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(23.06.16) Nuovi montanari che vengono da lontano un fenomeno che può sortire effetti antitetici
Apriamo con un lavoro su turismo alpino e immigrazione inviatoci da Andrea Membretti, sociologo del territorio, un dibattito su un tema tra i più sensibili: immigrazione neocomunitaria e extra-comunitaria nelle Terre alte leggi tutto


(16.04.15) Petrini non portare i campesinos a Expo Un appello a Carlin Petrini per fermare l'operazione "campesinos ad Expo" che - stante la percezione diffusa che associa l'evento a multinazionali e malaffare rischia di diventare una deleteria operazione di social washing leggi tutto

(14.04.15) Pesticidi: una questione politica e morale che impone una svolta etica e ideologica
La società della tarda modernità e del turbocapitalismo,(oggi biocapitalismo senza  limiti etici), sta ponendo  a capo delle generazioni future un fardello di disastri sociale e ecologici. Il cibo a basso costo, merce globale che scaccia il cibo buono è alla base di un modello tossico di "sviluppo" leggi tutto

(15.07.15)  La "sete" insostenibile della mais monocoltura
Come in ogni annata siccitosa, ci si accorge che la monocoltura maidicola della pianura lombarda causa danni inaccettabili agli ecosistemi acquatici dei fiumi e dei laghi. Inutile sottolineare come la diffusione delle centrali a biogas  abbia ulteriormente aggravato il problema. leggi tutto


(16.03.15) Si ciancia di biodiversità ma avanza la monocoltura
La logica delle monocoltura ogni giorno manifesta le sue conseguenze nefaste. Dove si è concentrata la zootecnia (qui maiali, là latte, là polli) le finanziarie si offrono di "risolvere" il problema bruciando le biomasse e aumentando l'inquinamento. Dove c'è la melicoltura o la viticoltura intensiva si irrorano fiumi di pesticidi, le colline franano e le acque si avvelenano. Ma c'è chi vuole produrre un miliardo di bottiglie di Prosecco, aperitivo globale che uccide i territori collinari veneti e friulani
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(03.02.15)Non vendere la propria madre, la terra
Papa Bergoglio ieri ha pronunciato un discorso forte sull'agricoltura. Ha detto che chi svende la terra, avvelenandola o "destinandola ad altri sui apparentemente più redditizi" vende la propria madre. Ha sdoganato il concetto di madre terra anche al di là della "dimensione francescana". Avrà certo fatto dispiacere a quei cattolici che considerano "pagano" parlare di madre terra e della sua sacralità per poter giustificare le violenze che ad essa sono inferte in nome del progresso e della tecnica leggi tutto

(28.01.15) Come la Regione Lombardia ha dilapidato 17 milioni di euro per il Tarlo asiatico

Mario Colombo, entomologo specializzato in insetti esotici dannosi spiega in un'intervista a Ruralpini perché la strategia adottata dalle agenzie della Regione Lombardia, tesa ad una impossibile eradicazione dell'insetto xilofago, rappresenta unvero e proprio scandalo. Sono stati dilapidati 17 milioni di euro senza ottenere risultati perché ormai l'area di presenza dell'insetto si è allargata a troppi comuni. leggi tutto

 

(22.01.15) Il tradimento della bioeconomia

Da qualche tempo la politica, l'economia, gli ambienti accademici stanno contrabbandando per "bioeconomia" qualcosa di molto diverso da quallo che questo termine aveva assunto nel dibattito scientifico e culturale. In occasione di un convegno promosso dalla Regione Lombardia dal titolo La bioeconomia come chiave per lo sviluppo futuro tutto declinato in termine di biogas, biomasse, chimica verde, terreno di spregiudicate operazioni speculative che implicano a fronte di rendite parassitarie pesanti impatti sociali ed ambientali ci è parto doveroso puntualizzare la mistificazione insita nell'attribuire l'etichetta "bioeconomica" a queste operazioni del biocapitalismo speculativo e predatorio. 

