Home

Mi presento

Attualità

Alpeggi

Ruralismo

Osterie

Foto

Link

 

Ruralpini 

Orso e lupo/INDEX

 

Attualità

Eventi

Commenti

Inforegioni

Forum

per argomenti

Formaggi

Bitto


Latte e caseifici

Zootecnia

Razze autoctone

Alpeggi

Pastoralismo

Orso e lupo

Boschi, parchi

Fauna selvatica

Montagna sfregiata

OGM/pesticidi

Contadinismo

Coltivazioni rurali

Consumo consapevole

Turismo consapevole

Gastronomia territorio

Iniziative culturali

Politiche agricole

Politica


(12.09.16) Una settimana di proteste anti lupi degli allevatori della Lessinia
La protesta degli allevatori della Lessinia assume forme sempre più clamorose. Quest'anno la strage ha riguardato ben 63 capi bovini. Alcuni allevatori sono stati ripetutamente colpiti. Come Moreno Riva un allevatore trentenne, che - alla quarta predazione avvenuta martedì scorso - con l'appoggio e la solidarietà di colleghi e amici che "hanno messo la faccia" ha caricato sulla pala del trattore l’ultima manzetta dilaniata in malga dai lupi martedì e l’ha scaricata in piazza, davanti al monumento ai Caduti.

(19.12.15) Piano lupo: i lupocrati vogliono dettare legge ai pastori
 Il Piano lupo conferma, se ce ne fosse bisogno, l'arroganza della lobby che - almeno sino ad oggi - ha potuto operare su un piano di totale autoreferenzialità finanziandosi con 18 progetti LIFE.  L'impostazione del Piano è molto pericolosa per i pastori e gli allevatori in quanto mira in modo ormai scoperto ad utilizzare il lupo per imporre una gestione dello spazio rurale che escluderà l'uomo

(19.12.15) Alpeggi: un paradiso per i lupi, un inferno per i pastori
Dal convegno di Saluzzo del 17 dicembre emerge una nuova consapevolezza: il problema del lupo non è un qualcosa di isolato rispetto alle varie minacce contro la montagna, le sue comunità, le sue attività tradizionali. Il lupo è parte di un progetto politico di stampo neocolonialista e tecnocratico che fa leva sui Parchi e l'attacco alle autonomie locali. leggi tutto

(04.09.15) Francia: pastori in rivolta dopo un'estate di manifestazioni e di promesse sequestrano per una notte il vertice di un Parco (e il prefetto concede di sparare a sei lupi)

Dopo le minacce di blocco del Tour de France e le manifestazioni  non si ferma la lotta dei pastori contro le stragi ad opera dei lupi. In Savoia (a 7 km in linea d'aria dalla Val di Susa) sequestrano presidente, direttore e responsabile di settore del Parco del Vanoise.  Il prefetto viene incontro alle loro richieste dei pastori leggi tutto

(03.08.15)  L'orso visto da un Trentino "figlio di un dio minore"
 Ragoli,  Preore, Montagne, comuni di poche centinaia di abitanti della "busa di Tione" (che nell'ottica del Parco Adamello Brenta sono una "porta di servizio" per entrare nel regno dell'orso creato con Life ursus). Qui l'orso si vede tutti i giorni ma - in compenso - non c'è la ricca economia turistica di Pinzolo e Madonna di Campiglio leggi tutto

(21.07.15)  Hanno scambiato il Trentino con il Canada (e insistono)
Oggi politici ed "esperti" (ai quali i primi delegano tutto) hanno perso il contatto con la realtà. Il progetto Life ursus è un esempio di delirio tecnocratico e del trionfo dell'ignoranza mascherata da saperi specialistici. Hanno scambiato il Trentino con un Wild North spopolato leggi tutto

(14.07.15) Grigno (Valsugana) non vuole convivere con gli orsi

Siamo andati ad intervistare la gente di Grigno, paese della Valsugana, dove lo scorso anno si sono verificati numerosi casi di predazione e l'orso ha passeggiato tra le case.  La gente ha paura ma non si fa intimidire e il sindaco non ha accettato che  a informare  sugli orsi venissero gli ambientalisti. 
leggi tutto

(13.07.15) Psicosi orsi in Trentino. Ma chi ne è affetto?
La provincia di Trento sugli orsi sta assumendo posizioni contraddittorie. Basti dire che ora si ammette la pericolosità degli orsi e si chiede (come noi facciamo da tempo) l'autorizzazione dello spray urticante. Ma dentro la struttura gli irriducibili non rinunciano a negare l'evidenza della presenza di orsi anche a Est dell'Adige.  leggi tutto


(09.07.15) A Marco Zadra ringrazia Life Ursus per i "regali"  elargiti ai trentini (e ai turisti)

Marco Zadra, aggredito a Zambana lo scorso 29 maggio e sfuggito per miracolo ad una tragedia, invia la seguente lettera che, purtroppo, non è stata pubblicata sui giornali. Preghiamo perció di diffonderla online al fine di contribuire a quell'opera di  informazione in grado di contrastare le manipolazioni di coloro che hanno sostenuto il progetto Life Ursus  leggi tutto

 

(24.06.15) ... temevo mi prendesse alla schiena e me la spezzasse in due

Marco Zadra aggredito da un orso a pochi km da Trento (e a 700 m  da un abitato) racconta nei dettagli a Laura Zanetti di  l'allucinante esperienza che ha vissuto il 29 maggio scorso.  La sua "colpa" è di aver voluto andare a fare esercizio fisico su un sentiero a 500 m di altitudine dopo il lavoro . Life Ursus ha deciso che i trentini non possono più vivere liberamente.   leggi tutto


(19.06.15) Parte la petizione per lo spray anti-orso

Dopo l'aggressione a Wladimir Molinari massacrato da un orso che lo ha assalito a a freddo nulla è come prima. La gente sta prendendo coraggio di reagire, la maggioranza silenziosa è stanca di subire politici, anilamalisti, tecnocrati. Intanto è partita la petizione per chiedere al Ministero dell'interno di autorizzare la libera vendita dello spray anti-orso (200 ml contro i 30 di quello anti-stupro).   leggi tutto

 

(18.06.15) Orsi pericolosi: la provincia di Trento non sa decidersi a cambiare dottrina  

L'ultima aggressione da parte di un'orsa (apparentemente senza cuccioli  e non provocata) avvenuta in comune di Trento ha mandato il 9 giugno in ospedale un uomo di 45 anni con prognosi di 30 giorni e il braccio massacrato. Ma per la Provincia di Trento gli orsi continuano a non essere pericolosi e si insiste a imporre una "convivenza" rifiutata dalla stragrande maggioranza della popolazione leggi tutto

 

(31.05.15) Uomo ferito da orso su un sentiero in Trentino

Mentre i Signori dell'orso gongolano per le sette cucciolate in Trentino gli albergatori gongolano meno sapendo che in Italia si sta diffondendo la notizia che un escursionista locale ha vissuto l'incubo di un'aggresisone da orso su un sentiero. Nonostante il racconto della vittima e la ferita "compatibile con attacco da orso" secondo i sanitari i Forestali per difendere i loro orsi parlano di "falso attacco".  leggi tutto

 

(14.12.14) La Lessinia i lupi non li vuole proprio

In Lessinia le bugie del partito del lupo non attaccano. Sindaci, consigli comunali, allevatori, proprietari di malghe, commercianti, gente che vive nelle contrade (e si trova già oggi i lupi in casa) è unanime: "Non li vogliamo". L'altro ieri sera i sindaci erano presenti a Bosco Chiesanuova all'incontro in cui si è discusso di politiche del lupo e degli strumenti per opporsi al diktat della loggia internazionale dei Grandi Predatori. C'è grande consapevolezza che la partita sia di quelle grosse; dietro il lupo c'è la volontà di togliere alla montagna la libertà di vivere come desidera in autonomia. La montagna o soccombe o, mobilitandosi e trovando unità e coesione, ne esce più forte leggi tutto.

 

(04.12.14) Taricco e altri deputati Pd presentano una interrogazione pro pastori anti lupi

C'è voluto il manifesto-appello pro pastori anti lupo apparso sul quotidiano gauchiste Liberation (firmato anche da Carlin Petrini) per dare coraggio a Taricco e soci e spingerli a presentare una interrogazione ai ministri dell'ambiente e dell'agricoltura che farà infuriare gli animalisti.  Quando era assessore all'agricoltura piemontese il nostro cercò di ottenere dal Ministero dall'ambiente l'autorizzazione ad abbattere qualche lupo. Le risposte furono elusive ma sostanzialmente negative. Basate sul gioco italico della "mancanza di dati". "Non sappiamo quanti sono i lupi, quanti sono bracconati". Un "non sappiamo" indegno di un paese civile. Ora Taricco chiede da deputato: "Quanti sono i lupi in Italia, quanti danni fanno?". Ci sarà da divertirsi. leggi tutto.

 

(13.11.14) Appello di accademici e specialisti francesi di varie discipline per i pastori

La cultura e l'accademia italiana sono affette dai secolari vizi di provincialismo, conformismo, servilismo disprezzo per i contadini. Chiunque si sente un minimo acculturato in Italia deve aderire al dogna: "lupo è bello, pastore è zotico ignorante". Quindi chissenefrega se i lupi stanno mettendo in ginocchio i pastori in tani comprensori. In Francia, invece, 35 studiosi e specialisti firmano un appello a favore dei pastori denunciando che la pressione predatoria che mina la biodiversità, il paesaggio, i prodotti alimentari più autenticamente 'legati al territorio'. Tra loro Carlin Petrini, fondatore di Slow Food  leggi tutto

 

(29.09.14) L'avv. Giuliano avverte la Provincia di Trento e i suoi super esperti di orsi: vi assumete la responsabilità di omicidio volontario

Forte di pareri di esperti internazionali sulla materia l'avv. Mario Guliano mette in guardia politici e tecnici che continuano a scherzare con il fuoco. Negando la pericolosità degli orsi, omettendo la cattura di quelli pericolosi, manipolando l'informazione, inducendo le persone a sottovalutare la pericolosità degli orsi, essi si rendono responsabili di omicidio volontario in caso di attacco mortale. Solo per pura fortuna quest'anno due attacchi non sono stati tragici. Ma fino a quando durerà la fortuna? leggi tutto

 

(13.09.14) Vi spiego perché Life Ursus è un disastro annunciato (Daniza è solo l'inizio...)

Perché Life Ursus è un fallimento lo si capisce bene vedendo cosa succede a Madonna di Campiglio dove il Parco dell'orso benedice la devastazione dell'ambiente. Chi ha spinto sull'orso e la sua reintroduzione lo ha fatto in modi sbagliati perché aveva interessi inconfessabili. Oggi tra chi vuole eliminare gli orsi e chi ne fa un idolo non c'è possibilità di mediazione e le istituzioni che hanno scherzato con il fuoco ora pagano le conseguenze. Intanto i business proseguono leggi tutto

 

(12.09.14)  Associazioni   replicano al Forum autoreferenziale dei "Signori del lupo"

Ieri a Torino si svolgeva il Forum del lupo, ossia l'evento autocelebrativo e autoreferenziale con il quale i lupologi, i politicanti e il sottobosco (clientelare) dei Parchi, gli ambientalisti di regime festeggiavano Wolf Alp, ovvero i 7 milioni incassati dall'ennesimo progetto Pro Lupo compiacendosi delle difficoltà dei pastori, dei margari, degli allevatori (categorie che "disturbano" la natura incontaminata) ed irridendoli con il mantra della "convivenza possibile". Adialpi e Alte Terre hanno espresso il loro dissenso con un documento che pubblichiamo leggi tutto

 

(07.09.14)  I contadini francesi: "I lupi favoriscono l'agroindustria. Ma anche da noi...

