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(09.09.12) Pressione predatoria inaccettabile per alcuni allevatori 

A Limone Piemonte (Cuneo) un alpeggio gestito in modo esemplare è stato bersagliato da una raffica di attacchi di lupi con perdita di numerosi capi bovini, comprese vacche, manze gravide e un toro. Una situazione insostenibile che determina notevoli danni che solo in minima parte sono compensati dagli indennizzi. Giornate intere spese ad accompagnare il veterinario, a contattare il Soccorso alpino per il recupero delle carcasse a portare documenti negli uffici. E il giorno dopo... da capo.leggi tutto

 

(11.01.12) Giovani che fanno rivivere la montagna (val Susa, To)

La storia esemplare di Andrea e Silvia ne riassume anche altre. Ne parliamo in pieno inverno perché l'alpeggio - al di là della dimensione turistica - è un aspetto importante della vita in montagna, di cui ci si deve preoccupare tutto l'anno. Ci sono giovani con una passione enorme, ma pare che la società urbana pronta a commuoversi per le loro storie e per la bontà dei loro prodotti poi non riesca a fare a meno di mettere sempre nuovi bastoni tra le ruote leggi tutto

 

(21.10.11) Berbenno (So). Semi (bio) di futuro: chi semina raccoglie

In una Valtellina ancora dominata dalle vecchie visioni dell'agroalimentare industrializzato ha avuto un grande significato simbolico la semina di un campo di Pedemonte di Berbenno con una varietà di frumento tenero biodinamica. Merito dell'associazione More Maiorum forte del sostegno di tanta gente comune oltre che delle istituzioni locali. La semina ha visto la partecipazione attiva e consapevole di un centinaio di persone che si sono poi trattenute per il pranzo (vegetariano) e per ascoltare interventi sulla rinascente ruralità alpina e sull'agribiodiversità. leggi tutto

 

(26.09.11) Carcoforo (Vc) Microcomuni vivono

I piccolissimi comuni spesso si dimostrano vitali. Carcoforo (79 abitanti) ha associazioni culturali, una libroteca, organizza convegni. La propria cultura materiale e immateriale è oggetto di attenta conservazione e c'è anche un alpeggio attivo con agriturismo e vendita diretta di autentici prodotti locali. Attraverso alcune impressioni fotografiche il volto di un paese che vive leggi tutto

 

(11.09.11) Alpe Madri (Dosso del Liro, Co)

La storia di una vipera che con un morso mortale alla fidata mula mette in crisi un alpeggio. Che deve scaricare a ferragosto. Sono questi 'eremiti' (o 'trogloditi') che tengono in piedi la montagna (senza ricevere adeguati sostegni).Testo e foto di Pierfranco Mastalli vai a vedere

 

(08.09.11) Tra alpi orobiche e marittime. Antiche strutture d'alpeggio a confronto

Le antiche strutture pastorali presentano forme che si ripetono in aree diverse e in tempi diversi. Le nostre conoscenze sono ancora frammentarie ma è già possile stabilire interessanti analogie. Come nel caso dei calécc delle Orobie occidentali e nelle capanne casearie degli alpeggi del monregalese sulle Alpi Marittime. Ricostruire la storia concreta dei sistemi di alpeggio e di caseificazione e la loro evoluzione serve anche a far uscire l'alpeggio da una dimensione bucolica atemporale restituendogli l'importanza che merita. leggi tutto

 

(13.08.11) "Malga in festa" a Songavazzo (Bg)

Nonostante la pioggia e la nebbia e il cambiamento di programma (con pranzo in paese) la festa delle malghe di Songavazzo alla seconda edizione si conferma come un raro esempio di sagra dell'alpeggio di qualità. Cruciale l'aspetto di educazione al gusto attraverso degustazioni, illustrazioni dal vivo e spiegazioni su caseificazione e mondo dell'alpeggio. vai a vedere

 

(11.08.11) Plesio (Co). Festa di Sant'Amaa e alpe Nesdale

Anche quest'anno sono stato a Sant'Amaa e all'Alpe Nesdale (Plesio, Co). E' stato bello vedere il sindaco, il parroco, la gente del paese così interessati alla realtà dell'alpeggio rendere omaggio al lavoro degli alpigiani, ai frutti degli animali e dei pascoli. Un evento che dovrebbere essere di modello per le feste in alpeggio.vai a vedere

 

(04.08.11) All'Alpe Cavisciöla, tra 'integralisti' del Bitto storico e mucche O.B.