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(02.01.15) Fermiamo il TTIP

Se il TTIP non viene bloccato l'Europa è destinata ad essere azzerata e inglobata in un impero atlantico. In nome della libertà di commercio alle corporation verrà affidato il compito di scriversi da sole le leggi gradite. Zero democrazia. E l'incubo del cibo unico spazzatura Con il TTIP ci si potrebbe svegliare un giorno in un'Europa dove le corporation, non i parlamenti eletti, scrivono le leggi e se qualche stato o regione insiste a stabilire norme che a loro non piacciono li trascinerebbe di fronte ad unarbitro internazionale costringendolo a pagare cara l'impudenza leggi tutto

(17.02.1) Dove vanno i contributi per la cultura, le tradizioni e lo sviluppo delle Terre Alte in Piemonte?
Più che le mutande verdi deprimono e offendono i criteri di ripartizione di contrubuti che dovrebbero tenere viva la cultura e l'economia delle Terre Alte. Il caso dell'assessore Vignale e dell'autofinanziamento ad una associazione che lo vede nel Direttivo  
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(08.01.14)Dalle Terre Alte un no a questa Europa
"Abbiamo bisogno di risorse per i bimbi, per le strade e l'Europa finanzia i lupi". E' una condanna senza appello dell'Europa della tecnocrazia quella di Alte Terre, associazione di Cuneo. Ma non basta denunciare; occorre un'azione politica unitaria.  E per l'occasione delle prossime europee si potrebbe ripetere il "miracolo del '79" che vide l'unità di un largo fronte minoranze e di gruppi autonomisti
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(21.08.14) L'appello di Coumboscuro. Per uno schema di agricoltura etica sostenuta dalla comunità
Gli amici di Coumboscuro hanno lanciato un appello. Noi rispondiamo e invitiamo a rispondere.  Cosa sia l'Escolo gli amici di Ruralpini divrebbero saperlo già. Qui non serve aggiungere ulteriori parole. Ruralpini crede alla montagna che fa da sé che trova in sé stessa le proprie risorse materiali, morali, spirituali. Chi non è lassù può dare una mano in vari modi e riceverà molto. L'appello è a distogliere una parte dei consumi alimentari dal sistema delle multiunazionali e a entrare in uno schema di Agricoltura Sostenuta dalla Comunità. leggi tutto


(21.08.14) Cibo, cultura e solidarietà (vera)

Gli amici di Coumboscuro hanno lanciato un appello (vai a vedere) per poter continuare le loro preziose attività culturali. Preziose per la loro piccola valle, per le culture ancenstrali, per le lingue minoritarie, per i popoli e le culture alpine. Le istituzioni non pagano. Spendono miliardi in opere inutili - utili per chi sappiamo - ma non onorano i debiti. Così le associazioni non legate ai carri del potere restano in balia delle banche. Ribelliamoci sostenendo Coumboscuro rispondendo all'appello che ha lanciato.Leggi tutto


(22.04.14) J'acuse
Comuni di (vera) montagna  baluardo  di  democrazia e contro la deriva autoritaria
L'atto di accusa di un sindaco della montagna "vera" contro le caste politiche che vogliono distruggere l'autonomia dei comuni imponendo accorpamenti e svuotando il ruolo dei sindaci leggi tutto

(28.02.14) Dopo l'operazione pseudo autonomista di Dellai dello scorso anno ci riprova l'Uncem

L'Uncem Piemonte l'8 marzo presenterà a Torino le liste civiche Alpes. Un'operazione trasformistica per rifarsi una verginità compromessa dall'operazione biomasse e dall'alea tecnocratica impressa da Borghi. Ma finirà come quella di Dellai che andò a Chivasso... per poi finire con Mario Monti   leggi tutto

 

(28.12.13) Robi Ronza spara a zero sull'Expo

Un Expo in Lombardia che parla quasi solo di isole, deserti, cacao e caffè. Un Expo che passa  l'idea che l'alimentazione sia legata solo all'agricoltura vegetale di pianura (meglio se esotica). Robi Ronza con un articolo che dice pane al pane rispolvera la verve anticonformista e antiborghese della migliore C.L. delle origini e spara ad alzo zero contro un Expo "da National Geographic" (e indirettamente contro Maroni e la Lega)  leggi tutto