In un documento diffuso in questi giorni la Confédération paysanne accusa la politica della diffusione dei grandi predatori e della loro ingiustificata super-protezione di  favorire le fabbriche zootecniche senza terra. Ma anche dal Trentino, Silvano Rauzi, presidente della para-istituzionale Federazione Allevatori della provincia di Trento denuncia come il progetto Life Ursus (con 60 orsi presenti nel Trentino occidentale) stia provocando non solo l'abbandono dlele malghe ma anche la chiusura delle aziende zootecniche  leggi tutto

 

(03.09.14)  Lui ha portato da Asiago ai Balcani animali per la Pace, Life Ursus ha portato dai  Balcani animali per la guerra ai malghesi

Oggi è uscita su L'Adige di Laura Zanetti che sabato scorso a Pinzolo ha conversato con Gianbattista Rigoni Stern, esperto di malghe e ideatore del progetto "La Transumanza della Pace" a favore della rinascita rurale a Srebenica in Bosnia. Se da un uomo equilibrato arrivano giudizi senza appello per gli animalisti e la richiesta di cambiare subito e radicalmente Life Ursus significa che la misura è piena e le istituzioni non hanno perso il senso della realtà  leggi tutto

 

(02.09.14)  Voci da Pinzolo. Cosa pensa la gente (allevatori e abitanti) degli orsi (senza filtri)

Sabato scorso la val Rendena è stata militarizzata per colpa dell'ignavia della provincia di Trento (cui è sfuggito di mano l'irresponsabile progetto Life Ursus) e della protervia un pugno di animalisti di Roma che pretendono di imporre ai trentini l'abbando delle attività di allevamento e di non mettere piede nei boschi. Sulla situazione la nostra Laura Zanetti ha raccolto i commenti senza filtro di allevatori trentini e veneti e degli abitanti della Rendena. leggi tutto

 

(01.09.14)  L'assessore leghista si schiera con gli animalisti e proclama "paradiso per orsi" in Lombardia

Dopo la svolta animalista di Berlusconi la Lega salviniana mette in soffitta i temi "autonomisti" e cavalca l'animalismo. Zaia e la Terzi hanno fatto a gara nelle ultime settimane nel compiacere gli animalisti e per mettere in difficoltà la provincia di Trento di centro-sinistra. Grandi manovre ma poi da Sondrio e da Vicenza esponenti istituzionali della destra attaccano Trento sugli orsi, ma per motivi opposti. Intanto in Trentino è guerra sotterranea nella maggioranza tra PD e centristi. Sempre sull'orso . leggi tutto

 

(29.08.14) Hanno fatto prendere agli alpeggiatori i cani da difesa. Adesso li criminalizzano (Ormea, Cn)

Un gioco sporchetto quello a danno dei pastori e dei margari. Prima ti spiegano che se prendi i cani non avrai più problemi con i lupi (non è vero). Poi ti dicono che se hai ancora predaizioni è colpa tua e che se i cani mettono paura o aggrediscono i turisti è sempre colpa tua. Il sindaco di Ormea, Ferraris, intende concedere ai margari l'impiego di un solo cane (altrimenti niente rinnovo degli affitti). Ma un solo cane non basta e la stessa Regione Piemonte condiziona i contributi erogati per la difesa degli animali ad un congruo numero di cani. leggi tutto

 

(28.08.14) Capitani d'impresa coraggiosi. Abate Nero si fa da tramite delle pressioni animaliste sulla Provincia

L'immagine che da l'agricoltura trentina è quella della mancanza di coesione e solidarietà. L'azienda spumantistiuca di Trento doc Abate Nero impaurita da presunti boicottaggi accetta di prestarsi al gioco degli animalisti: spaventare gli operatori economi trentini per spingerli a chiedere alla PAT di non catturare l'orsa. E gli allevatori che con un numero crescente di orsi saranno ancora più in difficoltà? E gli albergatori di Pinzolo che il prossimo anno avranno meno clienti? Dove'è il sistema? Cosa dovrebbero dire i pastori che fanno sacrifici inauditi per sorvegliare il bestiame, che vivono nell'ansia di predazione? Ho scritto ad Abate Nero che non si fa così, che sono Don Abbondio (non Dom Perignon). leggi tutto

 

(28.08.14) Animalisti decisi a marciare su Pinzolo sabato senza autorizzazione.

(nella foto Pinzolo) C'è di che riflettere per i guru del marketing territoriale Trentino  che hanno voluto il progetto Life Ursus, sintesi di integralismo 'conservazionista' e di affarismo. Ora l'estate turistica trentina rimbalza sui media con l'immagine di manifestazioni, schieramento di polizia antisommossa tensioni, denunce. Non basta la crescente paura e disaffezione dei turisti che temnono l'orso. Ora si aggiunge il timore di manifestazioni violente nel Trentino felix turistico delle famiglie.  leggi tutto

 

(26.08.14)Fuga politica di Daniza agevolata da una provincia a metà tra ignavia e macchiavellismo

Sono passati 12 giorni dall'aggressione potenzialmente mortale dell'orsa a un malcapitato abitante della val Rendena e l'orsa Daniza è stata lasciata 'fuggire' per calcoli politici. La PAT non l'ha catturata ma ha, furbescamente e irresponsabilmente lasciata andare la bestia oltre il confine provinciale (un orso che aggredisce un uomo una volta può rifarlo perché ha vinto ogni residua paura dell'uomo). Così ora se la vedranno i bolzanini con l'orsa. Bravi, avanti così.  leggi tutto

 

(26.08.14)  Il movimento dei genitori prende posizione contro la mancata cattura di Daniza

Alla provincia di Trento si credono furbi. Dicono che cattureranno l'orsa responsabile di un'aggressione ad un uomo a Pinzolo ma non lo fanno per calcoli politici (del PD). A Trento hanno giocato da apprendisti stregoni con gli orsi. Ora sono sotto pressione da parte di soggetti economici, animalisti, politica di opposizione, Roma, valligiani e non sanno che fare mentre i più scaltri politici di scuola DC/PCI cercano di trarne profitto. Quanto mai opportuno il monito del Movimento gentitori che denuncia la gravità della mancata cattura dell'orsa leggi tutto

 

(23.08.14)La Provincia di Trento non sa più che pesci pigliare. Gli orsi sono patata bollente politica

Ugo Rossi, presidente del Trentino si copre di ridicolo. Con i suoi autogol dimostra come la premiata fabbrica degli orsi (Life Ursus) sia fuori controllo. Prima dice di voler limitare gli orsi con catture e abbattimenti, poi - inginocchiandosi agli animalisti - supplica le altre regioni, e 'oltralpe' di subirsi un 'contingentamento' di plantigradi da esportazione. I montanari delle regioni limitrofe diranno: "Dividi l'autonomia e poi forse dividiamo gli orsi" e "Prima sistemali nel Trentino orientale dove non ci sono o quasi, poi parliamo di deportazioni in altre regioni". "Contingenti orsi". Come fossero rifiuti speciali

 leggi tutto

 

(18.04.14) Life Ursus di fronte alla realtà

Robi Ronza commenta l'aggressione subita da un uomo in Trentino che ha 'osato' andare a cercare funghi in un bosco disturbando il sacro territorio dei sacri orsi.  La provincia di Trento non ne uscirà facilmente da un ginepraio dove a metterla in croce ci sono anche (oltre ad animalisti e valligiani furenti) anche il Ministero, la regione Veneto (Zaia pro-orsi, l'assessore al'agricoltura contro) . Intanto a ferragosto in tutta Italia si sa che ad andar a funghi in Trentino si rischia la vita. Ottima promozione per le famiglie. Grazie Life Ursus da parte degli albergatori (che potevano anche loro pensarci prima che la 'promozione' a suon di orsi era un boomergan).  leggi tutto

 

(02.04.14) Dichiarazione di Poschiavo sui grandi predatori  

La montagna deve diventare santuario esclusivo di orsi, lupi, linci, sciacalli e quant'altro perché i tecnocrati europei hanno deciso così? O l'uomo montanaro e pastore ha ancora il diritto di dire la sua? Sabato 29 marzo associazioni pastoraliste e pro montagna di Svizzera, Francia e Italia hanno approvato una risoluzione comune sul problema del ritorno dei grandi predatori leggi tutto

 

(02.03.14) In Maremma ci si interroga sui lupi. Un intero fascicolo di una rivista accoglie il dibattito

Le "esposizioni" delle carcasse dei lupi non hanno prodotto solo l'esecrazione rituale degli animal-ambientalisti e la malcelata soddisfazione degli allevatori. Hanno stimolato un dibattito tra coloro che hanno a cuore il territorio dal quale emergono molte posizioni critiche sull'introduzione del lupo in un territorio vocato all'allevamento ovino 

leggi tutto

 

(28.01.14) Anche sugli alpeggi lombardi non è possibile convivere con i Grandi Predatori

Riportiamo la testimonianza di un titolare di un alpeggio che, nell'ambito del dibattito sul tema GP interno all'Associazione amici degli alpeggi e della montagna in tema di GP, ricorda ai soci (e a tutti) che da tre anni il suo alpeggio subisce gravi danni (per lo più non rimborsabili) a seguito degli attacchi dlel'orso  leggi tutto

 

(24.01.14) Altro che "reintroduzione spontanea". Alla frontiera polacco-tedesca i lupi entrano... in camion

Come pensano da tempo allevatori, pastori, cacciatori, c'è l'"aiuto" delle organizzazioni ambientaliste dietro l'espansione travolgente del lupo in tutta Europa. Nel numero in edicola di una importante rivista venatoria e cinofila germanica si riferisce di un colloquio con funzionari di polizia che parlano di un camion fermato con lupi e linci  leggi tutto

 

(05.01.14) Il leader no global con i pastori sui lupi

José Bové, conferma in una "scandalosa" intervista al quotidiano vallesano "le Nouvelliste" del 31 dicembre la sua ricetta sui lupi "ridurre fortemente il numero con il fucile". Le sue parole cadono in un momento di grande tensione in Svizzera e in Italia. Ormai il discrimine tra ambientalismo di comodo che sfrutta una fasulla "natura selvaggia" e l'ecologismo sociale e contadino è chiaro. Va chiarito invece che la politica italiana "pro lupi" è ipocrita e cinica e nuoce al lupo come specie e come individui  leggi tutto

 

(31.12.13) le fabbriche dei lupi

Il Corpo Forestale dello Stato ha eseguito una vasta operazione contro le "fabbriche dei lupi" (allevatori del cane "quasi lupo" CLC che volevano ibridi ancora più lupeschi). Ma siamo sicuri che tra Centri lupo del CFS, Centri recupero, Zoo, Centri faunistici vari non ci sia in essere una "fabbrica del lupo" finalizzata a favorire l'espansione della specie? E chi ha messo in circolazione i lupi canadesi. Vediamo di penetrare un po' nell'ambigua vicenda leggi tutto

 

(17.11.2013)Imbrogli ecologici: WolfAlp
Grazie alle spudorate menzogne scientifiche "il lupo è sempre a rischio di estinzione" i cordoni della borsa per i progetti pro lupo dei parchi sono sempre aperti. Sarà bene che si sappia che 7,15 milioni di euro vanno ad ingrassare i meccanismi clientelari dei Parchi mentre sempre più pastori, produttori onesti e sostenibili che non usano concimi chimici e pesticidi, abbandonano leggi tutto

 

(29.09.13) Cantoni alpini contro i Grandi Predatori

Martedì 24 a Berna, presso la sede del parlamento una delegazione di cantoni alpini, comprendente anche gli amici dell'associazione ATsenzaGP della Val Poschiavo, ha incontrato una rappresentanza di diversi partiti. Il tema dell'incontro ha riguardato l'impegno preso dal parlamento di ritiro della Svizzera dalla convenzione di Berna che non consente di difendere adeguatamente i pastori dai Grandi Predatori  leggi tutto

 

(11.08.13) "Autorità italiane inginocchiate all'animalismo"

Il governo del Canton Grigioni comunicava il 6 agosto di aver intrapreso passi ufficiali nei confronti di Berna per sollecitare l'Italia ad abbattere gli orsi trentini problematici ed evitarne l'arrivo in Svizzera. Ora l'Ufficio federale per l'ambiente da ragione a Coira e annuncia un prossimo passo dell'ambasciatore svizzero contro il Ministero dell'ambiente romano leggi tutto

 

(27.07.13)Dalle parole ai fatti : Comitato antiorso

Quest' anno le azioni del Comitato antiorso (diventato anche "e Granbdi Predatori") del Trentino si sono fatte più incisive. La campagna di raccolta firme "per liberare il Trentino dagli orsi" prevede banchetti informativi sui mercati dei paesi rivolti anche ai turisti. Sino all'anno scorso vi era il timore di perdere il consesnso degli albergatori. Ora si teme anche per il turismo. leggi tutto

 

(08.07.13)Sui danni da fauna commissione agricolturatroppo prudente

 Nella passata legislatura la commissione agricoltura della camera, sulla base di un'indagine conoscitiva aveva assunto posizioni abbastanza coraggiose. Si era spinta a ritenere necessaria una forma di controllo della popolazione lupina tanto che gli animalisti avevano gridato ad "una legge per uccidere i lupi". Oggi la stessa commissione ha partorito un documento molto più soft .leggi tutto

 

(03.07.13)Liberalizzare lo spray anti orso.

