generazioni (ursine o lupine). Anche nel caso del lupo gli attacchi all'uomo sono più frequenti in Nord-america dove la scarsa pressione antropica ha fatto oggetto la specie di una persecuzione meno intensa. Luigi Boitani, il massimo studioso europeo del lupo ha in più occasioni ricordato come una specie opportunista come il canide è in grado, dopo poche generazioni trascorse dalla cessazione della persecuzione da parte dell'uomo di iniziare a ricomprendere quest'ultimo come una preda. Prede e predatori si scambiano a volte i ruoli. Anche l'orso nel corso dei secoli ha mostrato di modificare il proprio comportamento in funzione dell'antropizzazione del territorio adattando dieta e habitat alla pressione antropica. E' diventato “boschereccio” per difendersi dalla persecuzione, prsino "formichiere", ma se l'uomo cessa di essere un predatore pericoloso tenderà ad allargare il suo habitat e a considerare l'uomo come una preda. Come fa già in Nord-America e nell'estremo oriente.

 

 

Ci sono i miracolati

 

 

 

Il consigliere comunale di Bellevue John Chelminiak, stato di Washington, Usa  descrive l'attacco all'Ospedale di Seattle Mercoled' 6 ottobre 2010

 

Blazo Grkovic, un pastore della Bosnia-Erzegovina che nel maggio 2013 ha ucciso un orso. Inizialmente si è detto "con le mani nude" poi è emerso che aveva usato un'accetta per difendersi dalla belva che lo aveva attaccato mentre custodiva il gregge

 

... e chi non è fortunato

 

Il corpo del'uomo ucciso con la moglie in Alaska nel 2005 da un orso bruno che li ha attaccati mentre erano in tenda (come potevano "provocare" la belva?). Quando si parla di corpi mutilati si deve pensare a questo.

 

 

In crescita le aggressioni mortali da orso nel mondo

 

In Europa nel corso del XX secolo sono stati documentate solo 12 aggressioni mortali da parte di orsi in Europa (Swenson et al, 1996), nel XXI secolo è già stato raggiunto lo stesso numero.

Una parziale statistica dei casi di attacchi mortali da parte di Arctos arctos dall'inizio del secolo tratta per l'Europa da una ricerca bibliografica (per le fonti scientifiche) e su Google (per quelle giornalistiche) oltre che dalla voce “fatal bear attacks inNorth-America” di Wikipedia per quel subcontinente, è riportata di seguito.

 

Fonti per l'Europa (i riferiment bibliografici sono riportati in Bibliografia)

 

Turchia: Ambarlı e Bilgin (2008);

Finlandia: de Giorgio et al. (2007)

Bulgaria: Frosch (2011)

Grecia:  Vougiouklakis (2006)

Svezia episodio 2011: Zedrosser (2002);

episodio 2004: http://www.highbeam.com/doc/1P1-101060656.html;  

episodio 2007: http://www.stockholmnews.com/more.aspx?NID=278

Romania  episodio 2004:  Rigg (2005);

episodio 2007: http://www.msnbc.msn.com/id/19403904/ns/world_news-europe/t/bear-mauls-us-tourist-death-romania/#.ULOcCoZN98Y;

episodio 2008: http://www.icr.ro/bucharest/animalia-ro-33-2009/killer-bears.html

episodio 2009: http://www.reuters.com/article/2009/01/19/idUSLJ682626,

episodi 2012: http://www.reuters.com/article/2012/09/19/uk-romania-bears-idUSLNE88I02E20120919

 

Fonti recenti per l'America (in precedenza Wikipoedia)

episodio Alaska 2012 http://www.nydailynews.com/news/national/man-killed-partially-eaten-brown-bear-alaska-article-1.1184509; http://www.cbsnews.com/8301-201_162-57533364/alaska-man-killed-partially-eaten-by-brown-bear/

 

 

Va precisato che non sono riportati i casi di aggressioni mortali da Ursus americanus (19 vittime dal 2000 al 2011 da confrontare ai fini di una riflessione sull’aumento della pericolosità degli orsi con le 46 vittime di orso nero accertate in Nord America in tutto il XX secolo). Se è vero che gli orsi europei sono più piccoli e meno terrificanti dei Grizzly e degli orsi della Siberia orientale è anche vero che le caratteristiche anatomiche del "nostro" orso sono confrontabili con quelle dell' "orso nero" americano (molto più piccolo del Grizzly che è un orso bruno per quanto horribilis). In ogni caso una "carezza" di un "nostro" orso è sufficiente a stendere un grosso animale, figuriamoci un umano. Gli orsi colpiscono al torso e alla testa i malcapitati. In caso di aggressione si consiglia di proteggere la testa con lo zaino o altri oggetti.