 

(09.12.13)L'imbroglio ecologico (IV e ultima parte)

Nella storia di Legambiente si rispecchia un ambientalismo di regime, apparato di controllo sociale e di "acculturazione" funzionale alla greed economy turbocapitalista. Con un "pensiero ecologico" debole appiattito sulla modernità e l'ideologia scientista, tecnocratica. Centralismo comunista accoppiato con i meccanismi delle corporation. Ma il dissenso cresce. leggi tutto

 

(02.12.2013) l'imbroglio ecologico (parte III)

Dalla critica al capitalismo della prima ecologia politica alla partecipazione all'affarismo della green economy. L'ambientalismo, nel solco del progressismo illuminista,  come supporto ideologico e cosmetico al biocapitalismo dello sfruttamento integrale  leggi tutto

 

(01.12.13) Legambiente: business senza freni

La spregiudicatezzadi Legambiente nel cavalcare il business delle biomasse e - in particolare  del biogas da rifiuti - l'ha portata in affari con una società e una famiglia implicata nelle truffe sui rifiuti e "contigua" alle ecomafie controllate dai casalesi. Lo ha rivelato l'EspressoUn piano inclinato e sdrucciolevole quello del business della green economy.   leggi tutto

 

(16.11.2013) l'imbroglio ecologico (parte II)

La nascita dell'ambientalismo come movimento sociale negli anni '80. I condizionamenti sulla nascita del movimento ambientalista del travaso dell' "eccesso di militanza" dalla "sinistra rivoluzionaria" e dell'egemonia culturale del PCI. La divaricazione tra localismo e ambientalismo quale occasione mancata. La necessità di andare oltre la sinistra (e la destra) per recuperare spazi di autonomia sociale leggi tutto

 

(07.11.2013)l'Imbroglio ecologico (ambientalismo, sinistra, trasformazioni sociali nell'era del capitalismo neoliberista)

Oggi l' ambientalismo è la proiezione della Green economy capitalista e i movimenti devono imboccare con coraggio nuove strade, oltre la sinistra e la destra e oltre l'ambientalismo per una nuova autonomia dei soggetti e delle comunità popolari. L'imbroglio ecologico è finito perché il ruolo dell'ambientalismo istituzionale è palesemente di controllo sociale. Prima parte di un ampio contributo che ripercorre la storia dei rapporti tra ambientalismo, sinistra, capitalismo e movimenti sociali dai primordi del movimento ambientalista ad oggi. 

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(31.10.2013) Per un'ecologia sociale Il movimento contro le biomasse all'interno del nuovo panorama dei movimenti per la difesa della salute e del territorio ha molti connotati del nuovo movimento per l'ecologia sociale. Supera divisioni ideologiche e unisce trasversalmente gruppi sociali eterritori. Sposta al di fuori dei tradizionali ambiti urbani la scena dei movimenti e costringe l'ambientalismo istituzionalizzato a smascherare il suo ruolo a supporto del sistema leggi tutto

 

(09.09.13) Lasciateci almeno delle riserve indiane

 Piuttosto che essere del tutto scacciati dalla wilderness lasciateci delle ZPS umane.  A lanciare la provocazione è l'associazione Alte Terre. Un'associazione di resistenza sociale montanara delle valli di Cuneo.  "Siamo noi montanari in via di estinzione , creiamo delle riserve indiane senza orsi e lupi per difendere la biodiversità culturale umana che rischia di sparire".  leggi tutto

 

(05.09.13)  Per una politica delleTerre Alte

In vista dell'incontro a Coumboscuro di domenica 9 presentiamo gli atti del Convegno di Sondrio del giugno 2012 dal quale scaturitono 5 punti su cui impostare la futura azione politica. Un contributo alla documentazione del percorso sin qui seguito dal dibattito politico-culturale sulle Terre Alte leggi tutto