L'avvocato Mario Giuliano di Trento, citando la casistica di incidenti mortali pubblicata da Ruralpini, scrive al ministro Alfano per chiedere che lo spray utilizzato in America per difendersi dalle aggressioni degli orsi non sia considerato come un'arma e posto in libera vendita.leggi tutto

 

(25.04.13) Historischträchtiger Wink aus Poschiavo

Die Bergbewohner verneinen vehement die Aufoktroierung der Grossraubtiere, welche von den „grünen“ Technokraten beschlossen wurde, um die Entvölkerung der Berggebiete und deren Umnutzung zu erreichen. mehr

 

(09.02.13) Francia: il senato vota una legge per le aree pastorali libere dai lupi

Il senato francese il 30 gennaio ha votato, con una maggioranza di 208 a 131, una legge che stabilisce la creazione di aree a protezione rinforzata contro i lupi.  leggi tutto  

 

(02.04.13) Il lupo come diversivo della biodistruzione

Con le nevicate tardive i lupi in Piemonte si sono abbassati. Branchi a pochi metri dalle case, pecore predate nei giardini al limite dei paesi. Il sistema capitalista-industriale che sta provocando l'estinzione di massa delle specie viventi usa come diversivo e oppio del popolo il lupo anche per eliminare, impedendo ogni difesa, pastori, contadini e montanari: gli unici veri resistenti leggi tutto

 

(24.03.13)Avvenimento di portata storica a Poschiavo

Il 16 marzo a Poschiavo, presso l'Hotel Croce Bianca, è stata fondata l'Associazione per un territorio senza grandi predatori. Già 200 i soci in una valle di 4600 persone. Erano presenti anche associazioni svizzere e italiane di difesa della pastorizia e della montagna, con il fine di creare un fronte unitario

leggitutto

 

(04.03.13) Tra le fauci del lupo e quelle del mercato

I prezzi offerti dai commercianti sono irrisori e molti hanno ingrassato gli agnelli che a Natale non si sono potuti vendere. Ma a Pasqua troveranno mercato? La soluzione: spiegare ai consumatori che si tratta di carni sicure, ottenute senza danneggiare l'ambiente, che possono essere consumate tutto l'anno

leggi tutto

 

(22.02.13)Si scatenano le reazioni per l'orso M13.

Al di là dello spreco di demagogia l'occasione porta alla luce come i pretesi amici degli orsi non abbiano affatto agito in modo oculato per favorire una presenza "sostenibile" del plantigrado. Le menzogne raccontate per "far accettare" l'orso e la protezione  dei soggetti pericolosi sono diventati dei boomerang.leggi tutto

 

(17.02.13)Cosa aspettano ad abbattere l'orso pericoloso?

Ieri l'orso M13, che si comporta come il padrone della val Poschiavo, ne ha fatte di cotte e di crude: due escursionisti seguiti, una ragazza in stato di shock ospedalizzata a Poschiavo, ancora "visite" alle aziende agricole. Le autorità stanno scherzando con il fuoco. Per paura delle reazioni degli animalisti non tutelano la sicurezza pubblica. E la stagione turistica? leggi tutto

 

(08.07.13)Sui danni da fauna commissione agricolturatroppo prudente

 Nella passata legislatura la commissione agricoltura della camera, sulla base di un'indagine conoscitiva aveva assunto posizioni abbastanza coraggiose. Si era spinta a ritenere necessaria una forma di controllo della popolazione lupina tanto che gli animalisti avevano gridato ad "una legge per uccidere i lupi". Oggi la stessa commissione ha partorito un documento molto più soft .leggi tutto

 

(03.07.13)Liberalizzare lo spray anti orso.

L'avvocato Mario Giuliano di Trento, citando la casistica di incidenti mortali pubblicata da Ruralpini, scrive al ministro Alfano per chiedere che lo spray utilizzato in America per difendersi dalle aggressioni degli orsi non sia considerato come un'arma e posto in libera vendita.leggi tutto

 

(25.04.13) Historischträchtiger Wink aus Poschiavo

Die Bergbewohner verneinen vehement die Aufoktroierung der Grossraubtiere, welche von den „grünen“ Technokraten beschlossen wurde, um die Entvölkerung der Berggebiete und deren Umnutzung zu erreichen. mehr

 

(02.04.13) Il lupo come diversivo della biodistruzione

Con le nevicate tardive i lupi in Piemonte si sono abbassati. Branchi a pochi metri dalle case, pecore predate nei giardini al limite dei paesi. Il sistema capitalista-industriale che sta provocando l'estinzione di massa delle specie viventi usa come diversivo e oppio del popolo il lupo anche per eliminare, impedendo ogni difesa, pastori, contadini e montanari: gli unici veri resistenti leggi tutto

 

(24.03.13)Avvenimento di portata storica a Poschiavo

Il 16 marzo a Poschiavo, presso l'Hotel Croce Bianca, è stata fondata l'Associazione per un territorio senza grandi predatori. Già 200 i soci in una valle di 4600 persone. Erano presenti anche associazioni svizzere e italiane di difesa della pastorizia e della montagna, con il fine di creare un fronte unitario leggitutto

 

(15.02.13) Die Rückkehr der großen Raubtiere in den Alpen

Auf der wichtigen italienischen online Zeitung "Sussidiario.net" vom 13. Januar 2013 greift Robi Ronza, Experte für Internationale Fragen und alpiner Kultur, das Thema der Rückkehr der grossen Raubtiere in die Alpen auf. "Man muss hoffen, dass die Frage der Rückkehr des Bären und des Wolf der Öffentlichkeit  hilft, endlich die Alpen und Berge als primäre Ressource neu zu entdecken und als solche, besonders in Zeiten der Krise, nicht zu verschwenden." Wir veröffentlichen die Übersetzung für die deutschsprachigen Freunde in den Alpen. mehr

 

(04.03.13)Tra le fauci del lupo e quelle del mercato

I prezzi offerti dai commercianti sono irrisori e molti hanno ingrassato gli agnelli che a Natale non si sono potuti vendere. Ma a Pasqua troveranno mercato? La soluzione: spiegare ai consumatori che si tratta di carni sicure, ottenute senza danneggiare l'ambiente, che possono essere consumate tutto l'anno leggi tutto

 

(22.02.13)Si scatenano le reazioni per l'orso M13.

Al di là dello spreco di demagogia l'occasione porta alla luce come i pretesi amici degli orsi non abbiano affatto agito in modo oculato per favorire una presenza "sostenibile" del plantigrado. Le menzogne raccontate per "far accettare" l'orso e la protezione  dei soggetti pericolosi sono diventati dei boomerang. leggi tutto

 

(17.02.13)Cosa aspettano ad abbattere l'orso pericoloso?

Ieri l'orso M13, che si comporta come il padrone della val Poschiavo, ne ha fatte di cotte e di crude: due escursionisti seguiti, una ragazza in stato di shock ospedalizzata a Poschiavo, ancora "visite" alle aziende agricole. Le autorità stanno scherzando con il fuoco. Per paura delle reazioni degli animalisti non tutelano la sicurezza pubblica. E la stagione turistica? leggi tutto

 

(09.02.13) Francia: il senato vota una legge per le aree pastorali libere dai lupi

Il senato francese il 30 gennaio ha votato, con una maggioranza di 208 a 131, una legge che stabilisce la creazione di aree a protezione rinforzata contro i lupi.  leggi tutto  

 

(14.01.13)J’ACCUSE : I lupi parte di un patto contro la montagna

Pubblichiamo l'importante contributo di Robi Ronza apparso domenica 13 gennatio su www.ilsussidiario.net leggi tutto

 

(12.12.12) Chi ha paura del lupo cattivo? Gli animal-ambientalisti!

Non poteva che essere isterica la reazione dei lupofili all'uscita diThe grey, il film con Lian Neeson leggi tutto

 

(03.12.2012) Cuneo. Margari nella morsa "ecologica" A Cuneo la zootecnia intensiva e la speculazione biogasista convivono a stretto contatto con l'economia tradizionale dei margari legata all'alpeggio. Così i margari sono messi in ginocchio da un mercato degli affitti e dei foraggi drogato dal biogas. E in vista della nuova Pac si profila una corsa spietata all'accaparramento dei pascoli che vede speculatori e biogasisti pronti a far fuori i margari. Se il land grabbing nostrano avrà successo gli speculatori lasceranno sui pascoli un po' di bestie... per sfamare i lupi. Così saranno tutti contenti in nome dell'ecologia, della wilderness, delle rinnovabili, di Kyoto e di tutte le balle che ci raccontano. leggi tutto

 

(27.11.12)Il Parco nazionale delle Cévennes dice no al lupo La scorsa settimana il consiglio di amministrazione del Parco dlele Cévennes nel Massiccio centrale (proclamato nel 2011 sito Unesco per il paesaggio agropastorale), ha preso posizione sul lupo.  Il Parco chiede la revisione del Piano lupo e il tiro di difesa anche nel cuore del Parco e proclama che nel suo territorio il lupo non ci deve stare. Una presa di posizione che segue quelle di José Bové e rafforza il fronte ecologico che ritiene pastoralismo e diversità bioculturale più importanti del totem del lupoleggi tutto

 

(25.11.12) Successo dellaserata a Poschiavo (Grigioni) Venerdì sera all'ex cinema Rio di Poschiavo un folto pubblico ha seguito con attenzione e compostezza le testimonianze relative alla problematica della, convivenza imposta con i grandi predatori. Non vi sono state polemiche e contestazioni. Colto in pieno l'obiettivo del comitato spontaneo che promuove una informazione oggettiva sul problema. leggi tutto

 

(23.11.12) A Poschiavochi intorbida le acque sono gli animal-ambientalisti In una lettera di ieri al Consigliere di stato Cavigelli Silva Samadeni leader di Pro Natura  intorbida le acque proprio alla viglia dell'incontro di informazione sui grandi predatori. Evoca il fantasma di una iniziativa pilotata dall'Italia dalla Lega Nord. Niente di più falso. Ma intanto la preoccupazione dei Poschiavini per la presenza e i danni dell'orso viene attribuita a sobillazione politica, per lo più da partiti stranieri e di "estrema destra". Una maldestra operazione politica che si ritorcerà contro i suoi autori. leggi tutto

 

(12.10.12) Chi ha paura del lupo cattivo? Gli animal-ambientalisti! Dopo decenni di paziente campagna per "riscrivere" la favola di Capuccetto Rosso, interventi di lavaggio del cervello nelle scuole, gite sociali "sulle tracce del lupo" (ma non si vede perché è timidissimo). Dopo la diffusione di informazioni del tutto false sulla "assenza di casi di antropofagia da due secoli" non poteva che essere isterica la reazione dei lupofili all'uscita di The grey, il film con Lian Neeson dove uomini e lupi combattono una lotta mortale leggi tutto

 

(07.09.12) Lezioni dalla Val Poschiavo (Canton Grigioni)

Il 23 si terrà a Poschiavo un grande incontro pubblico di informazione sul problema della reintroduzione dei grandi carnivori sulle Alpi. Ci saranno trentini e piemontesi a testimoniare della "convivenza" con questi animali superprotetti. Che l'iniziativa parta da una piccola valle è emblematico dell'importanza dei non distrutti valori di indipendenza, identità e coesione di una comunità alpina leggi tutto

(15.10.12) I poschiavini si ribellano alle bugie di stato (Canton Grigioni)

Il Consigliere di stato (ministro) Cavigelli è stato accolto a Poschiavo dai contadini con le carcasse degli animali uccisi dall'orso M13. Cavigelli ha sostenuto che i problemi derivano dal "non essere abituati alla presenza dell'orso". Bugie. In Trentino sono "abituati" e i problemi aumentano. È una bestia pericolosa che le pallottole di gomma non allontanano dai centri abitati. Ma l'Ufficio caccia cantonale (come si legge nel comunicato sul sito del comune di Poschiavo) diceva: "M13 è un orso tranquillo, che non ha creato problemi". Bugie di stato alle quali i Poschiavini intendono dire basta.  Per smascherarle meglio si prepara (organizzato da Amamont e Ruralpini) un incontro a Poschiavo con il Comitato anti orso del Trentino.

 leggi tutto

 

(06.10.12) A Parre (Bg)tanto interesse per "Fuori dal Gregge"

La comunità di Parre (in Val Seriana)  ha dimostrato interesse per il documentario che da voce ai pastori vaganti lombardi. Alla proiezione di sabato sera erano presenti giovani, anziani, bambini ed è seguita una lunga discussione. Parre si conferma un paese orgoglioso delle proprie origini pastorali marcando la differenza con molte località dove il passato ruralpino (contadino e pastorale) è stato rinnegato. Però il film, oltre ad essere occasione di autoriconoscimento è anche un ottimo strumento per introdurre il dibattito sull'attualità del pastoralismo, come riferimento post-ambientalista, anche in contesti cittadini e con i nuovi movimenti sociali   leggi tutto

 

(05.10.12) Compagno orso(ad Ardesio, Bg)

Il giorno 4 è stato presentato ad Ardesio in alta Val Seriana il film di Valentina De Marchi "Compagno Orso. L'opera è stata presentata dall'autrice (nella foto). Un "film verità" che ha il valore della documentazione non solo umana e sociale ma anche scientifica, attestando che l'orso in Trentino "non è più un orso, non è più selvatico". Ma è una bestia da zoo all'aperto alimentata come in un supermarket alle spalle dei pastori. Che abbandonano le malghe una dopo l'altra  leggi tutto

 

(29.09.12) Valseriana.Pastori, orsi, film

Anna Carissoni riferisce dell'incontro organizzato da Life Arctos (il solito progetto propagandistico pro orso) alla mostra della pecora Bergamasca di Clusone del 24 settembre. E ci parla anche il film "Fuori dal gregge" con protagonisti i pastori vaganti lombardi presentato in prima assoluta a Parre il giorno 6 ottobre. Il 4 ottobre, invece, ad Ardesio (in alta valle) sarà proiettato per la prima volta in Lombardia il film "Compagno orso" di Valentina De Marchi, antropologa veneta che ha utilizzato materiale girato da un pastore durante quattro stagioni di alpeggio in Trentino. Valentina e il pastore saranno presenti alla serata   leggi tutto