 

Elenco del tutto parziale di incidenti mortali attribuiti a Orso bruno (Ursus arctos - compresi Ursus arctos beringianus dell'estremo oriente settentrionale e Ursus arctos horribilis del Nord-America) (nostra ricerca su Google e banche dati pubbicazioni scientifiche - per l'Eurasia e voce Fatal bears attack in North America di Wikipedia). Escluso l'Orso nero Nord americano causa di numerose aggressioni mortali. Tra i numerosi casi resistrati in India (dove vivono tre specie di orsi) alcuni potrebbero essere attribuiti a Orso bruno

 

 

 

Data

Luogo

Ambiente

Vittima

Tipo orso

Giugno 2007 

Romania, Carpazi

Nei boschi

Donna turista Usa (due altre persone ferite)

Un orso

Novembre 2001 Svezia centrale rimboschmento Cacciatore di alci con cane Un orso
2003 Kastamonu, Turchia      
2005 Kars, Turchia      

Maggio 2010

Bulgaria, Koutela, villagio nei pressi di Smolyan nei Monti Rhodope

Nei boschi

Uomo di 65 anni, stava raccogliendo legna nel bosco. Cadavere mutilato, traccia di sangue sino alla tana

Orsa con cuccioli?

Agosto 2008

 

Romania, Brasov Carpazi

Parco urbano al limite della città

Giovane che dormiva su una panchina (cadavere trascinato per alcuni metri dall'orso verso il bosco, forse per divorarlo successivamente)

Un orso

Gennaio 2009

 

Romania, Transilvania

Boschi

Poliziotto di 30 anni, mutilato dall'attacco dell'orso muore di infarto in ambulanza

Forse orsa con cuccioli

Ottobre 2004

Romania, regione di Brasov Transilvania

Boschi

Due morti e sette feriti, tutti cercatori di funghi che hanno disturbato l'orso. L'orso ha attaccato anche l'ambulanza

Orso rabido

Ottobre 2004

Svezia, Nord, Nausta, nei pressi di Jokkmokk

Boschi

Cacciatore di alci di 40 anni. Il corpo giaceva a 50 m dalla tana.

L'orso che aveva ucciso un cane da caccia era stato ferito dal cacciatore

2005 Grecia, Metsovo, nei pressi di Giannina Area disabitata Donna anziana di 85 anni. Ferite alla testa e al torace, costole fratturate L'orso si è allontanato spontaneamente

Ottobre 2007

Svezia, Valsjöbyn nella regione di Jämtland.

Boschi

Cacciatore di alci di 64 a anni ucciso presso la sua postazione. Il corpo presentava profonde ferite alla testa e al torso compatibili con attacco da orso.

Escrementi di orso nelle vicinanze

Settembre 2012

Romania 60 miglia a N= di Bucarest Bosco Uomo di 71 anni (+ due feriti)  

Settembre 2012

Romania 60 miglia a N= di Bucarest Bosco fuori dal paese Uomo di 64 anni  

Maggio 2012

 

Russia asiatica loc Vilyuchinsk

Presso casa, alla periferia della città

Uomo adulto

Due orsi affamati

Luglio 2008

  

Russia asiatica, Kamchatka

Tundra

Due uomini adulti (geologi in attività). I compagni sono rimasti bloccati dagli orsi

Un gruppo di orsi affamati

Agosto 2011 

Russia asiatica, Kamchatka

Erbe alte (riva di un fiume)

Una ragazza di 19 anni e il suo patrigno

Un orso (lo stesso)

2008 

Hokkaido, Giappone

 

Un uomo di 50 anni che raccoglieva erbe spontanee

Un orso

2001

Hokkaido, Giappone

 

3 morti

 

2008

Hokkaido, Giappone

 

1 cacciatore di 67 anni che cercava di piazzare una trappola

 