(03.09.13)  In difesa delle Terre Alte
Quest'anno Amamont organizza il suo evento annuale nelle valli Maira e Grana all'estremo occidente alpino, incontrando due associazioni che condividono il tema sociale. delle Terre Alte. Un'occasione per riprendere il filo di un percorso che si snoda nelle Alpi dai tempi dell Carta di Chivasso, che viene riproposto anche in forma transfrontaliera e che punta a un nuovo patto tra piano e monte 
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(20.08.13) La rinascita delle comunità locali una risposta strategica alla crisi
Il sociologo territorialista 
De La Pierre, attento ai temi della rinascita comunitaria e della progettualità locale autosostenibile, invidua nella profonda crisi presente, una straordinaria opportunità di rinascita comunitaria. De La Pierre rintraccia un filo comune in quanto sta avvenendo nei borghi già abbandonati dell'Appennino, in Brasile, nella Grecia che rinasce quando la crisi sembra disperata, in una inedita Lombardia leggi tutto

 


(07.01.13)Firenze. Fermato un presunto terrorista animalista per l'incendio di uncaseificio

In Toscana l'animalismo ha fatto un salto di qualità e, dopo gli attentati ai macelli, ha colpito un caseificio.  leggi tutto

 

(22.12.12) Dove nascono le diseguaglianze che urlano vendetta

L'Istat dice che il 17,9% di italiani stanno al freddo per risparmiare sulriscaldamento. Ma anch'essi pagano una tangente agli speculatori delle energie pseudo rinnovabili leggi tutto

 

(20.12.12) Zaiabanderuola

Zaia per lisciare il pelo agli animalisti blocca il piano di controllo dei troppi cervi della foresta del Cansiglio. leggi tutto

 

(12. 12.2012)Una cricca delle tangenti al Mipaaf Il gip Flavia Costantini in un passaggio dell'ordinanza di custodia cautelare che riguarda 11 persone, tra cui Giuseppe Ambrosio, capo della segreteria del sottosegretario Braga parla chiaro: " il Mipaaf nonostante la crisi finanziaria dello Stato, riesce a reperire risorse per finanziare progetti di dubbia utilità per la Comunità ma di ingente impegno economico e di sicuro tornaconto per i funzionari corrotti". E pensare che un referendum lo aveva abolito. Coinvolti, oltre a dirigenti e funzionari ministeriali, anche imprenditori e un dirigente della CIA.  leggi tutto

 

(14.03.12) Modernizzazione ecologica: legittimazione dei rischi e della tecnocrazia

Dietro l'ecobusiness degli Ogm, delle "rinnovabili" insostenibili c'è la teoria e il programma politico della modernizzazione ecologica. L'estremo tentativo dell'industrialismo e del potere tecnoscientifico di evitare di fare i conti con i limiti dello sviluppo e con la crisi della modernità. Con forti pericoli per la democrazia e per l'ambiente stesso sottoposti al controllo di una governance autoritaria e tecnocratica alla cui legittimazione concorre in modo subalterno anche il mainstream del movimento ambientalista istituzionalizzato. Che diventa controparte dei movimenti locali per la salute, contro la tossicità ambientale, per la difesa del cibo e dell'agricoltura  leggi tutto

 

(03.02.12) Valtellina: Patrizio del Nero, il politico della "montagna da bere" al capolinea

L'articolo di ieri su La Provincia ha avuto l'effetto di un rintocco di campane a morto per Patrizio Del Nero. Sfiduciato quale presidente del consiglio provinciale (anche a seguito della vicenda del Parco eolico) ora è sfiduciato anche come "manager" dal Cda del Distretto agroalimentare per via del fallimento della Mostra del Bitto. E come se non bastasse c'è la vicenda di Fly emotion il Luna Park della montagna con la ditta trentina che non è mai stata pagata per il lavoro eseguito leggi tutto

 