 

(12..09.12) Parco dello Stelvio contro un suddito che osa dissentire sull'orso

Prima gli tolgono il microfono all'incontro "informativo" a Bormio. Poi, con un documento ripreso prontamente dai media provinciali, il Parco dello Stelvio qualifica come "false e scorrette" le posizioni di un residente di Valfurva (in alta Valtellina) che osa sollevare dubbi sulla non pericolosità dell'orso (basandosi su Ruralpini). A quando un confronto democratico cari Signori dell'Orso?  leggi tutto

 

(09.09.12) Pressione predatoria inaccettabile per alcuni allevatori 

A Limone Piemonte (Cuneo) un alpeggio gestito in modo esemplare è stato bersagliato da una raffica di attacchi di lupi con perdita di numerosi capi bovini, comprese vacche, manze gravide e un toro. Una situazione insostenibile che determina notevoli danni che solo in minima parte sono compensati dagli indennizzi. Giornate intere spese ad accompagnare il veterinario, a contattare il Soccorso alpino per il recupero delle carcasse a portare documenti negli uffici. E il giorno dopo... da capo.leggi tutto

 

(01.09.12) Su La Stampa di oggi par condicio per la pecora

Estate impazzita (prima alpeggi abbandonati precocemente per la siccità, adesso per la neve). Per fortuna che, in compenso, rinsaviscono un po' i media nazionali. Dopo il Corrierone anche la Busiarda si accorge che il lupo non è solo una bella fiaba fantecologista. La puntata di oggi a Bellino (Val Varaita, Cn) de "la via dei lupi", (l'inchiesta in 11 puntate (!) de La Stampa) era programmata. Altrimenti avremmo potuto credere (ingenuamente) in una risposta indiretta alle lamentele ed esternazioni del "partito della pecora" leggi tutto

 

(30.08.12)Con lobos no hay paraíso

Un bellissimo documento del gruppo pastoralista anti-lupo asturiano "Con lobos no hay paraíso (Nessun paradiso con i lupi) che abbiamo tradotto per dimostrare come in Europa la politica di proliferazione del lupo abbia già distrutto interi sistemi pastorali. Con il risultato che un formaggio ovicaprino è diventato vaccino e non più d'alpeggio. E Slow Food cosa dice? leggi tutto

 

(28.08.12) Il Corrierone si accorge che i lupi sono un problema

Alleluia! Ieri un articolo sul Corrierone dava la notizia che il Roquefort, il prestigio formaggio ovino francese, è a rischio. I branchi di lupi "provenienti dall'Italia" (!?) hanno iniziato a infestare la Lozére (antico Gévaudan, sì quello de La Bête) fanno strage delle pecore addette alla produzione di latte da Roquefort e José Bové dice di sparargli leggi tutto

 

(20.08.12) Alp Week a Poschiavo (5-9 settembre)

Amamont, esclusa dalla Alp Week, scrive alla consigliera federale Leuthard (ministro dell'ambiente): La CIPRA ha operato una discriminazione politica contro una voce alpina scomoda, contraria alla linea della wilderness  leggi tutto

 

(13.08.12) Per gli allevatori piemontesi i danni e le beffe

A Limone Piemonte i turisti e il comune rinfacciano ad un allevatore di essere vittima dei lupi. Dopo aver perso delle manze gravide (proprio dove transita la corsa "La via dei lupi") a Tiziano Aiassa il comune ha contestato la violazione di un regolamento che impone la presenza di un pastore ogni 30 capi  leggi tutto

 

(11.08.12) A Poschiavo (GR-CH) le voci contro l'orso messe a tacere

Che l'introduzione degli orsi e dei lupi sia operazione contro la libertà dei montanari alpini e contro la democrazia è lampante. Una conferma preoccupante è arrivata giovedì sera da Poschiavo leggi tutto

 

(09.08.12) Valposchiavo (GR-CH)"Gli orsi non li vogliamo"

L'orso M13 che scorazza nelle Alpi retiche ha colpito anche gli allevatori della Val Poschiavo. Dopo la dura presa di posizione dell'assessore di Tirano Ciapponi Landi, che ha definito "una follia" la reintroduzione dell'orso in Valtellina, ne è arrivata un'altra altrettanto autorevole dall'altra parte del confine. L'avv. Plinio Pianta, esponente politico poschiavino e grigionese e presidente dell'associazione transfrontaliera Amici delgli alpeggi e della montagna (AMAMONT)ha scritto, a nome dell'associazione da lui presieduta una lettera aperta al Cantone. leggi tutto

 

(07.08.12) José Bové  leader contadino e pastorale europeo

Bové rompe con l'ecologismo urbano-borghese  “Noi ecologisti dobbiamo smetterla di parlare a vanvera: non si può essere contro la desertificazione delle campagne e l’infinita espansione urbana e, al tempo stesso, a favore della creazione nelle campagne di spazi dove gli agricoltori non possono vivere.  Si deve poter sparare al lupo perché la priorità è quella di mantenere i contadini nelle zone di montagna” dichiarazione a Le Monde del 2 agosto 2012. le posizioni dell'ex allevatore ovino Bové non erano nuove ma i bigottoni verdi si sono scandalizzati e l'hanno denunciato leggi tutto

 

(05.08.12) Lupi e speculazioni non spengono la passione per l'alpeggio

All'Alpe Serour in Valle Stura di Demonte(Vallone dell'Arma) troviamo Federico Desogus, nato nel 1992, che ha costruito il suo sogno di allevatore da bambino allevando gli anatroccoli sul balcone. I lupi gli hanno falcidiato capre e pecore. Ora è su in alpeggio a lavorare con l'amico margaro Luca Marsigliani, a fare i formaggi e a proteggere le capre superstiti. In alpe troviamo anche una famiglia di margari della Val Chisone (To), gli Aglì, appartenenti all'inedita categoria dei "profughi" o "rifugiati" pastorali. Tutti con tanta passione, tutti capaci di aiutarsi e sostenersi a vicenda (a proposito di certi stereotipi). Va anche detto che in questo alpeggio - uno dei pochissimi con caseificio della valle - abbiamo trovato degli ottimi formaggi (purtroppo solo vaccini perché il latte delle pecore e delle capre ci hanno pensato i lupi a farlo sparire) leggi tutto

 

(01.08.12) Alpeggi piemontesi  tra siccità e lupi

La grave siccità con il tempo secco ha ridotto nella prima parte della stagione gli attacchi dei lupi. Ma sono comunque numerosi e hanno interessato alpeggi sinora "risparmiati" leggi tutto

 

(31.07.12) Tirano (So). L'orso in città è un fatto normale?

Orsi a spasso nelle citta? In Valtellina l'orso ha passeggiato indisturbato in area ubana a Morbegno e a Tirano. L'assessore tiranese Bruno Ciapponi Landi non è convinto che sia un fatto così "normale" e, a fronte delle "rassicurazioni" della responsabile del servizio faunistico provinciale sul monitoraggio dell'animale (M13) dichiara pubblicamente di sentirsi ancora più preoccupato per la sicurezza dei cittadini. leggi tutto

 

(08.07.12) Poveri orsi

Esibiti come bestie da baraccone, sfruttati commercialmente, oggetto di voyeurismo, spiati, radiocollarati, attirati da incoscienti fotografi, disturbati da elicotteri, pallottole di gomma e petardi, narcotizzati, catturati in trappole-tubo, uccisi "dai loro amici", "stirati" dalle automobili, castrati e imprigionati. Gli orsi trentini sono le prime vittime della messa in scena della wilderness, sono vittime dell'ipocrisia dominante, che impone la caduta dei confini tra domestico e selvatico, la mitologia ribaltata dell' orso "vegetariano" e della "buona fiera", mescolando escatologia biblica, Disney e... business. Nel mondo ecologista si impone una riflessione. leggi tutto

 

(20.06.12) A Barcellonette (Francia) il primo incontro su lupo e predazione

 Importante avvenimento ieri nell'Ubaye (Alpi Provenzali) dove si sono incontrati esponenti del pastoralismo francese ed italiano per impostare una strategia comune di difesa dai danni crescenti della predazione sui sistemi di allevamento alpini. leggi tutto

 

(29.05.12)Gli orsi sono pericolosi per l'uomo?

In Trentino, specie dopo il primo attacco a delle persone, infuria la polemica sugli orsi e si chiede un "giro di vite" sugli orsi potenzialmente pericolosi, senza esitare ad abbatterli. Ma gli orsi rappresentano un reale pericolo per l'uomo?  leggi tutto

 

(24.05.12) Strembo (Tn). Esplode la protesta per la strage degli asini. Nasce il Comitato anti-orsi

È stata una donna a dare finalmente il la alla protesta. Si è vista due suoi asini "Beppo" e "Cirillo" sbranati dall'orso e ha reagito. Non solo ha portato personalmente la carcassa di Beppo davanti alla sede del Parco (Adamello-Brenta) responsabile della reintroduzione degli orsi in Trentino, ma ha anche lanciato un Comitato anti-orso che ha subito avuto decine e decine di adesioni anche dalle provincie limitrofe. Per adesioni al Comitato spontaneo anti-orsi telefonare a Wanda Moser al 3483641940 leggi tutto

 

(12.05.12)  Trentino: Orso, sbagliato e dannoso reintrodurlo 

Il gestore del rifugio Carè alto di Pelugo in Val Rendena (TN) ha scritto una lettera al quotidiano l'Adige dopo aver subito la perdita di un'asina di 12 anni che faceva parte della sua famiglia; aiutava nei trasporti in malga ma giocava anche con i suoi figli. Marco Bosetti non risparmia giudizi taglienti agli "ecologisti da salotto" e a tutti coloro che: a tutti coloro che hanno ritenuto e ritengono che il mio asino siameno importante del loro orso

leggi tutto

 

(23.02.12)Il dibattito sul lupo investe la cultuta

L'Adige, sul tema d'attualità del "ritorno del lupo sulle Alpi", ha pubblicato ieri la testimonianza di Marzia Verona. Marzia è pastoralista ma anche pastora e parla della sua esperienza personale intervenendo nel dibattito aperto con coraggio e lungimiranza da Annibale Salsa e rispondendo alla Maraini che sul Corrierone aveva da solita intellettuale progressista, affrontato con superficialità l'argomento non riescono a guardare oltre i cliché dell' animalismo politicamente corretto e della mitizzazione del lupo (quale emblema di una astratta 'rivincita della natura') leggi tutto

 

(11.02.12) Quanti sono i lupi in Italia?

Dagli anni 70' ad oggi i lupi, che erano ridotti in alcune sacche dell'Appennino centr-meridionale, hanno ricolonizzato mezza Italia ma secondo la lupologia ufficiale il loro numero è cresciuto solo da 200 a 600. Una stima palesemente al ribasso ma che serva a mantenere il lupo sul piedistallo di sacra specie "a grave rischio di estinzione". Uno status utilissimo per mungere, attraverso una sequela di progetti interminabile (europei, nazionali, regionali, provinciali, locali) un bel po' di soldi pubblici. Oggi sono gli stessi lupologi meno legati alla cupola (dell'accademia e delle associazioni ambientaliste) che si ribellano e parlano di scandalo, di progetti strampalati  leggi tutto

 

(09.02.12) Cuneo: parte l'associazione per la difesa dal lupo

Il 7 febbraio,con una riunione presso la sede Provincia di Cuneo, si sono gettate le basi per la costituzione della Associazione per la difesa dal lupo nelle valli cuneesi, gemellata con analoga Associazione già costituita in Francia a Barcellonette nell'Ubaye. leggi tutto

 

(08.12.11) Il lupo, la lupofilia, i sensi di colpa e la sobrietà

Gli accaniti paladini del lupo, quando non difendono le loro greppie dorate (lauti finanziamenti) esorcizzano i loro sensi di colpa di psudoambientalisti da condominio. Guai a ricordare loro che  l'atteggiamento "lupofilo" (che a loro non costa nulla, ma che costa molto a una minoranza senza potere: i pastori) è un modo per ripulirsi a buon mercato la coscienza ecologica sporca. Si sentono eroi ad insultare (di solito anonimi) chi come me o Marzia Verona difende i pastori. E poi cosa difendono? Un animale (che di per sé non è né buono, né cattivo, né nobiile, né ignobile, né coraggioso né vigliacco) o un costrutto sociale, una rappresentazione che torna comoda in termini di alibi sociale, potere, equilibri sociali? Molti degli intrepidi lupofili stanno al calduccio a 23°C e vanno a fare la spesa in macchina riempiendo il carrello di carne,  usano la macchina in città e .... Non è così? Allora li sfido a sottoporsi al test della sobrietà leggi tutto

 

(20.10.11) Gli Indignati dell' Ubaye (Alpi provenzali)