2008

Russia asiatica Sakhalin

 

3 morti (uno semidivorato e seppellito)

 

ottobre 2012 

Usa, Alaska   Uomo (operaio forestale)  54 anni (semidivorato) orso (orsa con cuccioli?)

agosto 2012

Usa, Alaska, Parco Nazionale

  Uomo 49 anni, fotografo naturalista. Foto dell'orso pochi minuti prima aggressione, cadavere parzialmente divorato trascinato nei cespugli per successivo consumo un orso (fotografato dalla vittima)

Agosto 2011 

Usa Parco Yellowstone

 

Uomo 59 anni escursionista

orso

Luglio 2011

Usa Parco Yellowstone

prateria

Uomo 57 anni escursionista la moglie si è salvata fingendosi morta. L'orso li ha attaccati perché si sono messi a correre

orso

Luglio 2010

Usa Gallatin National Forest, Montana

Campeggio

Uomo campeggiatore di 48 anni, feriti altre due persone. L'orsa li ha attaccati dentro la tenda

Orsa con cuccioli

Giugno 2010

Usa, Shoshone National Forestry, Wyoming

 

Uomo 70 anni, botanico mentre camminava

Orso

Ottobre 2008

Canada, Sundre, Alberta

 

Uomo 48 cacciatore

 

Novembre 2007

Canada, Sundre, Alberta

 

Uomo 51 anni cacciatore

 

Aprile 2006

Canada Ross River

 

Uomo 28 è transitato vicino alla tana

Orsa con due cuccioli

Settembre 2005

Canada British Columbia, Bowron River

 

Uomo 60 cercatore d'oro, tornava a piedi al campo, l'auto era in panne

Orsa con due cuccioli

Giugno 2005

Usa, Alaska Arctic Wildlife Refugee

Campeggio

Uomo 61 e Donna 58 (marito e moglie) attaccati nella tenda e inseguiti per mezzo miglio

 orso bruno uciso

Giugno 2005

Canada, Canmore, Alberta

 

Donna 25 anni. Stava facendo jogging. E' salita su un albero. L'orso l'ha tirata giù e l'ha sbranata

 

Ottobre 2003

Usa, Alaska, Katmai National Park

 

Uomo 46 e donna 37. L'uomo era un famoso scrittore e documentarista amico degli orsi

 

Ottobre 2001

Usa, Brown Blackfoot-Clearwater Wildlife Management Area, Montana Hilston

Campo

Uomo, cacciatore 50 anni, attaccato al campo

 

Luglio 2001

Usa, Alaska, Hyder

 

Uomo 41 anni, parzialmente divorato

 

 

Bibliografia citata

 

Ambarlı H., Bilgin C.C. (2008) Human–brown bear conflicts in Artvin, northeastern Turkey: Encounters, damage, and attitudes, Ursus 19(2):146–153 (2008).

De Giorgio F, Rainio J, Pascali V, Lalu K. (2007) Bear attack. A unique fatality in Finland. Forensic Sci Int. 173(1):64-7.

Frosch C., Dutsov A., Georgiev G., Nowak C. (2011) Case report of a fatal bear attack documented by forensic wildlife genetics, Forensic Science International: Genetics, 5:342–344.

Herrero S., Higgins. A., 2003. Human injuries inflicted by bears in Alberta: 1960–98. Ursus 14:44–54.

Herrero S., Higgins A., Cardoza J.E., Hajduk L.I., Smith T. (2011). Fatal Attacks by American Black Bear on People:1900–2009 The Journal of Wildlife Management 75(3):596–603.

Rigg R. (2005) Fatal Bear Attacks on Humans in Romania, February 14 (1): 18.

 

Swenson J.E. , Sandgren F. ,  Heim M., S. Brunberg, Sørensen V., Söderberg A., Bjärvall A., Franzén R., Wikan S., Wabakken P., K. Overskaug K., (1996) Er den skandinavisk bjørnen farlig? NINA Oppdragsmelding 404: 1–26.

 

Vougiouklakis T. (2006), Fatal Brown Bear (Ursus arctos) Attack Case Report and Literature Review Am J  Forensic Med Pathol, 27: 266–267.

Zedrosser A., Dahle B. (2002) Brown Bear Attack in Central Sweden, International Bear News, 11 (2): 9.

 

 

 

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