(13.02.12) Le montagne si parlano

Un primo incontro a Sondrio sabato 18, un secondo a Edolo per dire che la montagna alpina lombarda si parla senza passare dalla pianura, che l'organizzaizone in provincie è superata. Incontri paralleli in programma in Piemonte e poi entro la primavera un grande convegno sui temi dell'autogoverno della montagna. Con il coraggio di guardare a prospettive radicalmente nuove. Con la voglia di fare smettendo di chiedere leggi tutto

 

(03.02.12) Montagna: crisi e recupero di autogoverno

Pubblichiamo gli interventi del Seminario di Milano del 10 dicembre su: "La Montagna di fronte alla crisi". Uno spunto per un dibattito aperto che vuole arrivare alla definizione di una "Carta per l'autogoverno della montagna" da presentare a Sondrio in un convegno da tenersi entro la primavera di quest'anno. Oltre a commentare ogni intervento online i lettori possono inviare loro contributi ai temi del dibattito aperto.

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(11.12.11) Milano. Parte una iniziativa politico-culturale per le Terre alte

Si è svolto ieri presso l'Associazione consiglieri (al Pirelli) un seminario coordinato da Robi Ronza su: "La montagna di fronte alla crisi!". Partito da una proposta di Quaderni Valtellinesi (Dario Benetti) e Ruralpini (Michele Corti) il seminario era stato preparato con un incontro cui hanno partecipato anche Ronza (Confronti), Mariano Allocco (Patto per le Alpi piemontesi) e Giancarlo Maculotti (Incontri TraMontani).  Ora si avvia una fase di serrata discussione e confronto (via internet) per arrivare a un Manifesto/Carta dell'autogoverno delle Terre alte e a un convegno a Sondrio, città al centro delle Alpi. Con lo scopo dichiarato di dare espressione politica (ma non c'entrano i partiti tradizionali) a quel fiume carsico dell'autonomia e libertà alpina che prese origine con la Carta di Chivasso ('44) e proseguì con quelle di Sondrio ('86) e di Coumboscuro ('87) e, più di recente ('06), con il Patto per le Alpi piemontesi. Con l'idea di passare dalle "Carte" all'azione.  leggi tutto

 

(28.05.11) Ricominciare dalla montagna?

Il titolo del saggio di Gianfranco Miglio (1978) è quanto mai attuale. Mai come oggi la montagna è a un bivio. Può ispirare al resto della società modelli utili a ripensare la gestione dello spazio, delle risorse, comprese quelle umane o può essere cancellata come realtà sociale. E ridotta ad un 'supporto fisico' colonizzato materialmente e simbolicamente dalla civiltà megapolitana. In vista di un 'ripensamento complessivo' della realtà della montagna è utile ripercorrere le tappe della presa di consapevolezza della realtà delle Terre alte. Una di queste è rappresentata indubbiamente dal convegno di Sondrio dell'aprile 1986 (foto) nel cui ambito venne redatta la 'Carta di Sondrio' che ripubblichiamo in vista di nuove iniziative. leggi tutto

 

(24.05.11) Meno stato più comunità nelle Terre alte

Dalle scuole parentali agli alberghi 'informali' delle 'donne di montagna', ai gruppi di consumo arrivano segnali della volontà delle terre alte alpine di voler tornare a gestirsi sulla base delle mai sopite tradizioni di gestione comunitaria. Lo stato, la burocratizzazione e istituzionalizzazione di ogni aspetto della vita economica e sociale, devono fare un passo indietro. E le terre alte diventeranno un modello vitale. leggi tutto

 

(13.02.11) La cultura urbanocentrica svuota la montagna  Riportiamo l'articolo di Tarcisio Cima pubblicato dal "Giornale del popolo" il 21 gennaio 2011 con il titolo 'La montagna svuotata' Il Canton Ticino gode larga autonomia ed ha un territorio al 100% montano. Eppure si 'pensa' come un'area urbana e la tendenza è a dimenticare che le Alpi hanno bisogno di città ma che il  ruolo di queste ultime può rafforzarsi proprio in quanto città alpine leggi tutto

 