Gli indignati dell'Ubaye sono montanari preoccupati per il futuro della loro valle dove si assiste alla proliferazione dei lupi e le attività pastorali sono messe in ginocchio. Non sono allevatori e pastori, sono amministratori, intellettuali, gente comune unita dall'amore per la montagna, la cultura e le tradizioni del territorio messe in pericolo da un ambientalismo urbano che nel lupo ha trovato il suo totem, il grimaldello per accentuare lo spopolamento della montagna e il controllo delle sue risorse da parte degli interessi urbani camuffati da "conservazione della natura". leggi tutto

 

(18.11.11) Frabosa soprana (Cn). Gli indignati della montagna: stop ai lupi

Erano tanti i margari e i pastori del monregalese che lunedì sera si sono dati appuntamento a Frabosa sottana per fare il punto sulla insostenibile situazione determinata dai continui attacchi dei lupi. Era presente l'assessore Sacchetto che ha annunciato importanti provvedimenti. leggi tutto

 

(10.09.11) Cuneo. "Dovevi farci la foto"

Un anonimo lupofilo su targatocn.it (e parecchi sui forum lupofili) irridono all'escursionista che lunedì ha vissuto una brutta esperienza con i lupi. "Dovevi farci una foto". È triste quando non conti più come persona, quando quello che dici e che riferisci è più o meno creduto non in base alla tua serietà ma al fatto che sei di una categoria avversa. Il modo con cui i 'naturalisti' e gli 'animalisti' si rapportano ai cacciatori (e a chi non la pensa come loro) richiama molto i metodi delle infauste ideologie totalitarie. leggi tutto

 

(06.09.11) Vernante (Cn). Bruttissima esperienza per un cacciatore

Ieri sera Silvio Pellegrino,  un cacciatore di trentaquattro anni di Peveragno, è incorso in una bruttissima avventura. Stava compiendo una passeggiata disarmato quando due lupi adulti l'hanno "accompagnato" per 2,5 km su un sentiero girandogli intorno e avvicinandosi sino a 30-40 m. Solo a un certo punto ha potuto chiamare con il cellulare. Inutili i tentativi di scacciarli battendo un bastone, le mani, fischiando. La paura è stata tantissima. leggi tutto

 

(05.09.11) Anche le vacche nutrici vittime del lupo (2)

All'alpe Seirasso di Magliano Alpi un mese fa una vacca e due manze sono state fatte precipitare da un dirupo dai lupi che le hanno in parte divorate. Bruno Bottero, il margaro, si è fatto sentire anche sui giornali. Qui il racconto dell'episodio che ha acuito l'esasperazione dei margari.   leggi tutto

 

(04.09.11) Anche le vacche nutrici vittime del lupo (1)

Un grave episodio si è verificato un mese fa sui pascoli di Bergemoletto di Demonte, in valle Stura (Cn). Il racconto del margaro Giacomo Pittavino che carica questi alpeggi da trentadue anni e al quale un branco piuttosto consistente di lupi ha sbranato una vacca "che era una bontà a partorire" mentre partoriva a 200 m da case abitate. leggi tutto

 

(25.08.11) Oncino (valle Po, To) Testimonianza di Valter Allioli, pastore

Il 27 luglio Valter, che custodisce un gregge di 350 pecore , ha subito un pesante attacco di lupi. Diversi capi risultano ancora dispersi ma lui ornmai dispera di trovare qualcosa. Sono andato a trovarlo il giorno 9 agosto e ho riportato la trascrizione integrale dell'intervista. Ne valeva la pena, credo, perché rappresenti una testimonianza spontanea, vivace e molto efficace sulla condizione vissuta dai pastori a seguito del ritorno del lupo. Chi blatera di 'convivenza' dovrebbe confrontarsi con queste persone.vai a vedere

 

(17.08.11) Commenti. Lupismo e forestalismo

L'attacco alle comunità alpine sferrato nel XIX secolo dagli stati centralisti in nome del ripristino delle foreste distrutte da pecore e capre era basato su basi scientifiche inconsistenti. Oggi il lupismo ha sostituito il forestalismo ideologico, ma lo scopo è sempre quello. Imporre il colonialismo urbano alle Terre alte. leggi tutto

 

(16.08.11) All'Infernet in val d'Angrogna, 'paradiso' della nebbia e dei lupi (val Pellice, To)

Baite fatiscenti, tante giornate nebbiose. E i lupi sempre in agguato. Claudio Buffa, un giovane pastore tiene duro sulle sue montagne con le sue pecore. Ha un aiuto pastore, ha due cani Maremmani, chiude le pecore nel recinto elettrico ogni sera. Ma ques'anno ha già subito due attacchi da parte dei lupi.  E non ce la fa più. Deve abbandonare il campo o devono essere tenuti a bada i lupi? Si tratta di una questione etica importante dalla quale può dipendere il futuro della montagna ma con forti implicazioni per tutta la nostra società vai a vedere

 

(02.08.11) Rotto il tabù. Al lupo si può sparare

L'assessore piementese Sacchetto ha chiesto al Ministero dell'ambiente di autorizzare alcuni abbattimenti. Dopo pochi giorni la Commissione agricoltura della camera ha 'scoperto' che la Convenzione di Berna  non impedisce di sparare al lupo in caso di gravi danni alle attività di allevamento. La reazione della spocchiosa intellighentzia ambiental-animalista non si è fatta attendere. leggi tutto

 

(18.07.11) Alpeggi sempre più a rischio lupo

Il racconto di un attacco dei lupi con gravi conseguenze all'alpe Tartarea in comune di Oncino (valle Po). Sono rimaste tre capre impaurite all'alpe Tartarea. Le altre o sono state sbranate o sono disperse o sono state portate a casa dai proprietari. Così l'apprezzato formaggio misto non si potrà più produrre. Oggi questo alpeggio è diventato off limits per le capre. Ma se i lupi aumentano quante altre situazioni a rischio si verranno creare?

vai a vedere testo, foto e videoclip

 

(18.07.11) Videointervista al canalone della morte (Bellino, Val varaita, Cn)

Sono stato, nell'ambito delle attività del progetto Propast, ad approfondire le circostanze in cui 59 pecore (di cui una morsa alla gola) sono morte il giorno 11 a Bellino.  Ascoltate i fatti dalla viva voce del pastore (videoclip) che mi ha mostrato il teatro della tragedia e quello che ha visto vai a vedere

 

(13.07.11) Una strage senza fine

Negli ultimi giorni 82 capi ovicaprini persi a causa di attacchi di lupi in Piemonte. I branchi sono ormai numerosi e gli attacchi di massa provocano pesanti perdite. Vi sono numerose carcasse da recuperare dal fondo di canaloni e animali dispersi feriti o agonizzanti da soccorrere. Serve l'intervento della Protezione civile e dei veterinari pubblici.  Si spera nell'intervento della Regione.leggi tutto

 

(29.05.11) L'impossibile convivenza. Capre e lupi a Bellino (Cn)

Intervista all'allevatore di capre Giacomino Gallian di Bellino (Valle Varaita, Cn).  Giacomino alleva le capre come attività integrativa ma con con grande passione. Il suo gregge è una 'collezione' di razze (non incrociate tra loro). Tutto irreparabilmente frustrato dall'arrivo del lupo per colpa del quale le capre "non sono più belle come prima". Per ora Giacomino non molla (pur avendo dovuto abbandonare i pascoli alti), ma tanti altri allevatori lo hanno già fatto. É proprio quello che vogliono gli amici del lupo: la montagna  tutta per loro e il loro gioco egoista e nichilista alla 'natura selvaggia'  vai alla videointervista

 

(20.05.11) A Saluzzo un dibattito molto seguito apre la Festa dei margari

Un dibattito seguito con molto interesse dai margari (ma non solo) che ieri sera hanno affollato la sala riunioni della Coldiretti si Saluzzo. I problemi (tecnicopolitici) dell'uso dei pascoli sono ormai stati ben individuati si sta avvicinando a individuare le soluzioni. Nell'interesse di categorie per le quali l'uso dell'alpeggio è cruciale per la propria  attività (margari e pastori transumanti, allevatori stanziali), ma anche del mantenimento di risorse materiali e immateriali preziose per tutta la società (economia identitaria, prevenzione di danni ambientali, biodiversità).   leggi tutto

 

(16.05.11) Da Sud a Nord anche gli allevamenti di razze bovine pregiate nel mirino dei lupi 

 L'opinione pubblica pensa che sia qualche pittoresco pastore, roba di altri tempi - a subire i danni del lupo. Invece in quasi tutta Italia si registra un crescendo di attacchi anche a vitelli e manze Dalla viva voce di un allevatore piemontese la testimonianza di come anche in Piemonte, nelle Alpi Marittime, i danni da lupo a carico degli allevatori di razza Piemontese siano gravi.  leggi tutto

 

(01.05.11) Bricherasio (To) Storie di giovani pastori. Videoracconto.

Ci sono giovani pastori che, a vent'anni, hanno già un bagaglio di conoscenze sulle pecore, sul formaggio, sui pascoli, sulle tradizioni pastorali degno dei padri, anzi dei nonni. Il mestiere del pastore è proprio speciale; non c'è spazio per i bamboccioni. E nemmeno per chi perde tempo a lamentarsi invece che rimboccarsi le maniche e affrontare - come si fa da sempre - i problemi. Fotoracconto e videointervista (sotto la pioggia) a Ivan Monnet, 26 anni, pastore professionista della Val Pellice (del 28 aprile) vai a vedere

 

(29.04.11) Prazzo (Cn). I lupi sotto il balcone in pieno giorno (foto di ieri)

Lidia Fresia questa foto l'ha scattata ieri dal balcone di casa sua in frazione Ferreri di San Michele di Prazzo (Val Maira, Cn).  Il lupo è sulla strada provinciale. Lidia abita lassù col compagno e il loro bimbo di tre anni che non può più giocare in libertà. Perché in montagna i bambini sono stati condannati agli arresti domiciliari? Forse per la colpa di nascere (ancora) e di non lasciare tutto lo 'spazio vitale' ai lupi?  Non avrà qualcosa di hitleriano questa lupofilia? leggi tutto

 

(04.04.11) Il Consiglio Comunale di Prazzo (Cn) vota sui lupi Il Consiglio Comunale di Prazzo in Valle Maira vota all'unanimità un ordine del Giorno per limitare la presenza del lupo e dei grandi predatori sul territorio alpino. Un segnale coraggioso da un piccolo comune. Che osa lanciare una grande sfida politica e culturale al conformismo urbanocentrico. leggi tutto

 

(04.04.11) Quando il lupo è pericoloso per l'uomo?

Basta una semplice analisi storica e della realtà dei diversi continenti per capire che in alcuni contesti il lupo non è pericoloso, ma in altri sì. Quando l'uomo non è più un pericolo per il lupo quest'ultimo, (che perde la paura per l'uomo), rischia di divenire un potenziale pericolo per le persone. Ecco perché la protezione assoluta in caso di assenza di rischio di estinzione delle popolazioni lupine è un grave errore. La politica deve essere consapevole delle responsabilità che si assume favorendo l'aumento dei lupi e mantenendo un regime di tutela assoluta.

leggi tutto

 

(13.03.11) San Damiano Macra (Cn)Incontro con gli allevatori

Molti  gli allevatori della Val Maira, ed anche della Valle Grana, all'incontro PROPAST del giorno 9 svoltosi presso la sede della Comunità Montana. La riunione era stata indetta per recepire il disagio degli allevatori sia con riguardo al problema del lupo che rispetto alle altre criticità. C'erano anche amministratori ed ex-amministratori, il presidente della Comunità Montana, rappresentanti della Coldiretti, del Settore Agricoltura della Regione e il Sen. Carlotto. Il tema si è allargato anche alla più generale condizione della montagna . Ma gli allevatori hanno comunque avuto la possibilità di intervenire numerosi e di rendere testimonianze forti e precise di una condizione che l'arrivo del lupo, nel 2008, ha contributo ad aggravare significativamente

 vai all'articolo con i link ai video You Tube degli interventi

 

(10.03.11) lupi corrono sulla pista di fondo insanguinata. E la gente ha paura (succede a Prazzo, Cn) Da due anni a questa parte a Prazzo, in Valle Maira, in inverno si assiste ad una strage continua di ungulati fin a ridosso delle case. La gente continua a sentire ululati e la pista da fondo è a volte insanguinata per episodi di predazione. leggi tutto

 

(26.02.11) Resistenza pastorale. É partita dalla Val d'Ossola (VB) la prima esperienza di azione organizzata dei pastori contro il lupo

Il convegno di Moretta (sotto) ha stimolato alcune realtà pastorali dell'arco alpino ma anche degli Appennini a dare vita ad un Comitato per la difesa dai grandi carnivori. Una difesa che riguarda non solo i pastori ma anche chi vive nelle Terre alte e rischia sempre più spesso di trovarsi orsi o lupi sotto casa. La costituzione è prevista per aprile. Il Comitato nasce da esperienze fin qui poco conosciute sia a livello di valli che di singole aziende. Tra queste una delle più significative è rappresentata dal Comitato salvaguardia allevatori contro i grossi predatori che si era costituito in Ossola (VB) nel 2004 a seguito di numerosi casi di predazione.