Un alpeggio della val Brembana dove si arriva solo a piedi, dove il latte si lavora in baite 'storiche'. È gestito da una giovane coppia unita dalla passione per l'alpeggio, lei casara 'fliglia d'arte', lui giovane ed orgoglioso caricatore d'alpe che ha fatto la gavetta,  fermo come una roccia sulle sue convinzioni. Propugnatore di una perfezionata arte del pascolamento e del ritorno alla Bruna alpina (O.B.). In alpe ci sono anche dei cascin ("pastorelli") di 14 e 12 anni, l' per imparare. Sembra una storia abilmente costruita per mitizzare una realtà. Ma è vera. Un invito caloroso a  tutti a farsi una bella camminata e ad andare a conoscere Alfio e Sonia che vi accoglieranno come amici anche se non vi conoscono. vai a vedere

 

(15.07.11) Ritorno all'Alpe Madri (Dosso Liro,Co)

Mario Bassi ha potuto ritornare a caricare l'Alpe Madri dopo le incresciose vicende di speculazioni sugli alpeggi che gli avevano impedito di farlo lo scorso anno. Anche quest'anno Pierfranco Mastalli è andato a trovarlo. Ci ha raccontato come l'alpeggiatore abbia ripreso la vita di sempre nella suggestiva Valle del Dosso, montagna aspra e dirupata. vai a vedere

 

(22.06.11) All'alpeggio Case di Viso da Andrea Bezzi malghese-casaro-affinatore

Storia di una esercitazione-seminario in cui si sono affrontati tanti problemi e capite tante cose sulla realtà dell'alpeggio. Su tutte una: l'allevatore di montagna non può pensare solo a mungere ma deve usare le sue mani abili e tutte le sue capacità tecniche e comunicative. La grande lezione di Andrea Bezzi che da diversi anni segue un suo 'stile produttivo' che oggi viene ammirato. Andrea è pienamente soddisfatto del suo lavoro "il più bello del mondo". Se solo il Parco....  leggi tutto

 

(01.05.11) Bricherasio (To) Storie di giovani pastori. Videoracconto.

Ci sono giovani pastori che, a vent'anni, hanno già un bagaglio di conoscenze sulle pecore, sul formaggio, sui pascoli, sulle tradizioni pastorali degno dei padri, anzi dei nonni. Il mestiere del pastore è proprio speciale; non c'è spazio per i bamboccioni. E nemmeno per chi perde tempo a lamentarsi invece che rimboccarsi le maniche e affrontare - come si fa da sempre - i problemi. Fotoracconto e videointervista (sotto la pioggia) a Ivan Monnet, 26 anni, pastore professionista della Val Pellice (del 28 aprile) vai a vedere

 

(06.02.11) Sostila: microcosmo ruralpino

Il paesino senza strada di Sostila in Valtellina è avvolto dalle retorica dei 'paesi fantasma'. In realtà non è 'morto'. Tra l'altro sono state avviate iniziative per il recupero della 'pera di Sostila' (sono state messe a dimora nel 2010 diverse piantine).  Vi è anche un allevamento di pecore e capre.  Le iniziative di rivificazione sono portate avanti dal Comune di Forcola, dall'Associazione Amici Val Fabiola e dai privati . C'è però anche un altro lato della medaglia: la 'guerra' tra Sostila e Campo (ovvero tra i comuni di Forcola e Tartano) per l'acqua. leggi tutto

 

(30.01.11) Capre ossolane e problemi della montagna (Vb)

Un  piccolo viaggio tra tre vallate e tre allevamenti caprini ci porta a contatto con tanti problemi: razze autoctone da salvare, alpeggi da valorizzare, l'inserimento dei giovani, il mantenimento di patrimoni di tradizioni, paesaggi, produzioni, testimonianze storiche. Difficile sopravvalutare l'utilità della capra per mantenere in vita la montagna dell'uomo. leggi tutto

 