(05.04.10) Dopo le elezioni la montagna deve farsi avanti

La montagna deve saper cogliere un momento potenzialmente favorevole. Alle elezioni nelle regioni alpine ordinarie è uscita rafforzata la 'periferia' (che comprende la montagna). I grandi interessi urbani hanno ovviamente la possibilità di influenzare  i governi regionaliattraverso le tecnoburocrazie e le lobby. Ma una maggiore consapevolezza da parte della montagna dei propri obiettivi e la capacità di far pesare il proprio consenso può controbilanciare i forti interessi contrari.  Oltre che con la rivendicazione di una maggiore rappresentatività politica si devono mettere alla prova i nuovi governi sulle questioni concrete: una politica di sviluppo rurale del tutto differenziata dalla pianura, una svolta nella politica forestale, un diverso indirizzo nella gestione della fauna selvatica e delle aree protette (vedi questione lupo in Piemonte), la questione dei servizi e della scuola. leggi tutto

 

(30.03.10) Se avesse vinto la Bresso La quasi parità tra Cota e la Bresso, e l'analisi provvisoria della distribuzione territoriale del voto ci consentono di tornare su un tema che ci sta a cuore: la necessità di meccanismi correttivi atti a garantire una equa rappresentanza politica territoriale. Se, per una manciata di voti,  avesse vinto la Bresso avrebbe vinto un candidato in vantaggio solo in una parte di una provincia (su 8) e che, nei comuni montani dello stesso torinese, ha raccolto spesso tra il 20 e il 30% dei consensi. Sarebbe stata la vittoria di Torino sul Piemonte. Non è andata così ma il criterio 'una testa un voto' non è compatibile con un sistema che pure proclama di ispirarsi ad un sia pur vago federalismo e comunque alla valorizzazione delle diverse componenti territoriali costitutive di una grande regione come la Regione Piemonte   leggi tutto

 

(09.02.10) Sgravi fiscali in montagna? Si può. Lo dice la Legge 97 del 94

Perché la 'Legge sulla montagna', frutto di un lungo lavoro, che recepiva parecchie delle istanze di vivibilità della montagna, è stata largamente inapplicata? Se lo chiede da Cuneo (da dove vennero parecchie delle ispirazioni della legge) Mariano Allocco, che pone il quesito ai candidati alle regionali. Intanto la 'nuova legge sulla montagna' ('bipartisan') non è arrivata in porto, causa l'interruzione anticipata dell'ultima legislatura e, attualmente, sono in parcheggio presso le commissioni parlamentari una dozzina di provvedimenti in materia per i quali non si prevedono tempi rapidi. Motivi in più per applicare la 'Carlotto'. leggi tutto

 

01.02.10) Montagna soffocata dalla tecnoburocrazia

Il peso crescente e soffocante della tecnoburocrazia è una scelta politica o una deriva incontrollabile 'endogena' ? In periodo di campagna elettorale è bene ricordare ai politici che il fattore che contribuisce di più a piegare la resistenza di chi vuole continuare ad esercitare le attività tradizionali in montagna (per non parlare di chi vuole intraprenderne di nuove) è la tecnoburocrazia nei suoi aspetti forestali, igienico-sanitari, ambiental-ingenieristici. leggi tutto

 

(03.02.10) Elezioni assemblee legislative di Piemonte, Lombardia, Veneto

Si avvicina la scadenza delle elezioni regionali. Dal Piemonte è stato lanciato un Patto 'trasversale' delle Alpi Piemontesi. E' uno stimolo a redigere analoghi 'Patti' in Lombardia e Veneto e, magari, per l'insieme delle tre regioni alpine 'ordinarie' (alias montagna di serie B). Le Alpi sono molto lontane da Torino, Milano e Venezia e la distanza non tende a ridursi. Ci permettiamo di chiedere a Roberto e agli altri candidati di dare qualche segnale di un impegno a fare qualcosa per avvicinarle.    

leggi il Patto delle Alpi Piemontesi e chi lo ha sottoscritto

 

(05.01.10) L'escolo de Sancto Lucìo de Coumboscuro (Cn)