leggi tutto

 

(22.02.11) Tutti gli interventi dei pastori a Moretta (Cn)

Riportiamo tutti gli interventi dei pastori al convegno del giorno 19 a Moretta. Dalla pagina dell'articolo sono attivi i link ai singoli video caricati su Tou Tube. Interventi di: Dino Mazzini (appennino emiliano), Doro Vanza (Canton Ticino, Comitato per la difesa dai grandi carnivori), Giuseppe Ghibaudo (storico pastore transumante di Roaschia), Giorgio Alifredi (allevatore di capre in Val Maira), Aldo Macario (allevatore di pecore da latte e alpeggiatore in Valle Gesso), Giorgio Bergero (pastore transumante, Cristiano Peyrache (rappresentante dei pastori di Bellino, uno dei paesi più colpito dal lupo), Daniela Rigotti (allevatrice di capre della Val d'Ossola), Gloria Degioanni (pastora e presidente del Consorzio pecora Sambucana). vai a vedere

 

(17.02.11) Continuano gli interventi in tema di lupo e montagna aggredita e svuotata

Pubblichiamo un intervento di Mariano Allocco, esponente politico e intellettuale della Val Maira. Uno dei pochi che da anni ha colto con lucidità come le politiche della fauna e dei boschi dietro il finto 'ambientalismo' nascondono la volontà di svuotare e colonizzare la montagna. Il lupo è un catalizzatore di una reazione della montagna. Speriamo di essere in tempo.leggi tutto

 

(14.02.11) 50 orsi in Trentino pronti a uscire dal letargo e a fare danni

In vista del prossimo risveglio della popolazione ursina trentina - che ogni anno si fa più numerosa - l'On. Fugazzi presenta una interrogazione al Ministro dell'Ambiente. Cosa si fa per tutelare la popolazione e ridurre i danni di una presenza che interessa da vicino i centri abitati? Che ne è delle promesse di Dellai di 'rivedere' la demagogica politica conservazionista che penalizza chi vive nelle Terre alte? leggi tutto

 

(11.02.11) Incontro con i pastori a Demonte (Valle Stura, CN)

Nell'ambito del progetto PROPAST il giorno 9 si è svolto un incontro con i pastori presso la Comunità Montana. É servito a mettere a fuoco i motivi di 'sofferenza' della loro attività. Ovviamente si è parlato molto di lupo, ma non solo. leggi tutto

 

(29.01.11) Si prepara un importante evento sulla pastorizia a Moretta (Cn)

Il 19 febbraio prossimo a Moretta, presso l'Istituto lattierio caseario si terrà un incontro importante durante il quale verranno presentati I progetti della Regione Piemonte per sostenere la pastorizia delle valli di Cuneo e Torino messa di fronte al problema del grave impatto del lupo. Sarà anche un'occasione per fare emergere quante e quanto importanti solo le valenze multifunzionali della pastorizia. Anche in una prospettiva di una visione della tutela ambientale meno ideologica e più consapevole del ruolo ecologico dell'uomo montanaro e dei suoi animali. leggi tutto

 

(18.01.11) Interviste senza retorica

Marzia Verona con la consueta spontaneità  intervista i pastori piemontesi alle prese con il problema del lupo. Come sarà la prossima stagione? Cosa si aspettano i nostri amici? Cosa temono? Chi vuole cercare di comprendere senza filtri ideologici il problema dovrebbe partire da qui, da queste parole dei pastori, senza retorica, senza livore, senza 'secondi pensieri'. leggi tutto

 

(11.12.10) Si discute di lupi in Val Chisone (TO)

Marzia Verona, presente all'incontro del 3 dicembre ad Usseaux tra allevatori ed esperti del lupo ci ha trasmesso il resoconto dell'evento cui hanno preso parte diversi dei protagonisti (pastori, amministratori, esperti) che in qualche modo con il lupo hanno a che fare. Tra i due partiti ('del lupo' e 'della pecora') potrebbe esservi anche forme di dialogo.  Non però con i lupologi/lupofili che insistono sulla mitizzazione del 'ruolo ecologico salvifico' del lupo, che non riescono ad rinunciare all'autoreferenzialità e ad atteggiamenti di sufficienza se non di ostilità verso il pastoralismo (nella foto di Marzia fatte di lupo con eloquente presenza di lana) leggi tutto

 

(01.11.10)  L'incontro di Rovato (BS): grande attenzione della Regione per la pastorizia transumante

L'incontro di Rovato di ieri ha segnato una svolta in positivo. La Regione Lombardia, rappresentata dal Dr. Lugoboni dirigente della Struttura Sviluppo dell'agricoltura di montagna, ha espresso un inedito interesse per la pastorizia transumante e per il suo ruolo di recupero e manutenzione di vasti ambiti di territorio specie in relazione alla difesa dal bosco che avanza. Inoltre ha assunto concretezza il rapporto 'federale' tra pastori del Triveneto, Lombardia e Piemonte in parallelo con iniziative di confronto con le Regioni su vari fronti (affitti degli alpeggi, modalità di erogazione dei contributi, formazione professionale, ingiustificati divieti di pascolo). Si è parlato anche di lupi con importanti testimonianze dal Piemonte e dall'Emilia. leggi tutto

 

(01.11.10)  Gli orsi hanno paura dell'uomo. Balle

La verità 'ufficiale' e 'scientifica' spesso nasconde solo delle strutture di controllo sociale e di potere. Si spendono molti soldi per inculcare alla gente e agli scolari che gli orsi non sono pericolosi. Sono timidoni che scappano a gambe levate quando sentono l'odore dell'uomo. L'immagine testimonia come gli orsi dell'Adamello- Brenta, gli orsi del Parco (introdotti dalla Slovenia) si 'servano' delle pecore anche sotto il naso dei pastori  (la carcassa è nel cerchietto). I pastori sono i 'nuovi servi della gleba' che, secondo i nuovi arroganti 'signori feudali' (Verdi e Parchi), dovrebbero custodire 24 ore su 24 le loro bestie. Su in montagna, con il vento e la pioggia, disarmati, mentre i 'siori' se ne stanno al calduccio. Poi non basta nemmeno quello.

 

(18.10.10) Orsi trentini. Dopo una estate di emergenze Giovanazzi lancia iniziativa legislativa

Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino) dopo le petizioni presentate in Consiglio provinciale lancia ora una coraggiosa proposta di legge di iniziativa popolare che modifica alcuni articoli della legge provinciale sulla caccia. Vengono introdotti più congrui risarcimenti e un controllo democratico (anche attraverso referendum locali) sulle misure di rimozione degli orsi problematici. Il progetto di legge viene incontro alle istanze di componenti della popolazione che vedono la propria libertà di movimento e le proprie attività sempre più condizionate dalla crescente presenza dei plantigradi  leggi tutto

 

(03.10.10) Quanta superficialità quando si parla di montagna

La risposta di Mario Cervi (su 'Il Giornale' di oggi) alla lettera di Mariano Allocco in tema di lupi è quanto mai demoralizzante.  Mario Cervi, decano del giornalismo italiano è rappresentativo della cultura urbanocentrica radicata negli intellettuali italiani, non importa se di destra o di sinistra. C'è il riflesso dell'atavica alterigia e distanza con la quale vengono considerati i problemi dei 'villici', dei 'montanari'. Un mondo lontano di cui a lor signori nulla importa. Di qui la superficialità e la banalità nel trattarlo. vai a vedere

 

(01.10.10) La Svizzera pensa più ai pastori e all'ecosistema nel suo insieme che non al lupo

La seduta della camera alta del Parlamento svizzero ha affrontato il 30 settembre un importante dibattito sul lupo. Erano sul tappeto parecchie mozioni. Sono state approvate quelle che richiedono una modifica della legge  sulla caccia in modo da estendere la competenza dei cantoni in materia di controllo di specie protette di predatori. Ciò qualora mettano a repentaglio la biodiversità, la pastorizia e l'esecizio venatorio. E' stato deciso di chiedere modifiche della Convenzione di Berna (nel senso di una minore protezione del lupo). In caso contrario la Svizzera recederà dalla Convenzione in modo da negoziare tali modifiche in sede di nuova ratifica. leggi tutto

 

(29.09.10) La testimonianza del pastore Mario Durbano: io e i lupi nella nebbia

Alle prese con i lupi, che con le nebbie di settembre attaccano con più facilità, Mario come altri pastori piemontesi (e non solo) ha a disposizione sui pascoli alti ricoveri 'ancestrali' come quello della foto. Testimonianza preziose (da perservare) di una civiltà pastorale millanaria, ma a cui andrebbero affiancati ricoveri più confortevoli. Perché solo la vita del pastore deve essere uguale a quella di secoli fa? Per certi versi è anche peggio. Il 24 settembre si è trovato davanti 3 lupi neri, che non se ne andavano neppure in sua presenza, "avevo più paura io di loro". Ma Mario è armato solo di ... un petardi (il lupo è sacro e intoccabile). "E se invece di me ci fosse stato un pastorello? Cosa avrebbe fatto? Non manderei mai più un ragazzo da solo al pascolo". leggi tutto

 

(17.09.10) Gias Gardon (Valle Stura di Demonte, CN)

Un alpeggio chiave per la sopravvivenza della pecora Sambucana. Due ragazzini che vorrebbero fare i pastori.

Il tutto condizionato da un futuro incerto per colpa della presenza stabile dei lupi. Che in Valle Stura di Demonte hanno già messo in grave difficoltà la pastorizia e rischiano di affossarla completamente 'bruciando' progetti, energie, passione, impegno vai a vedere

 

(10.09.10) Bellino/Blins (CN): i pochi pastori rimasti decisi a lottare

Erano in quindici i pastori dell'Associazione pastur de Blin prima  dell'arrivo del lupo. Pastori giovani, che restavano su in montagna tutto l'anno (siamo a 1.600 m). Una risorsa 'rara'. Oggi ne sono rimasti 1-2. Gli altri hanno smesso o sono passati alle vacche da carne. Qualcuno tiene ancora qualche capra o pecora. Ma c'è voglia di reagire e di farsi sentire leggi tutto

 

Cansiglio (TV) esasperazione per le stragi dei predatori. Gli allevatori: "ci difenderemo da soli"

Dal bresciano (Sebino) alla montagna veneta il problema dei predatori sta superando il livello di guardia di allarme sociale. Gli allevatori del Cansiglio, di fronte alla strage di 20 pecore Alpagote (razza in via di estinzione), in atto a danno dell' Az. Agr. Gava Alex in Valmenera, denunciano l'inerzia delle istituzioni. Gli allevatori - lasciati soli - annunciano che procederanno all'autodifesa. La Costituzione non difende il lavoro e i beni che servono per esercitare il lavoro? Da quando in qua, in omaggio all'animal-ambientalismo nichilista , slegato da ogni realtà, lo stato abdica alla sua funzione primaria: tutelare la sicurezza, i beni necessari a garantire la vita e il lavoro dei cittadini? Perché per gli allevatori e i pastori la Costituzione deve rimanere lettera morta? Sono forse cittadini di serie B. Si abbia il coraggio di dirlo apertamente allora e piantiamola con le ipocrisie.   leggi il comunicato

 

(04.09.10) Alta Valle Grana: lupi insostenibili (CN)

Anna Arneodo ci aggiorna sulla situazione della pastorizia in alta Valle Grana trasmettendo anche una toccante 'lettera aperta' del pastore Mario Durbano scritta due anni fa quando il lupo ha fatto la comparsa sui pascoli di Frise (prima della strage di 240 capi). Una lettera che farebbe cambiare idea a molti 'lupofili televisivi'. leggi tutto

 

(23.08.10) Asiago(VI). Il presidente della Comunità Montana smentisce l'uccisione dell'orso M5

Ha dell'incredibile la storia dell'uccisione dell'orso M5 ('Dino'), raccontata da un imprenditore invitato, senza poi partecipare, al presunto banchetto. Ieri la presa di posizione di Lucio Spagnolo che riportiamo per esteso. Oggi il comandante del CFS si dice scettico dal momento che gli ultimi avvistamenti del famelico orso erano stati fatti al Tarvisio a giugno. Intanto senza aspettare l'esito dell'inchiesta della Forestale gli animalisti si scatenano.

leggi tutto

 

(21.08.10) La strategia lupo svizzera alla prova

I lupi aumentano e attaccano anche i bovini. L'equilibrio tra misure di   prevenzione degli attacchi e abbattimenti mirati sinora dimostra di funzionare. Alla base di un sistema equo la volontà di non mettere in ginocchio le attività tradizionali in montagna e un impegno diretto della politica e delle istituzioni che non hanno delegato ai verdi, come avvenuto in Italia, la politica di gestione dei grandi carnivori. leggi tutto

 

(19.08.10) Fuga dall'orsa. Pastore bresciano abbandona l'alpeggio in Trentino

Domani scende con 20 giorni d'anticipo il pastore Ivan Sandrini, originario di Ponte di Legno. Sandrini da 17 anni carica la malga Prada nel gruppo del Brenta. 'Dal 7 agosto è stato un assedio quasi continuo'. L'orsa affamata con tre cuccioli è riuscita a far saltare fuori dalla rete alcune pecore e le ha sbranate. Ferito pure un cane. Quanto alla squadra di emergenza '24 ore su 24' Sandrini ha molte cose da ridire. 'Sono venuti dopo due giorni e hanno paura, quello che hanno fatto è dare all'orsa il mangime a 300 m dalle pecore'. leggi tutto

 

(11.08.10)  Cuneo. Ora si pensa anche al pastore e non solo al lupo

Ieri mattina a Monterosso Grana (CN) si è svolta la conferenza stampa di presentazione del progetto della Regione Piemonte 'Sostenibilità dell'allevamento pastorale in Piemonte'. L'iniziativa, intrapresa per impulso dell'assessore Claudio Sacchetto e affidata al Dip. di scienze zootecniche dell'Università di Torino,  è finalizzata a riequilibrare le tante attenzioni e le risorse dedicate alla 'conservazione e gestione' del lupo. E' prevista una serie di interventi mirati a sostenere la un'attività di grande (ma ancora scarsamente riconosciuto) valore ecologico, sociale e culturale. Un'attività messa ulteriormente e pericolosamente in crisi dalla diffusione del predatore. leggi tutto

 

(05.08.10)  In Primiero (trentino)Dellai deve subire la contestazione dei contadini esasperati per i danni provocati dagli orsi

Il presidente della PAT, che si era recato in Primiero per problemi di viabilità, ha dovuto affrontare la collera di una trentina di contadini infuriati per l'imperversare delle predazioni da parte degli orsi che solo negli ultimi giorni sono costate la vita a una ventina di pecore. Il tutto mentre il consigliere provinciale centrista Giovanazzi promuove una petizione per chiedere la cattura e l'abbattimento degli orsi pericolosi.