(06.02.11) Sostila: microcosmo ruralpino

Il paesino senza strada di Sostila in Valtellina è avvolto dalle retorica dei 'paesi fantasma'. In realtà non è 'morto'. Tra l'altro sono state avviate iniziative per il recupero della 'pera di Sostila' (sono state messe a dimora nel 2010 doverse piantine).  Vi è anche un allevamento di pecore e capre.  Le iniziative di rivificazione portate avanti dal Comune di Forcola, dall'Associazione Amici Val Fabiola e dai privati . C'è anche un altro lato della medaglia: la 'guerra' tra Sostila e Campo (ovvero tra i comuni di Forcola e Tartano) per l'acqua. leggi tutto

 

(30.01.11) Capre ossolane e problemi della montagna (Vb)

Un  piccolo viaggio tra tre vallate e tre allevamenti caprini ci porta a contatto con tanti problemi: razze autoctone da salvare, alpeggi da valorizzare, l'inserimento dei giovani, il mantenimento di patrimoni di tradizioni, paesaggi, produzioni, testimonianze storiche. Difficile sopravvalutare l'utilità della capra per mantenere in vita la montagna dell'uomo. leggi tutto

 

(03.12.10) La Festa della torchiatura a Cerveno (BS) (evento del 7.11.10)

Da quando è stato restaurato nel 2008 l'immerso torchio a leva di Cerveno è protagonista di una sentita 'Festa dell'uva' che rappresenta una tappa importante delle nuove sentite celebrazioni del ciclo agrario in Valle Camonica.  Il torchio di Cerveno è parte integrante e cuore dell'Ecomuseo della Concarena e testimonia di un importante lavoro collettivo di restauro che esalta la cultura della lavorazione del ferro e del legno dell'homo faber camuno. È anche un emblema di come la valorizzazione delle radici della ruralità si intrecci al rilancio economico di tradizioni produttive agricole in circuiti 'integrati' turistico -agroalimentar -culturali (vedi la nuova cantina sociale di Losine). vai al fotoracconto

 

(11.10.10) Festa dei marghè a Magliano Alpi e Fiero dei des a Bellino (CN)

Le tradizioni si perdono? Non si direbbe. In Piemonte le feste dei margari e le fiere autunnali del bestiame aumentano di numero e di partecipazione. Sullo sfondo si agitano i problemi degli affitti degli alpeggi, del lupo, dei vitelli non pagati abbastanza, delle strutture spesso inadeguate a garantire condizioni di vita e di lavoro adeguate. Ma in questa manifestazioni la gente del posto si stringe ai pastur e ai marghè consapevole del valore della loro attività pastorale non soli per il mantenimento della montagna ma anche di altrettanto importanti strutture simboliche e identitarie della comunità locale.vai a vedere

 

(27.09.10) Val Vigezzo (VB). I tesori degli alpeggi: Alpe Basso

All'Alpe Basso, in Val Loana, Bruno Zani alpeggia 80 capre e venti mucche e produce un formaggio particolare e molto pregevole mescolando latte caprino e vaccino (al 50% ca). La tecnica risente dell'influsso della cultura casearia della vicina Svizzera interpretata però in modo originale. Il risultato è rappresentato de forme del peso di 15 kg. La pasta presenza una marcata occhiatura ma la tecnica accutata e paziente di lavorazione è tale da consentire una maturazione piuttosto lunga senza difetti. Anche qui, però, i problemi non mancano; a parte la siccità di questa stagione è in forse la possibilità di utizzare l'alpeggio del comune, a quota più elevata, a causa della mancata esecuzione dei benedetti 'adeguamenti igienico-sanitari'. vai a vedere

 

(20.09.10) Alta Valle Camonica (BS) Rilancio per le malghe del Mortirolo?

Resoconto di una visita (14 c.m. ) ad un gruppo di malghe con forti elementi di criticità ma anche con gradissime potenzialità multifunzionali (per le valenze storiche, naturalistiche e turistiche).  Le amministrazioni paiono decise a puntare con convinzione sui loro alpeggi. Un fatto molto positivo.  