Da una esperienza esemplare una serie riflessioni su scuola, montagna, identità e uno stimolo per tante comunità alpine a mantenere o riaprire le proprie scuole.  Una riflessione sulle conseguenze culturali dello statalismo, dello svuotamento (prima spirituale che materiale) delle comunità, dell'affermazione di gerarchie di valori che antepongono le colate di cemento, i presunti business (per pochi o per altri , de foravia) all'investimento in capitale umano. Mantenere le scuole di montagna, socializzare i piccoli nella cultura e nella lingua dei veci apre alla comprensione e alla valorizzazione delle diversità. Sancto Lucìo, attaccato tenacemente alla propria identità provenzale alpina, è aperto al mondo. Si può dire lo stesso delle scuole di tanti centri di fondovalle dove sono stati 'concentrati' gli alunni 'montagnini'?

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(26.12.09) In nome di Cattaneo va perseguita l'amicizia transfrontaliera 'dal basso'

I programmi di cooperazione transfrontaliera 'ufficiali' sono bloccati dalle ritorsioni svizzere agli atteggiamenti aggressivi di Roma in tema di 'scudo fiscale'. E' il momento di coltivare e rafforzare l'amicizia transfrontaliera dal basso, fatta di collaborazione culturale e di associazionismo.  Vale in particolar modo per i lombardi, divisi da un confine politico che torna anacronisticamente a pesare e a condizionare i rapporti tra genti che parlano gli stessi dialetti e che condividono una 'naturale' aspirazione al federalismo. Un'aspirazione che ha il suo simbolo in Carlo Cattaneo che rifiutò l'Italia autoritaria e centralista e visse in volontario esilio a Lugano, cittadino svizzero e protagonista attivo della vita pubblica ticinese dal 1858 alla morte, nel 1869.

E forse vale anche la pena di ricordare che prima dei capitali hanno trovato asilo in Svizzera tanti rifugiati, compresi gli antifascisti italiani e che le fughe di capitali e gli 'scudi' forse dipendono da ... leggi tutto

 

(09.12.09) Dopo 65 anni un po' di pietà per i vinti

La trasmissione del 'Sangue dei vinti' di Gianpaolo Pansa il 7 e 8 dicembre su RAI1 rappresenta un atto di grande valore morale e politico a riparazione della pietà negata ai vinti e a restituzione di una verità storica di una guerra civile in cui i cattivi erano da entrambe le parti.  Dietro il lato umano emerge l'essenza violenta e mortifera di tutte le ideologie 'moderne' e urbanocentriche del novecento leggi tutto

 

(09.06.09) A Cremona alle comunali campagna elettorale dai toni razzisti (contro i contadini)

Sul blog del sindaco del PD (staccato di 6 punti dal candidato del Pdl) una candidata poetessa attacca gli avversari come "plebaglia" e "beceri contadini".  Chissà se insultare i contadini è politicamente corretto? Chissà se verrà chiesto scusa? Intanto si va al ballottaggio. vai a vedere

 

(15.12.08) Un secolo fa appariva in Trentino il primo movimento politico ruralista

Il 2009 è il 50° della morte di Patrizio Bosetti il fondatore nel 1910 della Lega dei contadini della Vallagarina, poi estesa a tutto il Trentino e primo movimento politico ruralista in Italia (allora se allora era nell'impero austo-ungarico). Il 2010 è il centenario della fondazione della Lega dei contadini a Isera, un centro vitivinicolo della Val Lagarina a un tiro di schippo da Rovereto. Patrizio Bosetti, il fondatore e l'animatore del movimento - sino alla sua fine nel 1921 - nacque e morì a S. Lorenzo in Banale. E' un'occasione per i ruralisti del XXI secolo per organizzare delle iniziative tra S.Lorenzo e Isera nel 2009-10.  vai a vedere

 

(25.11.08) Holodomor: l'olocausto contadino dimenticato

La nuova Ucraiana celebra il 25 novembre l'anniversario dell'Holodomor, il genocidio scientificamente perpetrato dal regime comunista sovietico per imporre la collettivizzazione forzata e annientare la nazione ucraina.

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