Nello stesso giorno viene annunciato  dal capo del servizio forestale Masé che si procederà a uno studio per 'rivedere' tutta la questione... leggi tutto

 

(02.08.10)  Solo in un paese incivile, dove il pastore è cittadino di serie B, possono accadere queste cose. La storia kafkiana dell'az. Capuzzola

La vicenda dell'azienda di ovini da latte Capuzzola, nell'appennino modenese, è una storia di politici e di burocrati che hanno fatto di tutto per espropriare di fatto un allevatore della sua azienda, favorendo la diffusione del lupo, negandone a lungo la presenza, elargendo risarcimenti inadeguati, minacciando sanzioni se il pastore non fosse stato capace di arrestare la predazione. Una storia vergognosa che deve essere da monito. Per i pastori che devono essere consapevoli che ci sono precise scelte politiche tese ad eliminarli, ma anche per i lupologi e i lupofili perché devono sapere che dopo la vicenda dell' az. Capuzzola la resistenza contro la loro arroganza si farà più forte e organizzata.  E si chiederà di operare come nei paesi civili (Svizzera e Svezia).  A difesa della pastorizia ma anche di chi vive nelle aree montane in località isolate dove cresce la paura per la presenza di grandi carnivori potenzialmente pericolosi anche per l'uomo. leggi tutto

 

(05.07.10) Baselga del Bondone (Tn) Pecore e capre sbranate, frutteti distrutti, una nonna terrorizzata. Fino a che punto la Provincia di Trento consente agli orsi di fare le loro scorribande nei pressi dei paesi? Perché le 'regole di ingaggio' degli orsi sono scritte da coloro che sostengono il ripopolamento ursino e ne traggono vantaggi? Le storie della pecora Meringa, guida dei bambini, e della nonna che ha avuto un incontro molto ravvicinato e da incubo con l'orsa Cindy leggi tutto

 

(30.06.10) I pastori perdono la pazienza: basta con gli ambientalisti che vogliono insegnarci il nostro mestiere (Valle Camonica, BS)

In Valle Camonica Legambiente porta avanti il solito progetto fotocopia (finanziato dalla Cariplo e dal Comune di Paspardo) per 'convincere' la gente che gli orsi sono una manna  economica e che la 'convivenza' tra pastori e orsi e lupi è un giochetto (bastano gli attrezzi giusti). Soldi pubblici e parapubblici spesi copiando sempre gli stessi progetti. Mentre tutte le richieste dei pastori hanno trovato sempre il muro di gomma delle istituzioni gli ambientalisti sono foraggiati per prendere in giro i pastori.

 leggi il comunicato dell'Associazione Pastori Lombardi

 

(20.06.10) Il comune di Monterosso Grana (CN) prende posizione sul lupo

Con una delibera e una lettera, inviata alla Regione e agli altri enti, il Comune di Monterosso Grana nell'omonima valle chiede la limitazione dei lupi e concreti aiuti ai pastori e a chi vive in montagna di montagna. E' 'naturale' che i comuni, ente più vicino alla comunità, reagiscano alla ulteriore e subdola minaccia alla vivibilità delle valli (nella delibera si parla anche di 'insidia' per chi vive in montagna non solo di danni ai pastori). Da Monterosso viene un segnale alle realtà disperse della montagna che subiscono le 'politiche della natura' imposte dalla tecnocrazia 'verde'. Per la creazione di un fronte delle valli a difesa delle attività tradizionali, della vivibilità della montagna. E perché nella gestione del 'problema lupo' non abbiano voce solo i nuovi signori feudali del 'Centro lupo' di Entraque (Parco Alpi Marittime) che dopo aver ricevuto finanziamentio miliorari sul lupo adesso decidono anche in tutto il Piemonte chi deve ricevere i contributi della Regione per il 'pascolo gestito'. leggi tutto

 

(18.06.10) Roma finanzia la demagogia pro orso

Costosa campagna di comunicazione per 'promozionare' al tempo stesso l'orso e le 'aree protette' con l'uso demagogico del plantigrado quale 'testimonial'. Hanno ragione da vendere i pastori che dicono: 'E' un business alle nostre spalle' leggi tutto

 

(07.06.10) Alta Val Brembana (BG): altro che cucciolone!

La foto non rende la mole impressionante di questo Pastore del Caucaso di meno di un anno. E' un cagnaccio già più grosso di un maremmano e da adulto può arrivare a pesare 70 kg. E' in forza a un pastore transumante bergamasco che, impressionato dagli allarmi lanciati dal Parco delle Orobie bergamasche  sulla presenza di lupi e orsi, ha pensato di tutelarsi. Ma il cucciolone mordace ha creato già non pochi problemi. 'Fare il suo mestiere' comporta seri pericoli per le persone. Infatti è stato creato dall'Armata Rossa sovietica per essere un cane militare, una macchina che non lascia scampo al nemico (umano). leggi tutto

 

(28.05.10) Dalle Marittime alle Orobie  il ritorno dei predatori mette a rischio i migliori formaggi ovicaprini d'alpeggio

I pastori delle Alpi Marittime denunciano l'intensificazione degli attacchi del lupo. Abbiamo parlato con Marilena Giorgis della Val Pesio (CN), pastora e casara aziendale e d'alpeggio. Lo scorso hanno ha avuto venti pecore da latte di razza Frabosana sbranate e dieci disperse. Quest'anno proverà con le recinzioni, ma i cani da guardiania non li vuole e al figlio consiglia di rinunciare al pastoralismo. Intanto nelle Orobie il Parco 'allerta' i comuni invitandoli a raccomandare ai pastori di abbandonare il pascolo 'libero' e di dotarsi di cani e recinti. Siamo al 'coprifuoco'. E' a rischio lo stesso Bitto storico fatto anche con latte di capra Orobica mantenuta con un sistema particolare di pascolo. Che non c'entra nulla con il pascolo 'brado' e che richiede pastori 'veri' ed esperti. Alla lobby pro predatori i pastori e allevatori devono imparare a rispondere uniti al di là delle differenze e dei confini regionali e nazionali. leggi tutto

 

(23.05.10) Asiago (VI) Esplode l'astio mai sopito contro i contadini e i montanari. I fan dell'orso lanciano il boicottaggio del formaggio Asiago

L'orso M5 sta agendo da detonatore di un conflitto negato ma sempre vivo e che torna acuto nella realtà postmoderna: quello tra città e campagna. I fan dell'orso, gli orsologi, la lobby vuvueffina nelle redazioni giornalistiche sono l'avanguardia di un potere urbano politico, economico e ideologico che teme la resistenza al nuovo colonialismo. E si mobilitano. Per loro la cattura di M5 è uno smacco simbolico enorme. I sudditi della montagna che osano ribellarsi? Giammai! Si parla di 'ricatti' dei contadini e dei cacciatori. Si lancia il boicotatggio del formaggio Asiago. Si addita la montagna 'assistita' che vive artificialmente di sussidi. Molto bene. E se la montagna decidesse di non lasciarsi più rubare l'acqua e l'energia idroelettrica? Se decidesse di tassare i transiti che le regalano inquinamento e traffico? E' grottesco che l'accusa alla montagna di essere 'parassita' viene da quella lobby che della pseudo wilderness hanno fatto una rendita di posizione.  leggi tutto

 

(22.05.10) ORSO M5 GO HOME. Il serial killer degli asini respinto in Slovenia e il WWF spara c......e

Regione Veneto e enti locali fanno muro. Torni a casa sua l'orso 'problematico'. Il WWF, che aveva esaltato Galan con le sue uscite super-animaliste e che pregustava la vittoria, si sente spiazzato e scrive un comunicato delirante dove il comportamento dell'orso M5 viene giudicato 'normale'. E' la stessa gente che - in perfetta malafede - va in giro a convincere le popolazioni che gli orsi sono vegetariani, timidi, schivi (nascondendo le statistiche sull'uccisione di esseri umani da parte di orsi bruni). Poi dicono che per Yoghi sventrare 14 asini è 'normale'. Invece non è 'normale' che una bestia pericolosa abbia potuto scorazzare impunita con licenza di uccidere per 2 anni. Solo in un paese incivile possono succedere simili cose. In Svizzera, Austria, Germania, Francia gli avrebbero già sparato (piombo, non gomma). Lì si rispetta il lavoro e la vita di chi vive in montagna. Qui il rurale, il montanaro è ancora il servo della gleba di lor signori. La cui vita vale meno delle 'nobili fiere' 8come nel medioevo). Riportiamo integralmente il comunicato del WWF.

leggi tutto

 

(16.05.10) Galan tessera n° 1 del Partito dell'orso

Galan fa impazzire di gioia il WWF e gli animalisti schierandosi apertamente sul fronte dei fan dell'orso. Coloro che comodi nei loro appartamenti di città tifano per un serial killer che ha giù ucciso 14 asini. Abbiamo capito subito che Galan non sarà mai paladino degli agricoli, dei rurali, dei montanari. Il marketing del consumismo politico suggerisce all'uomo di Publitalia di blandire gli ambientalisti in pantofole, da documentario TV. Ma allora perché è andato all'Agricoltura? leggi tutto

 

(30.04.10)(Trentino/Veneto) Torna la fiera dell'orso.  Villaggi di montagna sotto assedio nel vicentino per la gioia degli animalisti e ambientalisti di città. Incolumità umana a rischio con le regole sbilanciate a tutela dell'orso adottate in Italia (scritte di fatto dal WWF)

Nonostante l'orso M5 sia pericoloso il malinteso buonismo, l'orientamento orsofilo-orsomane dei 'tecnici'  e la compiacenza dei politici (anche di centro-destra) agli animalisti di città impedisce di sparare a lupi e orsi anche quando è necessario (e come avviene nei paesi normali). E così M5 dopo essere stato munito lo scorso autunno di gps e radio collare da bravo orso bionico (la natura 'selvaggia') visto che è in fregola (bisogna capirlo ... ) sta facendo impunito le sue bravi stragi di animali domestici sbranati a domicilio nelle loro stalle nel Vicentino.  M5 è un orso dal comportamento anomalo, imprevedibile e pericoloso. Gira nel villaggi, torna a finire i pasti (di animali uccisi) i giorni successivi nonostante le dissuasioni (petardi, sirene, pallottole di gomma). Nei protocolli orso dei paesi civili sarebbe già stata classificato pericoloso e abbattuto. Da noi c'è il Pacobace (protocollo interregionale di gestione dell'orso scritto dagli esperti orsofili e WWF) che tutela molto l'orso, pochissimo gli animali domestici e poco anche l'incolumità delle persone. Dalla Romania alla Scandinavia gli orsi uccidono, non solo pecore, galline e asini anche esseri umani. Ma qui dicono che 'non fa male a nessuno'. leggi tutto

 

(14.04.10) Sulle Orobie gli esperti ora parlano di 5-6 e lupi

Il primo avvistamento del lupo nelle Orobie è del 2001 con una foto del 2003. Ora in base alle tracce e ai materiali organici ritrovati si parla di 'almeno sei lupi'. Per ora non hanno provocato danni alla pastorizia ma veniamo da inverni rigidi con tanta carne congelata sotto la neve a disposizione.  Bisogna pertanto prevenire i problemi. Nei Grigioni, dove ci sono 3-4 esemplari,  c'è un centro per la protezione del bestiame minuto e specialisti a disposizione dei pastori. Senza contare che in Svizzera vige la 'par condicio' e dopo 30 pecore è il lupo ad essere fatto fuori ... leggi tutto