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(17.09.10) Gias Gardon (Valle Stura di Demonte, CN)

Un alpeggio chiave per la sopravvivenza della pecora Sambucana. Due ragazzini che vorrebbero fare i pastori. Il tutto condizionato da un futuro incerto per colpa della presenza stabile dei lupi. Che in Valle Stura di Demonte hanno già messo in grave difficoltà la pastorizia e rischiano di affossarla completamente 'bruciando' progetti, energie, passione, impegno vai a vedere

 

(03.09.10) Alpe Graglio (CO) Descarga anticipata

Alpeggi comaschi tanto belli quanto poco valorizzati. Visita all'Alpe Graglio, una delle poche che nell'alto Lario occidentale sono regolarmente caricate con vacche da latte. Purtroppo le bizze del clima quest'anno hanno provocato la fine anticipata dell'alpeggio (testo e foto di Pierfranco Mastalli) vai a vedere

 

(01.09.10) Coumboscuro (CN) Colture e culture d'identità

Chi pensa che le culture e le lingue ancestrali siano espressione di chiusura, egoismo, sguardo fisso al passato farebbe bene a farsi un giro a Coumboscuro. Dove l'attaccamento alla cultura e ai valori tradizionali, la volontà consapevole e caparbia di preservarli, ha consentito ad una piccola comunità di restare a vivere in montagna, coltivando contatti con tante realtà culturali in giro per l'Europa (e non solo). Ha consentito  di coniugare la manualità (artigianato, agricoltura, cura del territorio) con le espressioni culturali e artistiche 'colte'. Un miracolo? Forse si. Ma  ripetibile. Con difficoltà, però, perché riannodare i fili spezzati e i valori della continuità e della comunità corrosi dall' individualismo è arduo. Servono  punti di riferimento molto saldi. E comportamenti personali coerenti. vai a vedere il fotoracconto

 

(27.08.10) Una vita ruralpina:  Ambrosini Dante da Dubino (SO)(classe 1919)

La prima stagione d'alpeggio a 6 anni ;poi una serie di stagioni a S.Sisto (Campodolcino) con le poche vacche di famiglia e le prime esperienze da giovanissimo sfrosaduur. Quindi la guerra con la prigionia. Immediato dopoguerra con il contrabbando spericolato e il lavoro dei boschi (più il primo). Poi in cantieri in Svizzera fino a un grave incidente sul lavoro. Ancora alpeggi negli anni '60. Poi commercio e trasporto bestiame (anca de sfroos föö de Livign); poi ancora alpeggi negli anni '80. Da 10 anni carica (da solo) l'Alpe del Piani a 2070 m e impara a fare il formaggio. 'Ma i vach e i cavaj  i uu semper tegnuu) (Foto M.Corti, Alpe dei Piani, 25.08.10)

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(22.08.10)  In Valle Camonica un ecomuseo delle malghe

Un glorioso fabbricato d'alpeggio, emblema della produzione del formaggio Silter in Valgrigna è attualmente oggetto di attento restauro conservativo. Sarà il cuore dell'ecomuseo delle malghe, un cuore vivo, con la stagionatura del formaggio e i supporti didattici per i visitatori. Finalmente un intervento che valorizza il patrimonio storico-architettonico dell'alpeggio.

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(12.08.10)  Cuneo. Pastori o lupi? Quale la razza in via di estinzione?

Alla conferenza stampa a Monterosso Grana (CN) per la presentazione del progetto regionale a sostegno della pastorizia (vedi sotto) era presente anche un pastore-simbolo: Mario Durbano di Frise. Un pastore che negli ultimi anni ha subito una serie impressionante di attacchi da parte dei lupi (nonostante utilizzi i recinti elettrici). Nel pomeriggio, con Luca Battaglini e Marzia Verona, sono andato su in montagna a  trovare lui e il suo gregge. Montagne aspre, valloni 'da lupi'. Ma questa è la montagna di Mario, della gente di qui, che ha sempre vissuto qui, in equilibrio con l'ambiente. E che ora paga la scelta politica di favorire la reintroduzione del lupo, una scelta che ci auguriamo venga ora riequilibrata in nome del diritto della pastorizia e della cultura alpina a continuare a vivere.