 

(23.02.10) Il lupo e la pecora entrano nella campagna elettorale

Candidati che chiedono il voto pro o contro il lupo. Succede in Piemonte, dove la presenza del lupo - con le discussioni sulla problematica convivenza con le attività pastorali - hanno da tempo assunto valenza politica. Perché scandalizzarsi? Il lupo (e la pecora) rappresentano problemi reali nelle valli e coinvolgono sul piano simbolico ed emotivo tutta la società. Bene che ne parlino anche i politici e non solo gli esperti (di parte). Intanto segnaliamo gli interventi di Mariano Allocco e Marzia Verona sul 'Piano lupo'. leggi tutto

 

(19.02.10) Regione Piemonte:  un 'piano lupo' elettorale

La problematica convivenza della pastorizia con i branchi di lupi ormai stabili in parecchie valli porta la Regione Piemonte ad approvare, in piena campagna elettorale per il rinnovo del consiglio regionale, un Piano di difesa dal lupo dal sapore elettorale. Esso prevede  'piani di difesa aziendali', 'sperimentazione di nuove tecnologie', un 'centro regionale per la selezione e l'allevamento dei cani da guardiania', 'assistenza veterinaria all'addestramento e gestione dei cani' ecc. ecc.  Tra gli obiettivi il 'sostegno' alla custodia continuativa dei greggi e alla assunzione di aiuti-pastore. Con quali soldi? Il tutto infatti prevede, infatti, un finanziamento di 74.000 €! Una misura, tra le tante previste, mette in allarme i pastori: 'traslocazioni di greggi, in modo temporaneo o permanente'. Se abbandonare via via gli alpeggi pericolosi  è il modo per prevenire gli attacchi  (sulle basi delle indicazioni del 'piano di difesa') allora abbiamo proprio ragione noi a sostenere che il lupo è uno dei grimaldelli per cacciare i pastori (e in generale l'uomo) dalle Terre Alte. leggi tutto

 

(22.01.10) Imola. Ennesimo lupo avvelenato

E' di oggi la notizia dell'ennesimo avvelenamento di lupo. I paesi civili controllano il lupo legalmente; la civilissima (o ipocrita) Italia, per far contento il WWF, non ammette eccezioni al 'non toccate il lupo'. Risultato 20% della popolazione vittima del bracconaggio. leggi tutto

 

(21.01.10) Chiarezza sul lupo. L'intoccabilità è solo italiana e l'hanno decisa gli 'esperti' e gli ambientalisti

Il Ministero dell'ambiente risponde picche alle richieste di abbattimenti selettivi inoltrate dalla Regione Piemonte. Lo fa su parere dell'ISPRA che, a sua volta, si rifà ad un Piano nazionale d'azione per la conservazione del lupo (2002) scritto da un gruppo composto da esperti (di regola filoambientalisti) e dalle stesse organizzazione ambientaliste. Ma la cosa più assurda è che per motivare un parere contrario agli abbattimenti il 'Piano d'azione' si appella alla 'mancanza di informazioni sulla consistenza della popolazione'  ma, soprattutto alle 'obiezioni di parte dell'opinione pubblica'. Ora la politica faccia la sua parte e la pianti con la delega agli ambientalisti.

leggi tutto

 

(21.01.10) Parco Orobie sull'orso

Diamo ampio spazio alle precisazioni e rettifiche richieste da Chiara Crotti in tema di presenza dell'orso, sue abitudini alimentari, avvistamenti ecc. Approfondire la vicenda al di là di quanto riferito dalla stampa è interesse di tutti e se siamo incorsi in giudizi superficiali e ingenerosi sulla base dei titoli e degli articoli dei giornali ce ne scusiamo. Speriamo, però, che ci sia maggiore apertura al confronto con chi 'dissente' dal politically correct orsofilo tenendo conto della legittima opposizione dei pastori e degli allevatori. La necessità e la sostenibilità della presenza dell'orso può essere messa in discussione come tutte le scelte in materia di gestione del territorio. O è un dogma? leggi tutto

 

(19.01.10) Orso JJ5. Orsologi,  orsofili e orsomani le sparano grosse.

Lui, il famoso orso JJ5, era partito a primavera e da luglio era in Trentino ma gli orsologi e il presidente del Parco delle Orobie bergamasche gongolavano: 'Questa estate ha cambiato dieta, si comporta bene, non ha attaccato più gli alpeggi'. Erano tento felici che il 'loro' orso fosse diventato buono che il Parco a novembre ha indetto un concorso per i bimbi per dare un nuovo nome alla star delle Orobie bergamasche. Intanto il contribente paga per i brillanti studi e monitoraggi (!?), le assicurazioni anti-orso, le squadre di pronto intervento. Ora sperano in un nuovo 'ospite' per non perdere la faccia e giustificare le spese.  leggi tuttot

 

(16.01.10) Cuneo. Taricco (ass. regionale) frena sugli abbattimenti selettivi del lupo

Si avvicina un difficile confronto elettorale e la presumibile paura di perdere voti urbani animalisti spinge l'ass. Taricco ad essere prudente. E torna sulla 'prevenzione', sulle mani legate per via della 'protezione assoluta per il lupo imposta dalle norme internazionali'. Eppure 'da agricoltore' poche settimane fa aveva detto di essere personalmente favorevole alla caccia al lupo. L'unica cosa che deve spiegare agli amministratori, ai pastori e agli allevatori è perché in altri paesi si può sparare al lupo, non solo 'in teoria' ma anche in pratica (oltre 200 capi in Svezia nei prossimi anni). Se le 'strategie nazionali' possono essere 'flessibili' (lo sono!) vada a Roma e negozi con il Ministero dell'ambiente. Invece sembra che voglia arrendersi prima di combattere - ovvero sostenere la richiesta di abbattimento presentata al Ministero - e sorge il sospetto che si preferisca lasciare la rogna agli amministratori locali (di centro-destra).  leggi tutto

 

(12.01.10) Cansiglio (Tv). ?Assumere' 0rsi magna cervi? Una boutade che non piace agli agricoli

Sul Cansiglio come in tante parti delle Alpi le aziende agricole che 'resistono in quota', specie quelle che praticano forme estensive ed ecologiche di coltivazione ed allevamento, subiscono danni ingenti per l'eccessiva presenza dei cervi. Di fronte alle lamentele delle aziende agricole del Cansiglio Zaia appoggia un piano di abbattimenti ma il presidente della provincia di Treviso ha una idea geniale 'introduciamo gli orsi mangia-cervi'  leggi tutto

 

(20.12.09) Lupo? Si può convivere? Un convegno ieri a Brossasco (Cn)

Le conclusioni non sono nuove (in alcune zone la convivenza è impossibile). Quantomeno i politici si sono espressi in favore degli abbattimenti  mirati. Adesso, però, devono darsi da fare con il Ministero dell'Ambiente per ottenere dalla burocrazia ciò che altri paesi UE hanno messo in atto a tutela dei pastori. (link a Pascolo Vagante di Marzia Verona)

 

(18.09.09) Cuneo.  Tra la nebbia e il lupo

Riceviamo dall'associazione Coumbouscuro - che l'ha inviata per conoscenza anche alle istituzioni - la testimionianza, asciutta e senza retorica, di un pastore che pensa di abbandonare la propria attività a causa dell'impossibile 'convivenza' con il lupo. Una convivenza imposta dai signori del WWF e dall'atteggiamento pavido e conformista della politica che non osa adottare quelle misure di controllo dei lupi a tutela della pastorizia che sono praticate in altri paesi. E' venuto il momento che tutte le associazioni e le personalità che hanno a cuore la montagna dell'uomo assumano un'iniziativa su questo tema. Ruralpini se ne fa promotore.

leggi tutto

 

Torino (07.04.09)

Torna il premio per il pascolo gestito. soddisfazione ma anche qualche perplessita' per i punteggi e per il "fattore lupo" (di Marzia Verona)  vai a vedere

 

Milano (03.04.09)

Le spese per l'orso lievitano a centinaia di migliaia di euro vai a vedere

 

Bergamo. (09.04.09) La Coldiretti e l'Associazione allevatori provinciale: catturare e trasferire l'orso problematico

In un duro comunicato diffuso il giorno 7 la Coldiretti e l'Apa invitano Parco e istituzioni territoriali a prendere posizione: basta ipocrisie, non si può tutelare l'orso e, al tempo stesso, la zootecnia di montagna e la pastorizia. Di fronte a chi parla di "messa in sicurezza" degli allevamenti (ma quanto costerebbe "blindare" ogni stalletta?) e di "studi statistici" per elaborare "piani preventivi" gli allevatori traggono la conclusione che i margini per trattare con il "partito dell'orso" sono esauruiti. O l'orso o noi dicono i rappresentanti degli allevatori. Intanto i sindaci della val Brembana dicono di sperare che l'orso se ne vada da solo o considerano la sua presenza una "testimonianza del valore naturalistico del territorio". Altro che quelli dei Pirenei che, nel 2006, si sono messi alla testa del movimento anti-orsi che ha costretto Parigi ad abbandonare il programma di reintroduzione del plantigrado vai a vedere

 

Bergamo (29.03.09) I pastori offesi dall'esperto "orso-lupologo" del Parco Orobie: ci appelliamo alla Regione Lombardia

Il Parco delle Orobie riconosce la criticità della presenza dell'orso JJ5 per le attività pastorali, ma trasmette una relazione tecnica sullo "stato dell'arte" che offende la professionalità dei pastori transumanti lombardi. Impossibile trattare con intrerlocutori che non conoscono la nostra realtà dicono i pastori. Intanto per un solo orso "balordo" si annunciano spese ingenti: 150.000 € per "risarcimenti e comunicazione" da parte del Parco + 15.000€ per un censimento degli allevamenti a rischio + le spese che la Provincia di BG sosterrà per approntare 3 squadre: "pronto intervento", "dissuasione" e"prevenzione". Un insulto alla crisi per rincorrere le ideologie della wilderness a tutti i costi.  vai a vedere

 

Organismi sovranazionali, lobby, Ong e 'scienziati'  decidono le politiche della natura (sopra la testa delle popolazioni rurali), è la verdocrazia (10.06.09)

Eco pouvoire è stato definito da alcuni studiosi francesi (a proposito delle politiche di reintroduzione di orsi, lupi e linci). Noi la chiamiamo verdocrazia e dimostriamo quanto sia reale illustrando la genesi del "Pacobace" (il protocollo che 'regola' la presenza dell'orso sulle Alpi centrali).  In un campo tutt'altro che marginale, che influenza non poco l'uso e la vivibilità del territorio,  la politica (quella espressa da rappresentanti eletti democraticamente) è stata espropriata dagli 'esperti', dal WWF, dai burocrati 'verdi' e si limita a 'ratificare' a posteriori quello che questi hanno deciso. Ovviamente senza consultare pastori e contadini.  vai a vedere

 

(26.01.09)  L'orso "padrone" delle montagne scaccia i pastori  in alta val Seriana

Il 3 febbraio ci sarà a Bergamo un "tavolo" per discutere di "convivenza" con l'orso JJ5. Ma per l'Associazione pastori lombardi le condizioni sono irricevibili e stanno pensando a cercare altri pascoli in Francia considerato che a Bergamo, in Lombardia, in Italia non c'è tutela per la pastorizia vai a vedere

 

(12.01.09) Anche in Val d'Aosta il lupo diventa un incubo per i pastori

Sono stati indennizzati dal Parco del Gran Paradiso gli allevatori che avevano subito danni questa estate in Valsavaranche (86 pecore e 16 capre perse e l'abbandono di un alpeggio a metà stagione). Nel Parco del Gran Paradiso si è ormai insediato  un branco di 6 esemplari Il concetto è quello della "monetizzazione" del danno. Ma quando si deve abbandonare gli alpeggi perché infestati dai lupi c'è da chiedersi se sono sufficienti le misure di "protezione passiva" (reti elettriche, mastini maremmani, sorveglianza). vai a vedere

 

Canton Ticino (16.08.08)  No al lupo 5.000 firme contro la sempre la presenza del lupo incompatibile con la realtà pastorale delle aspre valli del cantone vai a vedere

 

Gli orsi "vegetariani" uccidono (08.08.08) 5 morti solo in Russia nel 2008. In Romania vittima a fine luglio vai a vedere

 

Trentino/Lombardia (10 e 19.8.08)  Pastori sempre più colpiti Cresce l'esasperazione contro gli attacchi dell'orso  vai a vedere 

 

 

 

 

pagine visitate dal 21.11.08

counter customizable

View My Stats
commenti, informazioni? segnalazioni scrivi

Registra il tuo sito nei motori di ricerca

 Creazione/Webmaster Michele Corti