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(09.08.10)  Festa delle malghe (a Songavazzo, BG)

Pieno successo della Festa delle malghe di Songavazzo. Pienamente soddisfatto il malghese e gli organizzatori si pensa già alla prossima edizione ma anche ad organizzare eventi simili per il 2011. La Festa è stata predisposta per l'aspetto gastronomico  tenendo conto dei criteri che devono informare la sagra di qualità: solo prodotti di agricoltori e trasformatori locali, niente bicchieri e stoviglie di plastica a perdere. leggi tutto

 

(30.07.10)  All'Alpe Nesdà (Plesio, CO) si festeggia la rinascita

Gli alpeggi del Bregagno, nei comuni di Garzeno, Pianello, Cremia, S.Siro, Plesio, Grandola e Cusino rappresentavano un grande comprensorio di alpeggi con pascoli alti fino a 2.000 m, affacciati sul lago di Como e di Lugano. Pochi sono ancora caricati ma l'apertura di una nuova pista forestale, che dai 'monti' di S.Siro porta all'Alpe Nesdà (passando per l'Alpe Rescascía), può aprire nuove prospettive. Domenica 25, con una bella cerimonia (che ha compreso anche la benedizione dei pascoli, degli animali e dei fabbricati) si è aperta la prima forma prodotta in alpe dopo anni di abbandono. Oltre agli strepitosi panorami questi alpeggi hanno anche un altro asso nella manica: i prodotti. Il formaggio che si produce (da secoli) è il Bitto, che qui, come nelle Valli omonime, viene prodotto con l'aggiunta del latte di capra. Insieme ad esso si produce una straordinaria mascarpa che diventa poi zígher.

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(26.07.10)  Lagorai significa malghe. No al Parco

Amamont (l'associazione transfrontaliera degli amici degli alpeggi e della montagna) è andata nel Lagorai. Nella malga più autentica della regione più autentica del Trentino. Da Oswald Tonner, malghese-simbolo dell'ecologia contadina contrapposta alle ideologie della wilderness. Un'occasione per sostenere la biodiversità dei pascoli e dei formaggi, per dire no alle 'bustine' di fermenti selezionati più o meno 'autoctoni', al degrado delle malghe storiche ridotte a pascoli di manze, ai progetti di trasformare le malghe abbandonate in 'palestre' per i giochi di sopravvivenza nella wilderness. leggi tutto

 

(20.07.10)  Alpe Laguzzolo (S. Giacomo Filippo, SO)

All'Alpe Laguzzolo a 1.774 m in valle del Drogo si arriva solo a piedi partendo da poco più di 1.000 m. Ma una coppia di giovani neocaprai di Mese (entrambi con solide radici locali e rurali) sta organizzando al meglio l'alpeggio per le loro capre da latte.  Con due bambini piccoli ... e  i nonni, i parenti che aiutano. Sono stato domenica scorsa a trovarli e vi racconto la storia (dell'alpe, della famiglia, dell'escursione). leggi tutto

 

(15.07.10)  I furmagitt de cavra del Miro (a Sala Comacina)

Nel viaggio tra i formaggini di capra 'autoctoni dell'Insubria proponiamo un fotoracconto 'storico' (realizzato nel marzo 2001, sui muunt di Palese a 670 m). Protagonista Miro Puricelli, classe 1913, un 'monumento vivente' ruralpino e un archivio della memoria. Con ricetta per i formaggini ma anche quella (più preziosa e rara) per fare il caglio di capretto. vai a vedere

 

(13.07.10)  Rosanna e Rolando: neomontanari che fanno agricoltura nella Val Grande (VCO), spacciata per 'la più grande area wilderness d'Europa'

Continua il nostro viaggio tra i neomontanari (neocaprai per lo più), gente che 'ce la fatta' e ha messo in piedi aziende sostenibili e multifuzionali che non solo 'stanno in piedi' ma mantengono viva la montagna (e le alte colline). Andando a vivere in posti come la Valgrande dove una malintesa 'ideologia della wilderness' si compiace della desertificazione agricola.

C'è bisogno di gente come loro, fortemente motivati, che non si arrendono alle non poche difficoltà, alla burocrazia soprattutto. L'importante è che non restino esperienze isolate e che l'elemento locale si confronti con esse (anche attraverso le aggregazioni dei produttori) e ne tragga spunto per imprimere un nuovo orientamento all'attività agricola in montagna. vai a vedere

 

(08.07.10)Fotoracconto: Alpe Andossi (SO)

Sulla stessa alpe stili di alpeggio diversi (pare un viaggio nel tempo). E poi il conflitto tra i discendenti degli alpigiani (ora 'vacanzieri') e gli alpeggiatori ('vecchio' e 'nuovo' stile). Quello che conta è che il bosco è stato fermato anche se '... tanta erba non è mangiata e ad agosto è gialla' vai a vedere

 

(21.06.10) Nevicate sugli alpeggi

Cronaca (fotografica) della giornata di domenica 20 giugno  all'Alpe Li Piani (Brusio, Val Poschiavo - Canton Grigioni).  Mentre fuori nevicava si è tenuta l'assemblea dell'associazione Amici Li Piani. Presente Robi Ronza, grande amico della montagna, cui è stata conferita la qualifica di 'socio onorario'.vai a vedere

 

(17.06.10) Cantine (hilter) d'alpeggio. Monumenti minacciati (Songavazzo, BG)

Sono sopravvissute ai diktat dei veterinari-burocrati, ai danni dei progettisti che farebbero meglio a progettare villette e condomini (architetti, ingegneri, geometri). Sono le cantine di stagionatira degli alpeggi ancora miracolosamente in funzione; veri monumenti al sapere ambientale e tecnologico dei nostri vecchi. Vi mostriamo quella della Malga Valmezzana in alta Val Seriana, un alpeggio 'fortunato' in quanto gestito dal Consorzio Forestale Presolana e caricato da un giovane 'neomalghese' locale pieno di entusiasmo e passione. leggi tutto

 

(12.06.10) Valstrona (VCO). Una valle da capre (che oggi possono tornare ad essere una risorsa)

Tipica valle insubrica aspra, incassata, rocciosa, dove l'economia per secoli si è basata sull'integrazione dell'agricoltura di sussistenza con l'emigrazione, l'artigianato del legno e le miniere. Agricoltura e zootecnia 'povere', (almeno secondo certi schemi che forse è ora di rivedere). Basata sulle capre, le castagne e l'orticoltura (in assenza di campi e di grandi pascoli da bovini). Un modello ecologico efficientissimo che consentiva un'elevata densità demografica . Oggi di caprai e di capre ne rimangono pochi ma di buona razza (entrambi). E la tradizione della trasformazione  del latte caprino nei tipici furmagit at crava si rinnova. vai a vedere

 

(11.04.10) Storie di capre: 'Sbirulina: caprettina o cagnolina?'

Forse qualcuno si ricorda del gatto coraggioso che si crede un cane pastore (storia di due caprai ...), adesso è la volta di Sbirulina, una caprettina nata prematura e allevata in casa con due 'genitori' umani e due affettuose cagnotte (una 'pastora' e una Rotweiller) come 'sorelle maggiori'. Sbirulina si comporta in tutto e per tutto come una cagnolina e ha anche la sua 'cuccia' (col fieno), ma preferisce - da 'vero' cane di casa - starsene sul divano. In realtà è una storia quasi 'normale' perché si sa che nella vita ruralpina di ieri c'era la ('cavra/crava de cà'), chiamata per nome, docile, che allattava i bambini e mangiava gli avanzi di cucina. Paolo, Silvia con le loro cagnotte, Sbirulina (e le altre capre) sono gli unici ad abitare tutto l'anno la frazione Ielmala a 658 m in Valle Anzasca

leggi e guarda tutto

 

(10.04.10) Storie di alpeggi: 'Adesso non passa più neanche il mulo'

Lorena Pirozzini e Moreno Zanetta di Calasca Castiglione (VCO) raccontano cosa significhi caricare un alpeggio dove si arriva (a fatica) solo a piedi e capita spesso di rifocillare gli escursionisti della GTA. Ma invece che un premio ... leggi e guarda tutto

 

Motocross in montagna: sport o vandalismo? Un problema non solo bergamasco

 

La Storia di due caprai, di una scrofa innamorata e di un gatto coraggioso

 

Una storia in controtendenza: qualche volta gli alpeggi rinascono

 

(Aggiornamento)

 

Come nasce la maschèrpa d'alpeggio delle Valli del Bitto

 

pagine visitate dal 21.11.08

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